MOLFETTA. Servizi sociali di eccellenza: l’attuazione del Piano di Zona procede in linea gli obiettivi

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Molfetta - La rete dei servizi sociali del Comune di Molfetta si conferma come modello di eccellenza sia sotto il profilo della qualità dei servizi erogati ai cittadini, sia sotto il profilo della governance con il Distretto socio-sanitario Molfetta-Giovinazzo, il privato sociale e le associazioni di volontariato. Per ogni settore di intervento – disabili, anziani, minori, famiglie in difficoltà, giovani, immigrati – il Piano Sociale di Zona vanta l’attivazione di progetti consolidati e iniziative di riconosciuto successo. È quanto emerso dall’incontro di concertazione che si è tenuto mercoledì 25 luglio nella sala consiliare del Comune di Molfetta, alla presenza dei rappresentanti Asl, dirigenti scolastici, associazioni del privato sociale, realtà del volontariato e le organizzazioni sindacali. L’assessore ai Servizi Socio Educativi Luigi Roselli e l'assessore alla Solidarietà Sociale del Comune di Giovinazzo Michele Sollecito hanno illustrato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2011 del Piano Sociale di Zona dei due comuni.

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Molfetta – La rete dei servizi sociali del Comune di Molfetta si conferma come modello di eccellenza sia sotto il profilo della qualità dei servizi erogati ai cittadini, sia sotto il profilo della governance con il Distretto socio-sanitario Molfetta-Giovinazzo, il privato sociale e le associazioni di volontariato. Per ogni settore di intervento – disabili, anziani, minori, famiglie in difficoltà, giovani, immigrati – il Piano Sociale di Zona vanta l’attivazione di progetti consolidati e iniziative di riconosciuto successo. È quanto emerso dall’incontro di concertazione che si è tenuto mercoledì 25 luglio nella sala consiliare del Comune di Molfetta, alla presenza dei rappresentanti Asl, dirigenti scolastici, associazioni del privato sociale, realtà del volontariato e le organizzazioni sindacali. L’assessore ai Servizi Socio Educativi Luigi Roselli e l’assessore alla Solidarietà Sociale del Comune di Giovinazzo Michele Sollecito hanno illustrato lo stato di attuazione al 31 dicembre 2011 del Piano Sociale di Zona dei due comuni.

La mappatura dei servizi e delle strutture sociali illustrata nella Relazione Sociale delinea un modello di eccellenza indiscusso per quanto attiene la rete educativa, sanitaria e sociale operante nei Comuni di Molfetta e Giovinazzo. Infatti, oltre al consolidamento di tutti i servizi già erogati negli anni scorsi, il Piano Sociale di Zona aggiornato al 31 dicembre 2011 evidenzia il potenziamento e il miglioramento dei servizi sociali in tutte le aree tematiche di riferimento: dall’assistenza domiciliare in favore dei bambini e delle famiglie in difficoltà agli anziani, passando per i giovani, i diversamente abili e gli immigrati. In particolare, sono stati potenziati il Centro Polivalente per Minori “Liberitutti” e i centri aggregativi per famiglie. Per quanto concerne l’area delle “Responsabilità familiari” è da sottolineare l’attivazione di due equipe integrate multiudisciplinari dedicate una all’affido familiare e all’adozione, l’altra alla lotta all’abuso e al maltrattamento su donne e minori.

Nell’area della “Inclusione Sociale” un elemento di novità è rappresentato dall’indizione della nuova gara d’appalto per il Servizio di Pronto Intervento Sociale. Nel 2011, inoltre, sono stati effettuati inserimenti nelle strutture residenziali denominate “Case per la vita” in favore di persone affette da disturbi psichiatrici con problematiche psico-sociali e prive di validi riferimenti familiari e nelle strutture residenziali denominate “Dopo di noi” in favore di persone diversamente abili gravi prive di riferimenti familiari. L’ambito distrettuale Molfetta-Giovinazzo è stato il primo in Puglia a erogare tempestivamente i contributi “Prima dote”, “Assegno di cura” e “A.I.P.” (assistenza indiretta personalizzata. Rafforzata anche l’area degli anziani con il progetto “Anziani mai più soli”. Sempre nell’area della inclusione sociale sono stati attivati (in collaborazione con il Sert) progetti di prevenzione da forme di dipendenza (intesa in senso lato) con un pool di psicologi che ha operato nelle scuole di ogni ordine e grado per l’emersione del disagio minorile e giovanile. Nell’area della domiciliarità sono attivi i servizi home-care per anziani e disabili e i servizi comunitari a ciclo diurno nei centri per minori, anziani e persone diversamente abili e l’assistenza specialistica nelle scuole in favore dei minori con disabilità.

Per l’area dei servizi alla prima infanzia un importante risultato ottenuto dall’amministrazione Azzollini riguarda l’ampliamento dell’Asilo Nido comunale, l’attivazione delle sezioni “Primavera”, il convenzionamento con i nidi privati, l’ampliamento delle attività didattiche con l’asilo nido aperto anche d’estate (progetto Estate con Noi) e il potenziamento del servizio mensa comunale.

Grande attenzione è rivolta anche all’area dei giovani con interventi che abbracciano il settore dell’istruzione e delle politiche attive del lavoro: il funzionamento dello sportello “Informagiovani”, nonché l’attuazione del Piano locale Giovani con il Progetto Futur@ per la creatività giovanile, l’erogazione di forme di microcredito per favorire l’imprenditoria giovanile (nell’anno 2011 sono state ammesse al finanziamento 9 nuove istanze presentate da giovani imprenditori di età compresa tra i 18 ed i 35 anni). È proseguito, inoltre, il progetto “Parlamento Internazionale dei Giovani” a favore degli alunni delle scuole secondarie.

Per gli immigrati da segnalare i corsi di alfabetizzazione e di lingua e cultura italiana, promossi dai Centri per le Famiglie in favore degli immigrati, l’attività dello sportello che offre informazioni sui diritti sanitari, permessi di soggiorno, possibilità di inserimento lavorativo presso le aziende.

«Ad appena un anno e mezzo dall’attuazione del Piano sociale di Zona abbiamo già impegnato oltre il 50 per cento delle risorse finanziarie che ci sono state affidate su base triennale» ha affermato Giusi de Bari, dirigente del settore Socio Educativo e responsabile dell’Ufficio di Piano. «Stiamo lavorando in linea con gli obiettivi strategici imposti dal piano che sono qualità e ampliamento dell’offerta dei servizi, deistituzionalizzazione, domiciliarità dell’assistenza e creazione di una rete. Abbiamo raggiunto e soddisfatto diversi obiettivi di servizio previsti dal Piano sociale nelle varie aree tematiche. Si tratta di un riconoscimento che proviene dagli uffici regionali preposti alla verifica del Piano sociale di zona.»

L’assessore Luigi Roselli esprime soddisfazione per le sinergie create con il territorio: «Uno dei punti di forza che emerge da questo Piano sociale di Zona è la significativa collaborazione con il Distretto Socio Sanitario Asl, con le scuole e soprattutto con la rete delle associazioni di volontariato che in questi ultimi anni si è affermata come una realtà di riferimento per le fasce di popolazione in difficoltà. Mi riferisco alle tante persone, donne e uomini, giovani e meno giovani, che quotidianamente operano in prima linea anche in contesti estremamente difficili. Esemplari sono – ricorda l’assessore Luigi Roselli – realtà cittadine come il SerMolfetta che continua ad assicurare attività di sostegno scolastico e attività socio-ricreative per 40 minori circa; l’associazione “Girotondo Onlus” che si occupa dell’affido diurno di bambini tra i 6 ed i 15 anni con l’accompagnamento e il finanziamento di attività varie (palestra, danza, piscine e periodo estivo di vacanza); l’ANFFAS, che da tempo rappresenta un punto di riferimento per le persone diversamente abili e i loro familiari; la Croce Rossa Italiana e le Misericordie che svolgono attività sanitarie di primo intervento e pronto soccorso, ma anche attività sociali; il Volontariato Vincenziano che svolge la propria attività in tutte le parrocchie della città con l’obiettivo di contrastare fenomeni di povertà e di emarginazione sociale ed opera, in particolare, in realtà sensibili come il Centro Storico in sinergia con il Servizio Sociale Professionale per l’elaborazione congiunta di progetti socio-educativi.»

Sempre della rete del volontariato fanno parte le associazioni come l’AIDO (Associazione Italiana Donazione Organi), l’AITO (Associazione Italiana Trapiantati Organi), la FIDAS (Associazione Donatori Sangue), l’AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) l’ANT (Associazione Nazionale Tumori), l’UNITALSI, FRATES e D.L.M. (Donazione latte materno) che hanno partecipato al progetto interistituzionale “Città Sane” con una campagna di sensibilizzazione per la promozione della cultura della donazione degli organi e dei tessuti rivolta agli studenti e alle famiglie. Grazie al contributo delle associazioni di volontariato non sono mancati interventi di promozione della salute (“Il Buon giorno si vede dal mattino”) nelle scuole primarie e secondarie della città (in collaborazione con l’Associazione Pallavolo e il Movimento Consumatori) finalizzati alla promozione di buone prassi nell’alimentazione e nell’attività fisica. E ancora: azioni di contrasto alla dislessia in partnership con l’associazione Lions Club e l’Associazione Italiana Dislessia con attività di screening nelle scuole e l’attuazione di un percorso formativo rivolto a docenti, medici e psicologi.

Per l’assessore Luigi Roselli «le associazioni di volontariato sono partner fondamentali per il buon lavoro svolto sul territorio. Coloro che ogni giorno lavorano all’interno di queste associazioni sono veri e propri eroi silenziosi che, insieme con le istituzioni, formano l’ossatura del sistema sociale cittadino. Il loro impegno quotidiano esprime il sentimento di solidarietà di un’intera città.»

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