MOLFETTA. Dal 7 al 16 settembre torna a Ruvo di Puglia “Talos Festival” diretto da Pino Minafra

bande talos festival

Molfetta - Dal 7 al 16 settembre il Talos Festival di Ruvo di Puglia torna alla sua dimensione originale, ritrovando nella direzione artistica del suo ideatore, il trombettista e compositore Pino Minafra, la forza progettuale e la qualità artistica che per nove edizioni - dal ’93 al 2000 e poi nel 2004 - lo hanno reso un festival di riferimento nel panorama nazionale ed europeo.

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Molfetta – Dal 7 al 16 settembre il Talos Festival di Ruvo di Puglia torna alla sua dimensione originale, ritrovando nella direzione artistica del suo ideatore, il trombettista e compositore Pino Minafra, la forza progettuale e la qualità artistica che per nove edizioni – dal ’93 al 2000 e poi nel 2004 – lo hanno reso un festival di riferimento nel panorama nazionale ed europeo.

Dopo otto anni dall’ultima edizione diretta dal maestro Minafra, il Talos Festival – realizzato dal comune di Ruvo di Puglia con il sostegno di Regione Puglia, Provincia di Bari all’interno della rete Apulia Jazz Network sostenuta da Puglia Sounds – PO FESR 2007/2013 ASSE IV – si riappropria del suo antico ruolo di motore produttivo di cultura, votato alla sperimentazione di nuovi linguaggi musicali e alla valorizzazione delle radici fondanti la storia e la tradizione musicale pugliese.

In questa prospettiva, il titolo scelto per la rinascita del festival è Bande – la melodia, la ricerca, la follia. Il programma è interamente costruito proprio intorno al fenomeno banda, quella che oggi appare la cenerentola delle grandi formazioni, dimenticata dall’establishment e dall’intellighenzia  musicale nazionale e che invece è la maggiore responsabile della diffusione della cultura musicale nel nostro paese. Patrimonio endemico del Sud da oltre due secoli, la banda, come una sorta di teatro itinerante, è sempre stata capace di portare la grande musica a intere generazioni, paesi e piazze, spesso isolati geograficamente e depressi culturalmente, facendo scoprire il nostro grande patrimonio lirico (le Arie d’Opera interpretate con gli strumenti a fiato in luogo delle voci) e le grandi sinfonie, inventando un nuovo suono. Un patrimonio di assoluta unicità che oggi va custodito gelosamente e protetto.

La banda diventa dunque, da un lato, il motivo radicante il festival sul territorio; dall’altro rappresenta il viatico per sperimentare nuove produzioni e nuovi linguaggi. Seguendo questo filo conduttore, il Talos si svolge in due parti; un’anteprima in Largo Cattedrale, dal 7 al 12 settembre, dedicata alle bande che si sono formate all’interno di istituzioni culturali, dall’associazione comunale all’università; e il festival internazionale in Piazzetta Le Monache, dal 13 al 16, che ospiterà le produzioni originali realizzate appositamente per il Talos.

Nel corso della prima parte, in Largo Cattedrale, si esibiranno le bande del territorio e non solo: dalla Banda Comunale di Ruvo di Puglia “Basilio Giandonato”, a quella della Scuola Media Monterisi di Bisceglie; dall’Action Band del Liceo Scientifico Tedone di Ruvo al Complesso Bandistico Atellano, e poi ancora il Brass Ensemble del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera e l’Improbabilband dell’Università “Aldo Moro” di Bari. Tutti i concerti dell’anteprima sono a ingresso gratuito.

Dal 13 al 16 si entra nel vivo del programma con tre concerti al giorno (gratuiti quelli pomeridiani al Chiostro del Convento dei Domenicani; con un ingresso simbolico di 5 euro quelli serali in Piazzetta Le Monache). È in questa seconda sezione del festival che si concentrano le produzioni originali Talos che dimostrano il ruolo di ecletticità, poliedricità e innovazione che la banda può svolgere nel panorama internazionale.

Ad aprire questa parte, giovedì 13, sarà Bandervish, formazione tra le più innovative apparse negli ultimi anni che unisce le melodie inconfondibili dei Radiodervish con il fisarmonicismo speziato di Livio Minafra e la Banda Giuseppe Verdi di Sannicandro di Bari; in serata, poi, la prima delle produzioni originali del festival: “Dio è Zingaro – God is a Gipsy” con la Municipale Balcanica che ospita Admir Shkurtaj (fisarmonica), Roberto Ottaviano (sax), Giorgio Distante e Vito Mitoli (tromba), Djeladin Jeko Demirov e Vinko Stefanov (rispettivamente clarinettista e fisarmonicista della Kocani Orkestar) e la cantante albanese Meli Hajderaj.

Improvvisazione e fusione di sonorità contemporanee e balcaniche saranno gli elementi del progetto “Gestures and zoom” dell’Admir Shkurtaj Trio (con Giorgio Distante e Francesco Massaro) nel pomeriggio di venerdì 14; mentre il doppio set serale sarà introdotto dal viaggio musicale in solo di Carlo Rizzo attraverso i ritmi e i suoni del tamburello politimbrico da lui inventato e dei tamburelli tradizionali del mondo. A seguire, un’altra produzione originale Talos: la Banda di Ruvo di Puglia, ensemble fondato da Pino Minafra nei primi anni ’90 a cui si deve il primo recupero su supporto cd delle arie d’opera del melodramma, le musiche della Settimana Santa e l’aver proiettato la banda nel suono contemporaneo attraverso nuove composizioni. La Banda sarà diretta da Bruno Tommaso, Pino Minafra e Michele Di Puppo e avrà tra i solisti ospiti il clarinetto di Gianluigi Trovesi, il tamburello di Carlo Rizzo, la tuba di Michel Godard, il pianoforte di Livio Minafra e le voci del quartetto Faraualla.

Il pomeriggio di sabato 15, incontro gratuito con Michel Godard che condurrà la Yamaha Tuba Masterclass, riservata a musicisti e uditori. Ad aprire il concerto serale il solo del contrabbassista francese di origine catalana Renaud Garcia-Fons, strumentista di eccellente valore e musicista complesso; a seguire il collettivo multietnico per definizione, l’orchestra che più di qualsiasi altra è riuscita a distinguersi per la sua sonorità unica, mettendo insieme musica tradizionale, rock, pop, reggae, e classica: l’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco.

Gran finale, domenica 16, con i consueti tre set giornalieri: nel pomeriggio il duo fisarmonica-tuba di Luciano Biondini e Michel Godard; in serata il quartetto vocale Faraualla assieme a due percussionisti e gran concerto di chiusura con la Boban i Marko Markovic Orkestar, la brass band serba che ha saputo fondere la tradizione musicale rom con i ritmi contemporanei, passando dalle colonne sonore dei film di Kusturica al palco del famosissimo festival di Guča.

Domenica 16, inoltre, alle ore 10.30 presso il Chiostro del Convento dei Domenicani si terrà il convegno sul tema “La Banda, un patrimonio da salvare”.

Per tutta la durata del festival, il Convento dei Domenicani ospiterà anche le mostre di Diego Amenduni, Raffaele Puce, Enza Mastria e del grande pittore ruvese Domenico Cantatore.

Infine, a conclusione dell’edizione 2012, un evento speciale Puglia Sounds con la collaborazione di Talos Festival al Teatro Petruzzelli di Bari: l’Italian Instabile Orchestra, la più importante e innovativa formazione nella storia del jazz italiano, incontra lo Europe Jazz Network che quest’anno grazie a Puglia Sounds svolgerà la sua assemblea generale proprio a Bari.

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