MOLFETTA. Disguidi e disagi: scrive una lettrice

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Molfetta - Da una nostra lettrice riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta indirizzata al dottor Pietro Centrone, presidente della Fondazione Musicale "Valente" e del quale siamo pronti ad ospitare una eventuale replica.

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Molfetta – Da una nostra lettrice riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta indirizzata al dottor Pietro Centrone, presidente della Fondazione Musicale “Valente” e del quale siamo pronti ad ospitare una eventuale replica.

“Sono una concittadina che ha regolarmente acquistato il biglietto per partecipare al concerto di Fiorella Mannoia. Ma si chiede il lettore: a noi cosa interessa? Fra un po’ lo capirà! Questi i fatti. Circa un mese fa, ci siamo recati, insieme ad altri tre amici,  nella Tabaccheria Paparella, sita in via C. Salvemini per acquistare 4 biglietti del concerto. Il proprietario ci fa vedere la piantina dell’anfiteatro e noi scegliamo gli ultimi quattro posti che di solito prendiamo quando partecipiamo ad iniziative a pagamento.

Quando ci consegnano i biglietti, vediamo la numerazione e scopriamo trattasi di fila V. Protestiamo affermando che la fila ultima non è la V bensì la T (visto che siamo degli abituè della rassegna “Ti Fiabo e ti racconto”e non solo)! Il tabaccaio risponde mostrandoci la pianta in computer che la numerazione del comune non è la stessa degli altri organizzatori. Andiamo via contenti di aver acquistato il biglietto a 46 euro (cifra non poca per chi deve continuamente farsi i conti in tasca) pregustando già la bellezza di un concerto di un’artista meravigliosa.

Arriva il tanto desiderato giorno 18 settembre. Parcheggiamo e ci avviamo verso l’anfiteatro. Arrivati. Sorpresa! I posti non erano dove avevamo prenotato bensì alla seconda fila di sedie aggiunte alla faccia della sicurezza. Protestiamo con una signorina che rispondeva: “io non so niente, dovete parlare con gli organizzatori” che, a rumorosa richiesta, non si sono né presentati né visti.

Siamo molto rammaricati e disgustati per ciò che è accaduto. Non si gioca così con le persone e con i soldi, frutto di quel poco lavoro onesto presente. Ci chiediamo e chiediamo ai cittadini (anche quelli che sorridevano nel sentirci urlare perché avevano ricevuto il biglietto gratuito ed erano seduti a posti in prima fila) perché gli organizzatori debbano decidere il posto dove sedersi? Chi toglie il diritto di scegliere su manifestazioni che paghiamo con i nostri soldi? Dove era il signor Centrone mentre la gente comune, non quelli che contano, voleva che si esercitasse la legalità?

Eppure c’erano, Vigili, Carabinieri, Finanza e chi più ne ha più ne metta. Ma nessuno parlava! Abbiamo seguito il concerto (in piedi o seduti senza vedere) e siamo ritornati a casa amareggiati. A proposito i biglietti acquistati (4 sulla stessa fila) sono diventati 3 da una parte e 1 dall’altra. Grazie organizzazione. Alla prossima! Ma non per noi!

P.S. Siamo andati dal tabaccaio e ci ha detto non solo che, dopo alcuni giorni, si erano recati da lui alcune persone ad acquistare il biglietto a 23 euro. Non essendo a conoscenza di questa cifra, guarda sul sito dell’associazione e ha visto tutta la piantina stravolta con la fila Z (subito dopo la nostra) a soli 23 euro. Ulteriore beffa! Il giorno del concerto scopriamo che si poteva entrare stando in piedi a soli 20 euro. Ai lettori il commento!”.

 

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