MOLFETTA. Alfredo Piquer alla galleria “Arte 54” di Molfetta

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Molfetta - Presso la galleria "Arte 54", in via Baccarini a Molfetta, venerdì 9 novembre si è tenuto, alla presenza di un folto pubblico, di artisti, amanti dell’arte ed esponenti della cultura, il vernissage in occasione della mostra “Regresos” del pittore, incisore, poeta e personalià eclettica Alfredo Piquer. Alla serata era presente in qualità di illustre ospite il Console Onorario di Spagna a Bari, dott. Bruno Gallo, originario di Molfetta, il quale ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa, ribadendo i suoi legami con la terra natale a cui è rimasto molto legato. Ad introdurre la mostra Carmen Julia Gutièrrez, professore ordinario di musicologia e direttrice del dipartimento dell’ Università Complutense di Madrid che ha tracciato la personalità del poliedrico artista illustrando le opere ai numerosi ed interessati presenti, mentre la dottoressa Paola Laskaris dell’università di Bari, ha declamato splendidamente alcuni testi e poesie spagnole, in questa lingua così dolce e musicale.

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Molfetta – Presso la galleria “Arte 54”, in via Baccarini a Molfetta, venerdì 9 novembre si è tenuto, alla presenza di un folto pubblico, di artisti, amanti dell’arte ed esponenti della cultura, il vernissage in occasione della mostra “Regresos” del pittore, incisore, poeta e personalià eclettica Alfredo Piquer. Alla serata era presente in qualità di illustre ospite il Console Onorario di Spagna a Bari, dott. Bruno Gallo, originario di Molfetta, il quale ha espresso vivo apprezzamento per l’iniziativa, ribadendo i suoi legami con la terra natale a cui è rimasto molto legato. Ad introdurre la mostra Carmen Julia Gutièrrez, professore ordinario di musicologia e direttrice del dipartimento dell’ Università Complutense di Madrid che ha tracciato la personalità del poliedrico artista illustrando le opere ai numerosi ed interessati presenti, mentre la dottoressa Paola Laskaris dell’università di Bari, ha declamato splendidamente alcuni testi e poesie spagnole, in questa lingua così dolce e musicale.

E a proposito di musica, il vernissage ha avuto anche un momento musicale con le splendide melodie antiche e venute da lontano, che richamavano il tema del viaggio, del ritorno alle origini, alla base di questa mostra, eseguite dal musicista molfettese, ma ormai noto a livello nazionale e non solo Giovannangelo de Gennaro.

Ma ora conosciamo meglio l’artista spagnolo grazie proprio alle parole della professoressa Gutièrrez.

“Alfredo Piquer è un artista plastico, un poeta, un maestro di litografia e docente presso l’Università Complutense di Madrid. È anche una persona molto presente ed attiva nella vita culturale, che vive con gli occhi e con le orecchie aperte e cerca di trasmettere ciò che vede e sente con la sua particolare poetica, attraverso le sue opere sia letterarie che pittoriche.

Piquer dipinge come construisce un poema: sceglie ogni elemento, associa parole a forme e materiali e, per questo, le sue opere risultano armoniche, solide, guidate da un’estetica raffinata e una profonda convinzione. Piquer avanza nella sua poetica con coerenza e impegno, ha la precisione dell’artigiano nella cura dei dettagli e delle finiture, ed un preciso interesse per l’essenziale. Non crea con lo scopo di sorprendere, non segue delle mode, non è demagogico. Piquer esprime i suoi concetti ed emozioni in maniera concreta, progettata, tecnicamente perfetta e – cosa poco abituale oggi – molto onesta”.

Il maestro Piquer ha ricevuto numerosissimi e prestigiosi premi e riconoscimenti non solo nella sua terra, ma anche fuori dalla Spagna nel corso della sua carriera artistica; inoltre ha partecipato ad importanti mostre collettive e personali. Su questo la professoressa Gutièrrez ha preferito non dilungarsi, rimandando al pregevole catalogo infatti ha reputato più interessante parlare del senso dei dipinti presentati a Molfetta in Regresos, Ritorni. In questa mostra, ha aggiunto il brillante critico, Piquer ritorna a una tecnica, il collage, che, come egli dice: “Non è tanto un’aggiunta materica tridimensionale, quanto piuttosto una qualità strutturale e soprattutto una via rapida ed efficace per creare campi di colore definiti ed essenzialmente piani”.

Piquer usa la carta, materiale peculiare e usuale, per alterare il rilievo reale o tridimensionale nella superficie del quadro. Al contempo, i campi cromatici creati attraverso il collage offrono la possibilità della sua sfumatura, “patinata” o trattamento successivo per l’ottenimento di qualità plastiche e pittoriche. D’altro canto, la qualità piana della carta incollata è coerente con la stretta bidimensionalità del quadro, permettendo così una percezione, un controllo plastico e, quindi, la comprensione della sua composizione, dei suoi valori e, in sostanza, del suo contenuto.

Questa mostra è anche un ritorno ai luoghi stessi evocati dai titoli: Menelao in Egitto, Ritorno di Agamennone a Micene, Mai arrivai ad Itaca…

Titoli che sono sempre referenziali, anche se le immagini non sono prettamente figurative, perché i contenuti, i sentimenti, evocano l’intenzione dell’autore, perche i suoi dipinti evocano luoghi, paesaggi, fasi del viaggio. Viaggi, ritorni… regresos.

L’Odissea, è qui la metafora primordiale, Odissea come ritorno personale dell’artista alla sua identità, alle origini, a se stesso, perché la sua Itaca è dentro di se, perché Itaca è dentro di noi. Questo è anche il motivo per cui i suoi quadri sono intrecciati con la sua poesia e per questo i titoli sono spesso dipinti come versi.

Hasta la estrecha playa de abrasada ceniza
Bajo el pórtico de qué oculto santuario?
Guardando la memoria de un continuo naufragio

Per questo motivo, per questa confluenza di diverse arti nella sua stessa persona, il vernissage ha avuto un andamento artistico nel senso più ampio della parola e ha voluto unire poesia, musica e arte plastica.

Grazie agli altri artisti che hanno dato il loro contributo, la serata è stato un incontro artistico nel senso più ampio della parola.

Paola Laskaris, ricercatrice di Letteratura spagnola preso la Università di Bari e organizzatricce degli Incontri Internazionali di Primavera con la Poesía Española Contemporánea, che arriverá presto alla sua quarta edizione, oltre che poetessa anche lei, ha letto alcuni suoi versi, molto evocativi, musicali e di grande impatto.

Giovannangelo de Gennaro, musicista, direttore del Ensemble Calixtinus e colaboratore dei più importanti ensemble europei di musica antica, ha interpretato alcune opere che hanno calamitato l’attenzione dei presenti. Per ultimo, propio Alfredo Piquer, laureato in Lettere e filosofia oltre che presso l’Accademia di Belle Arti di Madrid e facente parte dell’associazione Scrittori e Artisti Spagnoli, ha letto alcuni del suoi poemi conquistando la selezionata platea che gli ha attribuito un caloroso applauso.

A conclusione, i convenuti hanno dedicato la loro attenzione alle opere d’arte che potranno essere ammirate in galleria fino al 9 dicembre, tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00 alle 20.30, escluso il lunedì mattina in cui lo spazio 54 Arte Contemporanea rimarrà chiuso.

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