MOLFETTA. Attività di contrasto alla pesca abusiva della Guardia Costiera di Molfetta

guardia costiera molfetta ago2012

Molfetta - Continuano serrati i controlli della Guardia Costiera di Molfetta, finalizzati alla tutela delle specie ittiche nella fascia costiera durante il periodo di fermo pesca obbligatorio. Nella notte di giovedì 24 agosto, a completamento di un’attività investigativa iniziata nelle scorse settimane, è stata effettuata un’azione repressiva con l’impiego del battello veloce “G.C. A 75” e di cinque militari, che ha consentito di porre sotto sequestro una rete a strascico utilizzata per pescare abusivamente in tempi e zone vietati dalla legge, il cosiddetto “fermo pesca”.

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Molfetta – Continuano serrati i controlli della Guardia Costiera di Molfetta, finalizzati alla tutela delle specie ittiche nella fascia costiera durante il periodo di fermo pesca obbligatorio. Nella notte di giovedì 24 agosto, a completamento di un’attività investigativa iniziata nelle scorse settimane, è stata effettuata un’azione repressiva con l’impiego del battello veloce “G.C. A 75” e di cinque militari, che ha consentito di porre sotto sequestro una rete a strascico utilizzata per pescare abusivamente in tempi e zone vietati dalla legge, il cosiddetto “fermo pesca”.

Inoltre è stata denunciata a piede libero all’autorità giudiziaria una persona per inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione, avendo navigato oltre i limiti massimi consentiti, e sono stati elevati verbali amministrativi per un ammontare complessivo che sfiora i 10.000 euro.

La finalità principale dell’attività in questione è stata quella di contrastare l’attività di pesca abusiva effettuata nella fascia costiera durante il fermo pesca, periodo che va dal 6 agosto al 17 settembre, durante il quale è vietata effettuare l’attività di pesca con l’impiego di reti da traino (sistemi “a strascico” e “a volante”), allo scopo di consentire alla fauna marina di riprodursi. A fronte di tale interruzione obbligatoria gli armatori e gli equipaggi delle imbarcazioni da pesca percepiscono dallo Stato un’indennità.

Nel periodo in questione è consentito esclusivamente l’utilizzo di altri sistemi di pesca, meno impattanti per l’ambiente e per la fauna, dietro i quali, però alcuni pescatori senza scrupoli (professionisti e non) si nascondono per continuare ad effettuare, con l’impiego di vari artifizi, l’attività illecita di pesca a strascico, arrecando quindi grave pregiudizio all’ambiente e rischiando di compromettere il raggiungimento dei risultati che il fermo biologico si prefigge.

L’attività di contrasto della Guardia Costiera di Molfetta continuerà senza soste nei giorni prossimi.

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