MOLFETTA. I suggerimenti della Consulta Femminile di Molfetta circa il Piano di Riordino Ospedaliero

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Molfetta - La Consulta Femminile di Molfetta ha formulato il seguente appello rivolto alle istituzioni come suggerimento in prospettiva dell'esecuzione del Piano di Riordino Ospedaliero:
"La Consulta Femminile del Comune di Molfetta, in seguito all’incontro avuto con i cittadini, gli operatori del settore ospedaliero, i rappresentanti dei partiti politici locali e regionali, rivolge un fermo appello alle istituzioni affinché nell’esecuzione del piano di riordino ospedaliero:

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Molfetta – La Consulta Femminile di Molfetta ha formulato il seguente appello rivolto alle istituzioni come suggerimento in prospettiva dell’esecuzione del Piano di Riordino Ospedaliero:
“La Consulta Femminile del Comune di Molfetta, in seguito all’incontro avuto con i cittadini, gli operatori del settore ospedaliero, i rappresentanti dei partiti politici locali e regionali, rivolge un fermo appello alle istituzioni affinché nell’esecuzione del piano di riordino ospedaliero:

– rimangano tutelate le funzioni vitali e di qualità dei servizi essenziali del Presidio Ospedaliero di Molfetta a salvaguardia di un efficace sistema sanitario regionale e nell’interesse inalienabile della salute dell’utenza;
– vadano razionalmente distribuiti i servizi sul territorio per una rete ospedaliera diffusa onde  evitare all’utenza disagi dannosi per la salute;
– siano rispettati i piani di investimento già realizzati e pienamente funzionanti per scongiurare inutili sprechi, nella logica di un risparmio razionale.

La Consulta Femminile si rivolge indistintamente a tutti gli schieramenti politici, affinché in prospettiva, superando le divisioni ideologiche, arrivino al raggiungimento di un obiettivo comune per una soluzione condivisa che tenga conto della portata sociale del servizio sanitario, nel rispetto del contenimento della spesa sanitaria pubblica.

La Consulta Femminile difende il diritto alla salute di tutti come valore fondamentale di una società civile e solidale.”


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