MOLFETTA. Accoglienza da star per il sensitivo che parla con gli angeli

craig warwick

Molfetta - Sarà la voglia che la gente ha di ascoltare notizie positive, sarà che non se ne può più di crisi, di guardare al futuro con apprensione, di fattacci di cronaca nera, sarà il desiderio di sperare che dopo la morte c’è un mondo migliore, sarà forse che non ci bastano più gli incontri virtuali e abbiamo perso il senso dell’amicizia, la fiducia nell’altro, fatto sta che tantissima gente ha preso parte alla presentazione presso il bar “Duomo” di Molfetta del secondo libro del sensitivo Craig Warwick intitolato “Parlami ancora. Gli angeli, le storie e gli incontri più toccanti della mia vita”. Dopo “Tutti quanti abbiamo un angelo”, scritto a quattro mani con Caterina Balivo, romanzo d’esordio del sensitivo londinese, che da alcuni anni vive in Italia e precisamente a Sciacca, questa nuova fatica editoriale, in libreria da alcuni mesi e che, sta riscuotendo un grande successo, racconta tredici storie vere, dialoghi tra persone straordinarie e gli angeli che ci accompagnano ogni giorno. Racconti di rinascita, di amore, di perdite e incontri eccezionali, di svolte del destino e di incredibili coincidenze. Ad introdurre la serata la giornalista Lucrezia D’Ambrosio che ha inquadrato il personaggio e ha illustrato le motivazioni per i conferimento a Craig Warwick del Premio Agorà 2012, attribuito alle persone straordinarie, speciali, per le sue doti non comuni. A dialogare con l’autore il giornalista Mario Valentino e il sacerdote don Vincenzo Di Palo, parroco della chiesa San Filippo Neri di Molfetta per avere una visione più ampia e obiettiva di quanto illustrato nel libro. Mentre il giornalista Valentino, ha svolto il ruolo di provocatore, mantenendo una posizione piuttosto neutrale, il sacerdote invece ha ribadito la posizione della Chiesa, molto scettica in merito a certi fenomeni, citando e confutando le tesi con le Sacre Scritture.

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Molfetta – Sarà la voglia che la gente ha di ascoltare notizie positive, sarà che non se ne può più di crisi, di guardare al futuro con apprensione, di fattacci di cronaca nera, sarà il desiderio di sperare che dopo la morte c’è un mondo migliore, sarà forse che non ci bastano più gli incontri virtuali e abbiamo perso il senso dell’amicizia, la fiducia nell’altro, fatto sta che tantissima gente ha preso parte alla presentazione presso il bar “Duomo” di Molfetta del secondo libro del sensitivo Craig Warwick intitolato “Parlami ancora. Gli angeli, le storie e gli incontri più toccanti della mia vita”. Dopo “Tutti quanti abbiamo un angelo”, scritto a quattro mani con Caterina Balivo, romanzo d’esordio del sensitivo londinese, che da alcuni anni vive in Italia e precisamente a Sciacca, questa nuova fatica editoriale, in libreria da alcuni mesi e che, sta riscuotendo un grande successo, racconta tredici storie vere, dialoghi tra persone straordinarie e gli angeli che ci accompagnano ogni giorno. Racconti di rinascita, di amore, di perdite e incontri eccezionali, di svolte del destino e di incredibili coincidenze. Ad introdurre la serata la giornalista Lucrezia D’Ambrosio che ha inquadrato il personaggio e ha illustrato le motivazioni per i conferimento a Craig Warwick del Premio Agorà 2012, attribuito alle persone straordinarie, speciali, per le sue doti non comuni. A dialogare con l’autore il giornalista Mario Valentino e il sacerdote don Vincenzo Di Palo, parroco della chiesa San Filippo Neri di Molfetta per avere una visione più ampia e obiettiva di quanto illustrato nel libro. Mentre il giornalista Valentino, ha svolto il ruolo di provocatore, mantenendo una posizione piuttosto neutrale, il sacerdote invece ha ribadito la posizione della Chiesa, molto scettica in merito a certi fenomeni, citando e confutando le tesi con le Sacre Scritture.

Craig ha affermato che si può credere o no, ma tutti abbiamo un angelo, lui è vicino alle entità positive, gli spiriti, o meglio le energie negative, le respinge, sta lontano dai luoghi dove sente la loro presenza. Per lui non è facile essere quello che è, già da piccolo ha avuto problemi per queste sue doti con i famigliari e in ambito scolastico, vedeva e sentiva entità che gli altri non percepivano. Più volte ha ribadito di non voler giocare con i sentimenti e il dolore della gente, che lui avverte sulla sua pelle; infatti è stato molto male avendo somatizzato tutte queste sensazioni che hanno sfiancato il suo fisico. Per lui gli angeli non sono rappresentabili come noi ce li immaginiamo: esseri con le ali, ma luci, trasmissioni di pensieri. Pensa infatti che ci siano due mondi paralleli, attraverso musica e suoni gli angeli gli mandano dei messaggi. Spesso Warwick viene chiamato a collaborare con le forze dell’ ordine per fornire elementi utili all’individuazione di persone scomparse, il suo contributo è spesso stato determinante. Don Vincenzo ha parlato degli angeli secondo la concezione cristiana: rivestono il compito di messaggeri, hanno infatti annunciato alla Madonna la nascita di Gesù. Ha poi continuato affermando che attraverso la preghiera noi parliamo con i defunti, attraverso il sogno i nostri cari comunicano con la nostra mente e con il nostro cuore. Spesso si ha però il bisogno di sentire risposte diverse, la chiesa, e su questo anche lo stesso sacerdote era d’accordo, deve essere più vicina alla gente e al dolore, il mistero della morte porta dei veri sconvolgimenti della vita dell’uomo, compromettendo i suoi equilibri. Alle provocazioni del giornalista Valentino e alle riflessioni morali del sacerdote, Craig ha risposto dicendo di non essere cattolico, ma di credere in Dio. È stata poi elogiata la figura di don Tonino Bello, paragonato ad un profeta con la sua splendida “Ala di riserva” che richiama tanto la figura degli angeli, capaci di sorreggerti, aiutarti nei momenti di difficoltà. Il sensitivo ha continuato dicendo che per un periodo aveva deciso di estraniarsi, perché questa sua dote lo prova molto anche fisicamente. Il pubblico ammaliato, affascinato dai suoi occhi profondi ha rivolto alcune domande a Warwick che ha sempre risposto con umanità e umiltà, conquistando la numerosissima platea. Gli angeli, sempre secondo il sensitivo, mano i colori, la musica , non sono tristi e non pensano a male, sono presenze positive che ci sono accanto. Il libro che come dicevamo, racconta tredici episodi coinvolgenti, così come è la vita, fatta di cadute, rinascite, di amori e perdite. Il sensitivo, accolto a Molfetta con molto calore, entusiasmo e curiosità è noto al grande pubblico per aver partecipato a trasmissioni di successo come “Festa Italiana”, “Pomeriggio sul 2”, “ Domenica 5” ed è molto amico di star internazionali. A conclusione della presentazione del libro, si è creata una lunghissima coda, infatti Warwick ha autografato ogni copia e mentre firmava raccontava qualcosa di chi stava di fronte a lui, se vedeva o meno presenze o particolari della vita, dopo aver stabilito un contatto fisico con l’interlocutore. Abbiamo visto gente commuoversi, piangere, sorridere; ognuno ha avuto una reazione diversa alle sue parole. Crederci o no spetta a ognuno farsi la sua idea,in base alle proprie convinzioni, comunque al di là di tutto, è bello e rassicurante sapere che c’è qualcuno, che veglia su di noi e ci protegge dall’ alto e in questo periodo, di grande crisi su più fronti, penso che tutti ne abbiano bisogno.

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