MOLFETTA. Un lettore risponde alla video-intervista del capitano dei Vigili Urbani Giuseppe Gadaleta

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Molfetta - Oggi diamo spazio all'e-mail che abbiamo ricevuto da un nostro lettore che desidera rispondere alla video-intervista realizzata e pubblicata da noi de "il Fatto" al capitano dei Vigili Urbani Giuseppe Gadaleta:
"Ho ascoltato e guardato la vostra intervista fatta al comandante dei vigili urbani.
Ammetto che ho molto invidiato l'intervistatrice. Mi sarebbe piaciuto poter essere al suo posto per poter fare alcune domande e rispondere ad alcune affermazioni del capitano.

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Molfetta – Oggi diamo spazio all’e-mail che abbiamo ricevuto da un nostro lettore che desidera rispondere alla video-intervista realizzata e pubblicata da noi de “il Fatto” al capitano dei Vigili Urbani Giuseppe Gadaleta:
“Ho ascoltato e guardato la vostra intervista fatta al comandante dei vigili urbani.
Ammetto che ho molto invidiato l’intervistatrice. Mi sarebbe piaciuto poter essere al suo posto per poter fare alcune domande e rispondere ad alcune affermazioni del capitano.

Vi invio, allora, queste mie domande/riflessioni che, credo, siano condivise da molti molfettesi. Mi auguro, se possibile, che possano essere recapitate al capitano e, soprattutto, che lui possa dare una risposta. Se ha accettato, gentilemente, la vostra intervista, dove non è stato mai contraddetto o interrotto, ma è stato lasciato libero di parlare, sarebbe bello e coerente che accettasse di rispondere, anche a queste domande.

1) Lei ha giustificato la temporanea transitabilità di un breve tratto del Corso Umberto con la temporanea chiusura di via Respa. Come mai ci sono macchine, e non sono poche, che transitano, da diverso tempo, anche nel tratto superiore del corso? Come mai non si fa nulla?

2) Nell’intervista lei parla di “qualche lamentela di alcuni cittadini, negli ultimi giorni, verso alcune macchine posteggiate nel tratto di strada che da via Moscati porta alla stazione”. La giustificazione che lei da a tale lamentela è che “le macchine posteggiate appartengono, presumibilmente, a residenti o commercianti della strada”.

Anzitutto, non credo si tratti di qualche lamentela e, soprattutto, non credo che sia un fenomeno che riguardi “gli ultimi giorni” e solo il tratto superiore del corso. Macchine posteggiate si trovano da diverso tempo, a tutte le ore del giorno e della notte, in tutto l’intero corso Umberto. Da residente di questa strada, non mi sono mai permesso di posteggiare la mia macchina sotto un divieto di sosta e fermata, perchè mi piace rispettare le regole. Mi piacerebbe che anche i miei concittadini le rispettassero, ma visto che questo senso civico è, purtroppo ultimamente abbastanza desueto, mi piacerebbe che, gli organi preposti, controllino e facciano il loro dovere.

3) Lei parla di carenza di personale, e quindi dell’impossibilità, da parte della polizia urbana di tenere sotto controllo l’intera città.

Le posso garantire che, sovente, ho assistito, dal mio balcone, alle passeggiate di vigili urbani in divisa che, di fronte a macchine posteggiate, non hanno fatto nulla e hanno proseguito, indisturbati, la loro passeggiata. Com’è possibile questo? E soprattutto come è possibile che non abbiate un solo vigile urbano che possa controllare una strada tanto importante per Molfetta, tra l’altro posta a 2 minuti a piedi dalla vostra sede? Faccio davvero molta fatica a crederle.

Inoltre, mi permetta di dirle, che ritengo molto grave che il comandante dei vigili urbani quasi giustifichi o voglia alleggerire tale questione affermando che le macchine inquestione, appartengono a residenti o commercianti della zona.

Se si pone un chiaro e netto divieto, senza eccezione alcuna, di sosta e di fermata, non deve essere rispettato da tutti? Che messaggio sta dando alla cittadinanza?

4) Lei parla di vigli urbani in turno dalle 17 alle 01 di notte… Ma dove sono posti? Di sera e di notte… io non ne ho mai visto uno circolare. Mi piacerebbe sapere dove sono.

5) Infine lei decanta la sua filosofia, basata sul corretto funzionamento della città attraverso la collaborazione di cittadini e chenon serve solo la repressione da parte degli organi di controllo.

Da molfettese ritengo che, al momento, questa città sia molto lontana dall’ autoregolazione e dell’autocontrollo. Ritengo necessario un controllo dall’alto che ponga vincoli precisi con altrettante sanzioni precise. Credo che sia troppo riduttivo e troppo facile delegare tale responsabilità ai cittadini. Molfetta sta andando sempre più verso il degrado (e non parlo solo del traffico, ma anche della sporcizia, delinquenza, infrazioni quotidiane) e necessita di un controllo rigido. Il compito del cittadino è quello di rispettare le leggi, il vostro è quello di farle rispettare e di punire chi non le rispetta. Una filosofia del genere, credo che poco si addica ad un organo di polizia. Come può la delinquenza autoregolarsi? Se uno infrange la legge una volta e vede che non gli è successo nulla, è purtroppo abbastanza possibile che sarà portato a rifare lo stesso errore e a dire, come un alunno discolo a scuola che non viene mai richiamato dalla maestra “tanto non mi succede nienete”, “tanto lo fanno tutti”.”

 

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