MOLFETTA. Confraternite, simulacri e contributi pubblici: il punto di vista del Liberatorio Politico

Azzollini Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo

Molfetta - Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a firma del Liberatorio Politico riguardo i contributi pubblici elargiti dal Comune di Molfetta per il restauro del simulacro dell'Assunta Vergine appartenente alla confraternita di Maria SS. Assuna in Cielo:
Tutto è pronto per domenica 29 luglio, quando il Consiglio d’Amministrazione della Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo presenterà alla città il restauro del simulacro ligneo dell’Assunta Vergine di Francesco Verzella, di proprietà dell’omonima Confraternita cittadina, una tra le più belle opere di statuaria barocca presenti a Molfetta. Oltre due mesi di intervento durante i quali gli Amministratori, e la Sopraintendenza ai beni artistici della Provincia di Bari, hanno attentamente vigilato affinchè tutto fosse compiuto nel massimo rispetto del valore storico e artistico di una scultura di così grande valore.

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Molfetta – Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato a firma del Liberatorio Politico riguardo i contributi pubblici elargiti dal Comune di Molfetta per il restauro del simulacro dell’Assunta Vergine appartenente alla confraternita di Maria SS. Assuna in Cielo:
Tutto è pronto per domenica 29 luglio, quando il Consiglio d’Amministrazione della Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo presenterà alla città il restauro del simulacro ligneo dell’Assunta Vergine di Francesco Verzella, di proprietà dell’omonima Confraternita cittadina, una tra le più belle opere di statuaria barocca presenti a Molfetta. Oltre due mesi di intervento durante i quali gli Amministratori, e la Sopraintendenza ai beni artistici della Provincia di Bari, hanno attentamente vigilato affinchè tutto fosse compiuto nel massimo rispetto del valore storico e artistico di una scultura di così grande valore.

“…In effetti, è di un verismo e di una bellezza impressionante. Il viso assorto e lo sguardo rivolto al Cielo anticipano il momento dell’estasi divina che avvolgerà la Vergine e allo stesso tempo lasciano intravedere ai fedeli un barlume di speranza, la postura della Madonna aumenta il senso ascensionale mentre l’intaglio attento e sapiente conferisce alle piegature delle vesti un affascinante realismo…” .

La nota finale del comunicato della confraternita ci ha incuriosito…

“L’Amministrazione tiene a precisare che il restauro del simulacro e, successivamente, quello che interesserà la base processionale dell’Assunta, è stato possibile grazie ai contributi dei confratelli e delle consorelle e del Comune di Molfetta”.

Abbiamo fatto una ricerca e siamo stati premiati. La Giunta Comunale, con soli sei voti a favore, con atto n. 94 del 25/06/2012 ha deliberato a favore della Confraternita in oggetto un contributo pari a 15.000,00 euro.

Nelle premesse del deliberato c’è scritto:

“…Tutto ciò premesso:

– Visto che la Confraternita Maria SS. Assunta in Cielo nella stessa nota del 26 aprile u.s. ha manifestato la volontà del sodalizio e della comunità tutta di riportare il prezioso sacro simulacro allo splendore originale affidando il delicatissimo lavoro ad uno studio d’arte e restauro;

– Ritenuto che a fronte dell’esosa previsione di spesa quantificata in circa 15.000,00 euro, l’Amministrazione intende partecipare con una sovvenzione finanziaria alla spesa per il recupero del prezioso simulacro per il quale sono già in atto i lavori di restauro… “

Allora i confratelli hanno dichiarato il falso? Hanno tenuto a precisare che il restauro è stato possibile “grazie ai contributi dei confratelli e delle consorelle e del Comune di Molfetta” e poi si scopre che la somma occorrente è stata “donata” dall’Amministrazione Comunale. Delle due l’una, o hanno sbagliato la delibera, oppure il costo del restauro è superiore ai 15.000,00 euro e i confratelli hanno contribuito; ci piacerebbe conoscere la somma della contribuzione privata dei confratelli.

Non è la prima volta che il sindaco Azzollini elargisce contributi a Confraternite e parrocchie, però questa volta non ci convince il fatto che lui, confratello di Maria SS. Assunta in Cielo dal 2002, abbia usato soldi pubblici per il restauro della sua Madonna, invece che contribuire come confratello. Insomma un gran pasticcio. L’ultima curiosità è quella di sapere se lo statuto (art. 4) e il regolamento della Confraternita sono rispettati in toto, perchè se il nome di un confratello in elenco dal 1995 non rappresenta un caso di omonimia c’è da preoccuparsi. Attendiamo smentite.

foto: Liberatorio Politico

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