MOLFETTA. I Vigli del Fuoco intervengono nel centro storico di Molfetta

arco corsodante viapiazza

Molfetta - Vegliano sulla nostra incolumità, sono sempre presenti nelle emergenze, non conoscono giornate festive: sono i Vigili del Fuoco. Nella serata di domenica 17 giugno, intorno alle 19.00, è giunta al distaccamento di Molfetta una chiamata di richiesta di intervento nel centro storico di Molfetta.

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Molfetta – Vegliano sulla nostra incolumità, sono sempre presenti nelle emergenze, non conoscono giornate festive: sono i Vigili del Fuoco. Nella serata di domenica 17 giugno, intorno alle 19.00, è giunta al distaccamento di Molfetta una chiamata di richiesta di intervento nel centro storico di Molfetta.

A sirene spiegate i mezzi si portavano nei pressi dell’arco del borgo antico, su via Dante, dove gli uomini al comando del caposquadra Mario Giampaolino, unitamente ad alcuni vigili urbani e volontari della protezione Civile del gruppo Misericordia provvedevano a constatare che era saltato il perno di tenuta della catena dello stabile di via San Salvatore, 1. Fortunatamente il tirante di contenimento del muro si era staccato una decina di minuti prima che passasse la processione di Sant’Antonio, altrimenti sarebbe potuto rimanere ferito qualcuno che in quel momento transitava nella stretta via. A constatare quanto era accaduto è intervenuto anche l’ingegner Balducci dell’ ufficio Tecnico comunale e ingegner Maria Paola D’Amato, vice coordinatrice della protezione civile, che hanno reputato transennare la zona interessata compresa fra via Piazza e via san Salvatore dopo aver avviato le opportune verifiche che continueranno, alla luce del sole anche nella mattinata di lunedì. I tecnici infatti si vogliono assicurare che altre piastre non stiano nelle stesse condizioni, corrose dalla ruggine, una delle probabili cause del cedimento. I Vigili del Fuoco hanno provveduto alla messa in sicurezza dello stabile, dopo aver fatto allontanare residenti e curiosi. Hanno infatti rimosso con particolari attrezzi quel che rimaneva della piastra, del cornicione pericolante e dell’intonaco che si era gonfiato a causa di cedimenti ed infiltrazioni; sono poi saliti sul tetto a compiere la stessa operazione intorno ad un altro perno che avrebbe potuto procurare altri problemi di incolumità pubblica. Queste catene collocate da una parte all’altra delle abitazioni, bloccano lo spanciamento dei muri, fenomeno questo molto comune nei centri antichi. Ora si dovrà risalire, dopo un attento esame tecnico, alle cause che hanno fatto scaturire il distacco che, fortunatamente non ha coinvolto persone ma, solo procurato un po’ di paura, visto che è ancora forte l’eco dei danni e dei morti causati dal terremoto in Emilia.


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