MOLFETTA. Patti Smith in concerto a Molfetta

patti smith concerto lug 2012

Molfetta - Mercoledì 18 luglio, nella meravigliosa location della banchina San Domenico, si è esibita in concerto con la sua band Patti Smith, cantante e poetessa statunitense soprannominata la sacerdotessa del rock e che negli anni 70 ha ammagliato con la sua musica i critici, annunciando poi il suo ritiro dalle scene. Negli anni '90 a seguito di una serie di lutti le sue canzoni parlano di dolore e della follia del mondo. Nel 2012, in occasione del Festival di Sanremo, duetta come ospite straniero con il gruppo dei Marlene Kuntz. Con la sua voce dolente e febbrile ha segnato la storia del rock gettando le basi per una nascente new age.

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Molfetta – Mercoledì 18 luglio, nella meravigliosa location della banchina San Domenico, si è esibita in concerto con la sua band Patti Smith, cantante e poetessa statunitense soprannominata la sacerdotessa del rock e che negli anni 70 ha ammagliato con la sua musica i critici, annunciando poi il suo ritiro dalle scene. Negli anni ’90 a seguito di una serie di lutti le sue canzoni parlano di dolore e della follia del mondo. Nel 2012, in occasione del Festival di Sanremo, duetta come ospite straniero con il gruppo dei Marlene Kuntz. Con la sua voce dolente e febbrile ha segnato la storia del rock gettando le basi per una nascente new age.

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Oggi, l’esile cantautrice americana, porta addosso i segni di una vita turbolenta: la grande mela l’ha stregata per sempre e il credo cristiano trova nella Smith una dissacrante interprete.

Lo stile della Smith ha segnato un solco profondo nella storia del rock: i suoi ululati e i suoi acuti dirompenti sono infatti passati alla storia.

Ma è proprio questa la sua forza, la forza di una shamana selvaggia che riesce ad elevare le parole oltre il linguaggio grazie al potere visionario della musica.

A maggio del 2012 la Smith pubblica il suo nuovo album inedito Banga che segna il ritorno verso una canonica forma di canzone. L’album è un susseguirsi di omaggi a persoanggi del presente e del passato: vi è un omaggio ad Amerigo Vespucci che scoprì il nuovo continente, a Francesco D’Assisi, una dedica alla popolazione giapponese colpita dallo tsunami e un accurato requiem per Amy Winehouse, uno dei simboli pop dei nostri tempi. Dal punto di vista musicale Banga si impone come uno degli album più orecchaibili di Patti Smith senza che la sua accessibilità vada ad inficiare la qualità del materiale proposto. Banga è un gran bel lavoro, da ascoltare, da leggere e da approfondire e condividire: rappresenta un patrimonio dell’umanità da amare.

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