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Molfetta - Prende il via l’avventura chiamata GAC - Gruppo di Azione Costiera “Terre di Mare”. Lunedì 6 novembre, presso gli uffici del Servizio regionale Caccia e Pesca, l’assessore alla Pesca e ai Fondi Europei del Comune di Molfetta, Pantaleo Petruzzella, ha sottoscritto la Convenzione tra la Regione Puglia e il nuovo ente consortile GAC Terre di Mare. Presente alla firma anche il consigliere regionale Antonio Camporeale.
Molfetta – Prende il via l’avventura chiamata GAC – Gruppo di Azione Costiera “Terre di Mare”. Lunedì 6 novembre, presso gli uffici del Servizio regionale Caccia e Pesca, l’assessore alla Pesca e ai Fondi Europei del Comune di Molfetta, Pantaleo Petruzzella, ha sottoscritto la Convenzione tra la Regione Puglia e il nuovo ente consortile GAC Terre di Mare. Presente alla firma anche il consigliere regionale Antonio Camporeale.
La sottoscrizione della convenzione rappresenta un atto importantissimo che sancisce di fatto l’avvio operativo delle attività da parte del Gruppo di Azione Costiera di cui Molfetta è capofila. In sintesi, la formalizzazione ufficiale della convenzione rende esecutivo il Piano di Sviluppo Costiero che coinvolge i tre comuni promotori – Molfetta, Bisceglie e Giovinazzo, soci fondatori del GAC – insieme con le associazioni di categoria e le imprese del settore. Oltre 2 milioni di euro le risorse disponibili a valere sui fondi europei per la pesca (Fep).
“Siamo di fronte a una svolta storica per il comparto pesca, un settore economico cruciale per lo sviluppo del nostro territorio”, afferma l’assessore Pantaleo Petruzzella. “Insieme con gli altri Comuni, la Provincia, le associazioni di categoria, le imprese della pesca e quelle che più in generale operano nell’ambito della risorsa mare, abbiamo messo a punto un programma di interventi tesi al rilancio del settore pesca e all’innovazione dei processi produttivi” aggiunge Petruzzella.
L’obiettivo di fondo del GAC è lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualità di vita delle zone di pesca (Asse 4 misura 4.1). Il piano è articolato in sei “Misure” e tredici “Azioni” specifiche per la promozione del settore dell’acquacoltura; l’acquisto e l’adeguamento delle attrezzature necessarie alla conservazione e prima lavorazione del pescato a bordo dei motopescherecci; lo sviluppo di nuovi canali di distribuzione dei prodotti della pesca e acquacoltura (ristoranti e lidi balneari); la promozione dell’ecoturismo marino e costiero mediante l’organizzazione di passeggiate, esplorazione dei fondali marini, beach art, escursioni in barca sulla costa, safari fotografici sulla costa, visite guidate sul mare; lo sviluppo del pescaturismo (escursioni lungo le coste, l’osservazione delle attività di pesca professionale, la ristorazione a bordo o a terra del prodotto pescato) e l’ittiturismo (attività di ricezione ed ospitalità esercitata dai pescatori professionisti, attraverso l’utilizzo delle proprie abitazioni e l’offerta di servizi di ristorazione e degustazione dei prodotti tipici delle marinerie italiane); potenziamento delle infrastrutture turistiche e dei porti pescherecci. Interventi per lo più tesi a favorire il rilancio della pesca, l’innovazione dei processi produttivi, gli investimenti infrastrutturali, la formazione degli operatori della pesca, lo sviluppo e l’integrazione di segmenti di mercato tra cui quello della pesca, del turismo, dei lidi balneari e della ristorazione. Tra le altre cose, il GAC diventa referente istituzionale dell’Unione Europa per quanto concerne la programmazione di interventi di sviluppo che ruotano attorno alla risorsa mare, intercettando così le istanze che provengono direttamente dal mondo della pesca.
Nelle prossime settimane lo staff del GAC Terre di Mare lavorerà per perfezionare le procedure operative tese alla pubblicazione dei bandi e quindi al finanziamento delle azioni specifiche previste nel Piano di Sviluppo Costiero.
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