MOLFETTA. “Liberiamo il Duomo di Molfetta” dalle auto e dai cittadini “latitanti”

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Molfetta - Prosegue l'attività del gruppo facebook "Liberiamo il Duomo di Molfetta" che oggi ci scrive il seguente messaggio con la finalità di sollecitare all'azione e alla partecipazione i "cittadini a metà":
Dopo l'assegnazione dei fondi per il "Contratto di Quartiere", la ristrutturazione delle chiese, piazza Amente, il rifacimento di tutte le strade e i progetti di recupero degli isolati, sono in arrivo ulteriori 5 milioni di euro per il palazzo Tattoli, la valorizzazione dei cantieri navali presenti in località spiaggia Maddalena, la riqualificazione di corso Dante compresa la sede della Dvorak... Adesso i molfettesi possono davvero pensare di aver ottenuto ciò che sosteniamo noi del gruppo "Liberiamo il Duomo di Molfetta" su Facebook: liberare il Duomo dalle auto e rendere pedonale Corso Dante. Approfittiamo di questi lavori di riqualificazione  per rilanciare la città. Finalmente il piano integrato di rigenerazione urbana (PIRU) è stato ammesso a finanziamenti della Regione. Ricordiamo che i fondi sono strutturali europei.

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Molfetta – Prosegue l’attività del gruppo facebook “Liberiamo il Duomo di Molfetta” che oggi ci scrive il seguente messaggio con la finalità di sollecitare all’azione e alla partecipazione i “cittadini a metà”:
Dopo l’assegnazione dei fondi per il “Contratto di Quartiere”, la ristrutturazione delle chiese, piazza Amente, il rifacimento di tutte le strade e i progetti di recupero degli isolati, sono in arrivo ulteriori 5 milioni di euro per il palazzo Tattoli, la valorizzazione dei cantieri navali presenti in località spiaggia Maddalena, la riqualificazione di corso Dante compresa la sede della Dvorak… Adesso i molfettesi possono davvero pensare di aver ottenuto ciò che sosteniamo noi del gruppo “Liberiamo il Duomo di Molfetta” su Facebook: liberare il Duomo dalle auto e rendere pedonale Corso Dante. Approfittiamo di questi lavori di riqualificazione  per rilanciare la città. Finalmente il piano integrato di rigenerazione urbana (PIRU) è stato ammesso a finanziamenti della Regione. Ricordiamo che i fondi sono strutturali europei.

Se dopo tutta questa “gettata di fondi” non riusciamo a recuperare il centro storico e a renderlo pedonale… beh allora! Partecipare, prendere parte alle vicende della vita quotidiana e sentirsi membro attivo e non “ospite” del nostro tempo. Cosa c’è di più ordinario, di più “normale” della nostra città? In realtà il luogo che ci ospita, magari fin dalla nascita, non lo riconosciamo veramente “nostro”, anzi non lo conosciamo affatto. Ci trascorriamo gran parte della nostra vita, ma molto spesso non facciamo nulla per sentirlo nostro, per prendere confidenza, per appropriarci degli spazi, non solo materiali, ma soprattutto sociali. Rinunciamo a dire la nostra, ad occupare il nostro posto nelle mille situazioni che lo richiedono. Insomma, siamo cittadini a metà: latitanti! Forse perché non siamo sufficientemente convinti che valga la pena impegnare la propria esistenza (o forse non ce ne rendiamo conto) per la nostra città. Abbiamo avuto già molteplici critiche da chi vanta la sua pluriesperienza negli uffici comunali! Noi proprio da questi vogliamo stare a debita distanza. Vogliamo nel nostro gruppo gente seria per un confronto e senza pregiudizi e doppi fini. Le nostre non sono chiacchiere da bar a differenza di chi delle chiacchiere si nutre già da tanto tempo! L’informazione è alla base per avere una partecipazione dei cittadini allo sviluppo urbano. L’informazione senza interessi politici ed economici I molfettesi che a pare nostro sono rimasti fin troppo tempo all’oscuro di quello che avviene tra le teste pensanti di questa città inclusi i loro progetti e uffici. Renderli partecipi è quello che qualsiasi amministrazione dovrebbe fare. Speriamo almeno in un comunicato stampa dal parte del sig. Sindaco Sen. Avv. Antonio Azzollini alla cittadinanza tutta, sfruttando tutti i mezzi di comunicazione che lui conosce bene.

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