MOLFETTA. Chiusura col botto per “Notte di Stelle”

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Molfetta - Non ci poteva essere più degna conclusione, con un ospite internazionale di tale livello, quale è Al Jarreau per il “Musigalà d’estate”, appuntamento finale della rassegna jazz “Notte di Stelle”, promossa dalla Camerata Musicale Barese e giunta alla XXIV edizione e che ha visto esibirsi a Molfetta, presso l’Anfiteatro di Ponente veri e propri mostri sacri della musica da: Fabrizio Bosso e Javier Girotto a Roy Hargrove, da Stefano Bollani ed Hamilton De Holanda al mitico Alwyn Lopez, meglio conosciuto come Al Jarreau.

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Molfetta – Non ci poteva essere più degna conclusione, con un ospite internazionale di tale livello, quale è Al Jarreau per il “Musigalà d’estate”, appuntamento finale della rassegna jazz “Notte di Stelle”, promossa dalla Camerata Musicale Barese e giunta alla XXIV edizione e che ha visto esibirsi a Molfetta, presso l’Anfiteatro di Ponente veri e propri mostri sacri della musica da: Fabrizio Bosso e Javier Girotto a Roy Hargrove, da Stefano Bollani ed Hamilton De Holanda al mitico Alwyn Lopez, meglio conosciuto come Al Jarreau.

L’appuntamento di martedì 24 luglio ha concluso degnamente la settantesima stagione della Camerata barese e fa da traghetto per la settantunesima che si inaugurerà a fine ottobre e che vedrà esibirsi nomi veramente di grido quali: il pianista Ciccolini, Corrado Augias, Momix Dance Theatre, Il Balletto di Mosca, Monica Guerritore e il Balletto di Mosca. Ancora una volta da Luisa Moscato e dal critico Ugo Sbisà è stato ricordato che, “Notte di Stelle” ha avuto la sua culla proprio a Molfetta, poi si è trasferito a Bari per approdare nuovamente, questa volta nell’anfiteatro, dove era nato sotto il nome di “Estate Jazz”. Sono seguiti i ringraziamenti agli organizzatori e agli sponsor senza dei quali non sarebbe stato possibile realizzare un cartellone con certi nomi di respiro internazionale; infatti la rassegna molfettese viene, per il livello e la qualità degli artisti presenti, solo dopo la mitica “Umbria jazz”. Ma torniamo alla serata conclusiva di “Notte di Stelle” che ha visto veramente brillare una stella luminosissima del panorama musicale, come dicevamo Al Jarreau, classe 1940, figlio di un pastore della Chiesa avventista del Settimo giorno che ebbe le prime esperienze canore nel coro ecclesiastico. Il cantante è l’unico ad aver vinto tre Grammy Award in tre diverse categorie: jazz, pop and R&B. Molfetta è rimasta incantata dall’artista poliedrico, infatti è anche laureato in psicologia, capace di esplorare con la voce tutte le timbriche sui diversi ritmi musicali. Inizia la sua carriera esibendosi in piccoli jazz club, ma dovranno passare dieci anni perché decida di incidere il suo secondo album. Alla fine degli anni ’60 inizia a farsi conoscere ma, solo nel 1975 viene notato da un talent della Warner Bros Record che lo lancia definitivamente nel panorama musicale incoronandolo come uno dei più interessanti cantanti dell’area jazz. Nel 1981 vince il Grammy come miglior cantante pop, da quel momento in poi la carriera è un susseguirsi di successi e riconoscimenti. Una svolta importante avviene nel 1985 quando partecipa ad “USA for Africa”, il progetto che vede impegnate 45 celebrità della musica pop tra cui: Michael Jackson, Lionel Richie. Steve Wonder e Bruce Springsteen cantare “We are the World” e incisa a scopo benefico. Nel dicembre 2011 Aj Jarreau appare come ospite nello show televisivo di Checco Zalone, mentre nel febbraio 2012, nel corso della terza serata del Festival di Sanremo, dedicate all’Italia e al mondo, si esibisce dal vivo cantando il brano “Parla più piano” con i Mattia Bazar. Nella splendida serata molfettese il cantante si è esibito con la sua formazione composta da: Joe Turano alle tastiere, sassofono e direttore musicale, John Calderon alle chitarra, Mark Simmons alla batteria, Chris Walker al basso e Larry Williams alle tastiere, tutti musicisti di fama internazionale. Sul palco Al Jarreau ha sprigionato una energia incredibile, interagendo con il pubblico, accennando qualche passo di danza, facendolo cantare e battere le mani per segnare il ritmo, ma non basta, ha fatto vocalizzi e prove di estensione vocale intonando il nome “Molfetta”, dimostrando di essere una vera forza della natura. Non sono mancati i momenti più romantici, con melodie più lente e coinvolgenti;ogni musicista ha avuto il suo spazio per esibirsi in prove di vero virtuosismo musicale. Il concerto, e quindi tutti e quattro gli appuntamenti, non potevano che concludersi degnamente con una standing ovation tributata al cantante e naturalmente a tutta la rassegna jazz. Appuntamento quindi al prossimo anno con la venticinquesima edizione di “Notte di Stelle” della Camerata Musicale Barese che certamente porterà nella nostra Molfetta altri nomi di prestigio del panorama musicale.

foto: Antonio d’Agostino e Giuseppe Farinola

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