MOLFETTA. Un lettore denuncia i “furbetti del quartierino”, o meglio, “del grattino”

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Molfetta - Riceviamo e pubblichiamo un'e-mail di segnalazione da un nostro lettore che, come tanti altri molfettesi, abita in centro, più precisamente nei pressi di via Baccarini. È risaputo che, chi vive in centro, convive quotidianamente con la difficoltà nel trovare il parcheggio, anche se a pagamento. Questa seganalazione, però, ci racconta che esistono quelli che potremmo tranquillamente definire i "furbetti del quartierino", o meglio, "del grattino".

 

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Molfetta – Riceviamo e pubblichiamo un’e-mail di segnalazione da un nostro lettore che, come tanti altri molfettesi, abita in centro, più precisamente nei pressi di via Baccarini. È risaputo che, chi vive in centro, convive quotidianamente con la difficoltà nel trovare il parcheggio, anche se a pagamento. Questa seganalazione, però, ci racconta che esistono quelli che potremmo tranquillamente definire i “furbetti del quartierino”, o meglio, “del grattino”.

 

“In prossimità dell’incrocio di via Baccarini con viale Pio XI -ci racconta il lettore- una pescheria, con la sua bella bancarella fuori dal locale di vendita, occupa l’intero marciapiede lasciando a fine lavoro anche sgradevoli odori. Spesso però il furgone di tale attività commerciale, non trovando parcheggio, è in sosta sulle strisce blu dove, l’onesto cittadino paga il grattino, mentre lui espone semplicemente sul cruscotto un semplice biglietto con su scritto ‘Pescheria da Donato’. Anche la pizzeria al suo fianco non scherza con il suo raccoglitore del vetro utilizzato per creare il suo parcheggio privato. Non è bello che c’è chi, dopo una giornata di lavoro, si ritira e gira in continuazione per cercare parcheggio mentre, i signori indicati, sono sempre lì a impadronirsi del suolo comuni a tutti. Tra l’altro recentemente è stato anche installato un accesso per disabili sui marciapiedi ma poi, se si va con la carrozzella, non si può neanche passare perché, non si sa come mai, la pescheria ha il bancone fuori dall’esercizio commerciale e nessuno interviene, neanche la sanità.”

 

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