AL TEATRO BABILONIA DI MOLFETTA GIACOMO DIMASE IN “SPAIDERMEN”
Molfetta. Lo spettacolo fa parte della rassegna Trame Contemporanee e andrà in scena lunedì 8 luglio
Molfetta - Continuano a crescere i consensi per il festival di musica antica “Anima Mea - Musiche Mondi Memorie” in corso a Molfetta e nella vicina Acquaviva delle Fonti, che sta portando nelle due città eccellenze musicali e sta facendo conoscere repertori raffinati, esecuzioni in prima assoluta e sperimentazioni, suscitando interesse e curiosità degli addetti ai lavori e non solo. Nell’ultimo concerto tenutosi a Molfetta, presso la magica cornice del Museo Diocesano, si sono esibiti in prima assoluta due punti di riferimento della musica francese: Rachid Safir e il violinista Christophe Desjardins in “Amore contraffatto”. Safir ha guidato Desjardins e l’ensemble vocale dei Solistes XXI, di cui è anche fondatore, in un concerto diviso in due parti: ai Responsoria di Carlo Gesualdo è seguita “Devequt II” su testi di Iacopone da Todi del compositore Gianvincenzo Cresta, che ha recuperato stilemi antichi. Molta affinità si può riscontrare fra il dissidio di Iacopone e l’inquietudine di Gesualdo. Lo splendido programma presentato a Molfetta sarà pubblicato in CD da Digressione Music di Molfetta in collaborazione con Stradivarius e presentato a Parigi il 5 febbraio 2013. Solistes XXI, fondato da Rachid Safir è tra più importanti ensemble vocali del mondo.
Molfetta – Continuano a crescere i consensi per il festival di musica antica “Anima Mea – Musiche Mondi Memorie” in corso a Molfetta e nella vicina Acquaviva delle Fonti, che sta portando nelle due città eccellenze musicali e sta facendo conoscere repertori raffinati, esecuzioni in prima assoluta e sperimentazioni, suscitando interesse e curiosità degli addetti ai lavori e non solo. Nell’ultimo concerto tenutosi a Molfetta, presso la magica cornice del Museo Diocesano, si sono esibiti in prima assoluta due punti di riferimento della musica francese: Rachid Safir e il violinista Christophe Desjardins in “Amore contraffatto”. Safir ha guidato Desjardins e l’ensemble vocale dei Solistes XXI, di cui è anche fondatore, in un concerto diviso in due parti: ai Responsoria di Carlo Gesualdo è seguita “Devequt II” su testi di Iacopone da Todi del compositore Gianvincenzo Cresta, che ha recuperato stilemi antichi. Molta affinità si può riscontrare fra il dissidio di Iacopone e l’inquietudine di Gesualdo. Lo splendido programma presentato a Molfetta sarà pubblicato in CD da Digressione Music di Molfetta in collaborazione con Stradivarius e presentato a Parigi il 5 febbraio 2013. Solistes XXI, fondato da Rachid Safir è tra più importanti ensemble vocali del mondo.
È specializzato nell’esecuzione della musica del ‘400 e del ‘500 e nel repertorio contemporaneo. Per Safir ogni esecuzione è preceduta da un lavoro attento di analisi e di studio della vocalità. Non basta essere bravi cantanti per far parte dell’ensemble, ma è necessario sviluppare un senso all’ascolto e conoscere profondamente la polifonia, cosa di cui hanno dato ampiamente prova nel concerto molfettese. Dal 1970 Safir è direttore e anima dell’ensemble in quanto cura ogni dettaglio dell’interpretazione. I Solistes vantano al loro attivo numerosissime partecipazioni ai più importanti festival del mondo e altrettanto numerose sono le prime assolute che li hanno visti protagonisti. Dal 2006 l’ensemble collabora stabilmente con l’Opera di Parigi, con il Festival di Salisburgo e con le più importanti istituzioni musicali del mondo. Anche la critica ha premiato le loro esecuzioni attribuendo svariati riconoscimenti. Altrettanto brillante il curriculum di Desjardins che è considerato un punto di riferimento per compositori e strumentisti di tutto il mondo per la sua capacità di ricerca e per aver contribuito all’ ampliamento del repertorio violinistico. Suona come solista con le migliore orchestre d’Europa e il suo modo di pensare la musica lo ha condotto a creare progetti di interazione con poesia, danza e video creando una perfetta interazione fra antico e moderno confermata anche dal fatto che suona una pregevole viola risalente al ‘700. Vincenzo Cresta , altra vera star del concerto di “Anima Mea”, diplomato in pianoforte e composizione, si è dedicato allo studio della musica del secondo novecento. Le sue musiche vengono proposte in festival internazionali e collabora per seminari e conferenze con prestigiose università e fondazioni. La serata è stata introdotta dal direttore del Festival Gioacchino de Padova che ha definito, come poi è stato, il concerto innovativo, diverso dal solito, con relazioni ed interazioni fra passato e presente, fra antico e moderno. Si è detto poi curioso delle reazioni che avrebbe suscitato l’ascolto fra i presenti e molto soddisfatto dalle numerose presenze provenienti da paesi limitrofi, quindi la musica può rappresentare un attrattore turistico. Ha poi ringraziato la Fondazione Valente che, con il suo impegno, anche economico ha permesso che si svolgessero a Molfetta tanti concerti gratuiti con vere e proprie star nel panorama musicale. Anche l’atmosfera e l’acustica dell’auditorium del museo diocesano sono state perfette a garantire l’ottimale fruizione di un concerto così particolare, che indubbiamente ha anche incuriosito per le sue sonorità, per la parte recitata, per la commistione fra antico e moderno. Un lunghissimo e caloroso applauso del pubblico, veramente numeroso, ha decretano il successo di questo sesto appuntamento. Il prossimo ed ultimo concerto per la città di Molfetta si terrà martedì 16 ottobre presso la chiesa di San Domenico con “Il Principe Della Luna” con Alessandro Ciccolini, tra i migliori violinisti barocchi d’Europa. Il festival conferma il pensiero del suo curatore: “C’è da cercare oggi più di ieri, nel passato e nel presente, e che la storia è una occasione come altre per scoprire il mondo”.
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