MOLFETTA. Libratorio: “Continua la querelle: l’Arpa dice che l’alga tossica non c’è, ma i molfettesi ne avvertono i sintomi”

alga ostreopsis ovata

Molfetta - Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta c'è qualcosa che non convince nei dati dell'Arpa Puglia sulla presenza di tossine di Ostreopsis ovata nei campioni prelevati sul nostro unico sito costiero della “Prima Cala”.
L’Arpa ha pubblicato sul proprio sito i dati del monitoraggio della prima quindicina del mese di agosto; la presenza dell'alga tossica a Molfetta quest'anno è stata pari a "0" assoluto fino al 15 luglio, di sole 40 cellule/litro di densità (acqua colonna) nella 2a quindicina di luglio e 280 cellule/litro di densità (acqua colonna) nella prima quindicina del mese di agosto, praticamente nulla rispetto al dato allarmante dell'anno scorso  68.400 cellule/litro di densità (acqua colonna) e 2.160.288 cellule/litro di densità (acqua fondo).

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Molfetta – Riceviamo e pubblichiamo:
Ancora una volta c’è qualcosa che non convince nei dati dell’Arpa Puglia sulla presenza di tossine di Ostreopsis ovata nei campioni prelevati sul nostro unico sito costiero della “Prima Cala”.
L’Arpa ha pubblicato sul proprio sito i dati del monitoraggio della prima quindicina del mese di agosto; la presenza dell’alga tossica a Molfetta quest’anno è stata pari a “0” assoluto fino al 15 luglio, di sole 40 cellule/litro di densità (acqua colonna) nella 2a quindicina di luglio e 280 cellule/litro di densità (acqua colonna) nella prima quindicina del mese di agosto, praticamente nulla rispetto al dato allarmante dell’anno scorso  68.400 cellule/litro di densità (acqua colonna) e 2.160.288 cellule/litro di densità (acqua fondo).

Si tenga conto che le Linee Guida del Ministero della Salute (2007) indicano il limite di 10.000 cell/lit (colonna d’acqua) per l’insorgenza di un eventuale rischio sanitario. Nel caso di superamento di tale valore, l’ARPA Puglia comunica il dato ai comuni interessati e alle ASL di competenza. Viene spontaneo pensare che il dato potrebbe essere errato, o che il prelievo non è stato eseguito in modo scientificamente e tecnicamente corretto oppure, verosimilmente, i malesseri che anche quest’anno hanno interessato centinaia di bagnanti non hanno nulla a che fare con le tossine di “Ostreopsis ovata”. Tra l’altro nelle tabelle diffuse non è riportata mai la data in cui i prelievi sono stati eseguiti.

Ci sembra che le informazioni rilasciate dal Ministero della Salute e dall’Arpa stessa non reggano più rispetto ai dati registrati questa estate. Se è vero, come dice l’Arpa, che i malesseri per i bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) si registrano in concomitanza di elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate, come mai quest’anno a Molfetta, nel periodo luglio e agosto 2012, i casi di intossicazione ci sono stati pur avendo avuto una così bassa concentrazione di tossine e i malesseri si sono riscontrati anche nelle giornate di mare calmo?

Forse non regge più, e lo ripetiamo a voce alta, neanche la favola che ci hanno raccontato sull’origine dell’Ostreopsis ovata, introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi provenienti dai mari tropicali.

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