AL TEATRO BABILONIA DI MOLFETTA GIACOMO DIMASE IN “SPAIDERMEN”
Molfetta. Lo spettacolo fa parte della rassegna Trame Contemporanee e andrà in scena lunedì 8 luglio
Molfetta - Non si placano, e non intendono placarsi, le polemiche nate in seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri di sopprimere, tra i trentuno tribunali previsti, il tribunale di Lucera. Una decisione preoccupante, questa, che ha da subito scatenato l’incredulità e l’indignazione del mondo della giustizia, politico, associazionistico, ecclesiastico e di tutti coloro che quotidianamente svolgono un importante lavoro di prevenzione e lotta concreta alla criminalità, anche quella organizzata che seppur dai brevi natali sta mettendo in ginocchio la popolazione di un vasto territorio, quello di Lucera e garganico, che come tutti gli italiani sta già facendo i conti con la contingente crisi economica.
Molfetta – Non si placano, e non intendono placarsi, le polemiche nate in seguito alla decisione del Consiglio dei Ministri di sopprimere, tra i trentuno tribunali previsti, il tribunale di Lucera. Una decisione preoccupante, questa, che ha da subito scatenato l’incredulità e l’indignazione del mondo della giustizia, politico, associazionistico, ecclesiastico e di tutti coloro che quotidianamente svolgono un importante lavoro di prevenzione e lotta concreta alla criminalità, anche quella organizzata che seppur dai brevi natali sta mettendo in ginocchio la popolazione di un vasto territorio, quello di Lucera e garganico, che come tutti gli italiani sta già facendo i conti con la contingente crisi economica.
A queste voci si aggiunge quella altrettanto di disappunto dell’associazione provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta, nella figura del presidente Renato De Scisciolo, assieme ai soci, enti e istituzioni aderenti che ben conoscono il territorio in questione: importante e continuo è sempre stato il lavoro svolto dall’associazione sinergicamente a enti e istituzioni di zona, non mancando inoltre la presentazione di denunce per reati riconducibili ad attività illecite di usura ed estorsione. Sopprimere il Tribunale di Lucera equivale a privare i cittadini del diritto di giustizia, lì dove la gravità della situazione era già emersa dalla recente relazione effettuata dal Ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, di fronte al Parlamento sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Distrettuale Antimafia nel periodo giugno-dicembre 2011. Un ritratto desolante e amaramente ben noto dell’area garganica in questione, che si conferma “zona ad alto rischio” con uno scenario criminale in continua evoluzione, ignorato o per lo meno sottovalutato da una decisione che sembra non tener conto di tutti i criteri che porrebbero il Tribunale lucerino a pieno diritto tra quelli “salvati” dalla mannaia della manovra di Governo.
La soppressione, inoltre, vanificherebbe anni di intenso lavoro investigativo teso a contrastare la mafia garganica e andrebbe a gravare sulle spalle della Dda di Bari – che ormai da anni deve fare i conti con riduzioni di risorse, mezzi e personale – e che potrebbe fortemente condizionare l’azione della Procura Antimafia di Bari.
L’associazione provinciale Antiracket Antimafia di Molfetta considera la soppressione del Tribunale di Lucera un grave errore che penalizza ulteriormente un territorio già compromesso, in cui la necessità di giustizia e della presenza forte e stabile dello Stato è ora più che mai di primaria importanza. Nella figura del presidente De Scisciolo, l’associazione si unisce alla mobilitazione che giunge da più fronti.
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