MOLFETTA. La vita di coppia nello spettacolo teatrale “Conosco un posto dove servono ottimo arsenico”

Molfetta – Nemmeno “Circe”, che ha determinato il cambio di location dalla fabbrica di San Domenico, all’aperto, a via Giovene, presso la sede del “Il Carro dei Comici”, al chiuso, ha potuto fermare il successo travolgente della esilarante commedia “Conosco un posto dove servono un ottimo arsenico”, l’ultimo lavoro teatrale proposto dall’attivissima compagnia molfettese, sempre pronta a sperimentare e a mettersi in gioco. In poco più di un’ora è stata portata sul palcoscenico la parabola amorosa, in tutte le sue fasi, dal corteggiamento all’innamoramento, dal consolidamento del rapporto alla routine, dalla crisi allo riscoprirsi sotto una veste nuova, della coppia formata da Marco e Carlotta.

Lui, spensierato, legato alle sue abitudini da perfetto single, geloso dei suoi spazi, che vive da solo e che ama trascorrere le serate giocando a pocker o a calcetto con gli amici. Lei, romantica, ma con i piedi ben piantati per terra, con un lavoro sicuro, preferisce le cenette romantiche, l’ordine e la precisione e ha una sola amica del cuore. Un giorno si incontrano in un cinema, si piacciono, iniziano le prime scaramucce e le diverse tattiche di corteggiamento che mettono in atto sia lui che lei e, già da qui si vede il diverso modo di comportarsi dell’uomo e della donna sottolineato in tutta la performance teatrale, liberamente ispirata al romanzo “Stammi lontano” di Gianluca de Bari. Nella commedia nessun aspetto della vita di coppia viene tralasciato: dal rapporto con gli amici, alla diversa concezione di intendere il lavoro, dalla prospettiva di sacrificare il proprio tempo libero, agli effetti della quotidianità, dal rimpianto della libertà perduta al rimpianto per la mancanza della persona cara. La donna, secondo l’autore, si innamora dell’idea dell’ uomo, poi viene a scontrarsi con la realtà , rinfacciandogli che alle attenzioni, alle sorprese dell’ innamoramento, segue un dare tutto per scontato. L’uomo invece lamenta che la donna, quando si innamora, mette il suo lui al centro di tutto, perdendo l’interesse per tutto ciò che c’è attorno e soffocandolo, togliendogli quindi spazi vitali. Nella commedia anche pillole di saggezza: mantenere i propri spazi e interessi, non farci fagocitare dalla rutine, remare nella stessa direzione e non contro. Alla fine i due protagonisti si separeranno; non riusciranno a vivere la monotonia della quotidianità con i suoi ritmi anche perché daranno ormai per scontato tutto il rapporto, ma poi si ritroveranno proprio nel momento in cui smettono di convivere, riscoprendosi e ritrovando la voglia di dialogare. Bravissimi i tre attori: dal poliedrico Francesco Tammacco alla impareggiabile Rosa Tarantino e, per finire e non per ultimo, complimenti a Pantaleo Annese, che pur non pronunciando parola, con il suo silenzio e la sua mimica ha detto più di tanti discorsi. Una commedia stile americano, dove il pensiero del lui, si scontra con quello della lei in questione, frizzante, dal ritmo serrato, che ha fatto ridere e sorridere, ma che ha creato spunti di riflessione perché ognuno dei presenti si è riconosciuto in battute e atteggiamenti. Complimenti , quindi all’ autore del testo e per la trasposizione teatrale. A conclusione della serata Francesco Tammacco ha ringraziato tutti i presenti, per il calore e il consenso tributato alla compagnia “Il Carro dei Comici ”, dando appuntamento al suo pubblico per settembre con un nuovo spettacolo.