MOLFETTA. Liberatorio: “Via i dirigenti illegittimi e subito un comandante-dirigente per la sicurezza”

azzollini 24

Molfetta - Riceviamo e pubblichiamo:
In attesa che il tormentone estivo di Checco Zalone spopoli in città e sulle spiagge, fuori dal Consiglio Comunale è già alto il chiacchiericcio sul tormentone politico della Delibera n.124 di Giunta del 16.07.2012. Tutti urlano allo scandalo, per opportunità di propaganda politica, ma nessuno analizza seriamente le situazioni nascoste in questo atto illegittimo voluto dal SindacoSenatoreIncompatibile Azzollini.

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Molfetta – Riceviamo e pubblichiamo:
In attesa che il tormentone estivo di Checco Zalone spopoli in città e sulle spiagge, fuori dal Consiglio Comunale è già alto il chiacchiericcio sul tormentone politico della Delibera n.124 di Giunta del 16.07.2012. Tutti urlano allo scandalo, per opportunità di propaganda politica, ma nessuno analizza seriamente le situazioni nascoste in questo atto illegittimo voluto dal SindacoSenatoreIncompatibile Azzollini.

Intanto su questo atto, come sulle precedenti delibere di Giunta, dal 2 luglio ad oggi, dovrebbe essere chiesto ufficialmente al Segretario Generale Comunale la effettiva legittimità. Se è vero che qualche assessore si è dimesso, qualcuno dovrebbe spiegare perchè risulta ancora nell’elenco dei membri di giunta convocati.

L’ Art. 43 dello Statuto Comunale (Cessazione di singoli componenti della Giunta dice chiaramente che:

  1. I singoli Assessori cessano dalla carica per: dimissioni, revoca e decadenza.
  2. Le dimissioni da membro della Giunta sono presentate al Sindaco, il quale provvede a nominare un altro Assessore con le modalità di cui all’art.37 del presente Statuto informandone il Presidente del Consiglio che iscrive la comunicazione all’ordine del giorno della prima seduta utile del Consiglio.
  3. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio.

Non si può continuare a giocare al tiro al bersaglio senza affrontare il problema alla radice. Esistono le dimissioni di qualche assessore? Se il Sindaco non le comunica o non le ha consegnate al protocollo bisogna denunciarlo agli organi competenti per omissioni in atto d’ufficio ed altri reati connessi. Ma prima ancora di questo i singoli assessori interessati avrebbero dovuto consegnare personalmente al protocollo le loro dimissioni. Se questo è avvenuto, in un caso e nell’altro noi chiediamo ai diretti interessati di convocare una conferenza stampa prima del consiglio comunale per denunciare le gravi omissioni; o meglio ancora, con un plateale “coup de theatre”, gli assessori dimissionari dovrebbero presentarsi lunedì in consiglio comunale comunicando le loro dimissioni con le relative motivazioni. Solo così questi personaggi ambigui potrebbero salvarsi la faccia, ma dubitiamo che esistano in questa maggioranza “politici” con attributi degni dell’incarico e portatori di dignità personale e coerenza.

Ma questo è solo un aspetto della delibera sotto accusa. Tralasciando gli altri dirigenti interessati al rinnovo del contratto, per esiguità di tempo e spazio mediatico, ci limiteremo ad occuparci del dott. Giuseppe Domenico (detto Giusi) de Bari e del dott. Enzo Tangari.

Da quando il dott. De Bari ricopre il doppio incarico, quello di “Dirigente del Settore Economico-Finanziario” e “Dirigente del Settore Socio-Educativo” sulle centinaia di delibere e determine con cui si concedono contributi a fondo perduto appare la dicitura:

“…All’originale, è allegata l’attestazione di copertura finanziaria e regolarità contabile a firma del Dirigente del Settore Economico-Finanziario – Dott. Giuseppe Domenico de Bari – firmato – F.to dott. Giuseppe Domenico de Bari…”

Sarebbe il caso di dire, e chi controlla il controllore? Siamo di fronte ad un palese conflitto d’interessi mascherato il più delle volte da un dubbio e discutibile oscuramento dei nomi dei beneficiari dei contributi con la formula magica, “Il presente atto è pubblicato per estratto (o in forma non integrale) in quanto contiene dati sensibili (D.L.vo n. 196/2003)”.

Tutti sappiamo quali sono i dati sensibili a cui fa riferimento la legge sulla privacy, non certo quelli che vuole nasconderci il dott. de Bari e il suo ufficio.

Per ultimo, ma non per minore importanza, è il problema della Dirigenza del Settore Territorio e Sicurezza. Dal 1 maggio 2012 questa città è senza un Comandante–Dirigente della Polizia Municipale.

A tal proposito vogliamo ricordare a chi ha la memoria corta che il Consiglio Comunale di Molfetta, con proprio atto deliberativo n. 78 del 14.12.2009, ha proceduto all’approvazione del Nuovo Regolamento del Corpo di Polizia Locale – Municipale e nel contempo istituiva il “Corpo di Polizia Locale – Municipale”; quel regolamento prevedeva, con l’art. 10, l’istituzione della figura professionale di Comandante – Dirigente ai sensi e per gli effetti dell’ex art. 15 della legge Regione Puglia n. 2 del 21.01.1989, abrogata dalla Legge Regione Puglia n. 37 del 14.12.2011.

In questo momento storico delicato per la nostra città, sia dal punto di vista politico che sociale, vista l’illegalità diffusa e l’incremento della microcriminalità ci chiediamo come si possa accettare il fatto che non ci sia un “legittimo” responsabile della Polizia Municipale e ci si possa affidare ad un “illegittimo” dirigente di area amministrativa, che ha già ben altro da fare con i contratti e gli appalti, lasciando la città allo sbando.

Pertanto oltre alle altre considerazioni in premessa affidiamo ai consiglieri comunali tutti l’invito a denunciare in consiglio comunale la vergognosa sparizione di un Comandante della Polizia Municipale offrendo loro la seguente memoria.

Premesso che:

  • con delibera di Giunta comunale n. 99 del 19.04.2010 l’Amministrazione Comunale, ha proceduto all’adeguamento funzionale dei servizi comunali, prevedendo ed approvando n. 8 (otto) Settori di organizzazione tra cui il Settore Sicurezza – Polizia Municipale;
  • con delibera di G.C. n. 100 del 19.04.2010 l’Amministrazione Comunale ha rivisto la dotazione organica del personale comunale prevedendo il Settore n.8 “Sicurezza”, ponendo a capo dello stesso n. 1 Comandante Capo, in possesso di laurea in Giurisprudenza o equipollente;
  • la Regione Puglia con propria legge n. 37 del 14.12.2011 ha approvato il “Nuovo Ordinamento della Polizia Locale”;
  • l’art. 8 Legge Regionale n.37/11, avente per oggetto “Configurazione del Corpo di Polizia Locale”, stabilisce che il Corpo di Polizia Locale non può costituire struttura intermedia di settori amministrativi più ampi, né può essere posto alle dipendenze del dirigente di diverso settore amministrativo;
  • l’art. 11 (comma 2) della nuova legge regionale sancisce che il Comandante del Corpo di Polizia Locale riveste la qualifica e la posizione apicale prevista per il personale dell’ente di appartenenza;
  • i commi 3 e 4 dell’articolo di cui sopra prevedono che per l’accesso alla funzione di comandante, per mobilità o conferimento temporaneo o ad interim, del Corpo può avvenire esclusivamente nei confronti del personale proveniente dall’area di vigilanza – polizia locale;
  • attualmente, la direzione del Settore Sicurezza – Polizia Locale Municipale, in difformità a quanto previsto dal vigente Regolamento di Polizia Locale – Municipale, nonché a quanto previsto dagli atti giuntali n. 99 e 100 del 19.04.2010, è affidata a Dirigente di altro settore amministrativo non rientrante nell’area di vigilanza polizia locale, giusto art. 11 della legge regione Puglia n. 37 del 14.12.2011;
  • si chiede l’immediata revoca dell’incarico ricoperto illegittimamente dal dott. Enzo Tangari come responsabile della Polizia Municipale e Dirigente Settore e Territorio e chiedendo anche la verifica di leggitimità di tutti gli atti amministrativi posti in essere dallo stesso. Nelle more di una rapida azione amministrativa che possa individuare nei termini di legge il nuovo Comandante–Dirigente, si chiede di nominare il Capitano dott. Giuseppe Gadaleta come responsabile della Polizia Municipale e Dirigente, ad interim, del settore Sicurezza perché il più alto in grado all’interno del proprio ufficio e per l’esperienza e professionalità accumulata in questi anni. La città ne ha bisogno.
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