MOLFETTA. Revocata la custodia cautelare a tre dei sei pubblici ufficiali indagati per concussione ai danni di un autotrasportatore di Trani

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Molfetta - Novità giungono circa la questione dei sei poliziotti e dei due carabinieri tratti in arresto in data 14 novembre per i reati di concussione e corruzione. L'arresto era avvenuto per ordine del GIP di Trani, il dott. Zecchillo, e su richiesta del Pubblico Ministero presso la Procura di Trani, il dott. Michele Ruggiero, a seguito delle indagini avviate circa due anni fa e nel corso delle quali era emerso un episodio di concussione consumato da appartenenti al distaccamento di Polizia Stradale di Gioia del Colle ai danni di un autotrasportatore tranese.

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Molfetta – Novità giungono circa la questione dei sei poliziotti e dei due carabinieri tratti in arresto in data 14 novembre per i reati di concussione e corruzione. L’arresto era avvenuto per ordine del GIP di Trani, il dott. Zecchillo, e su richiesta del Pubblico Ministero presso la Procura di Trani, il dott. Michele Ruggiero, a seguito delle indagini avviate circa due anni fa e nel corso delle quali era emerso un episodio di concussione consumato da appartenenti al distaccamento di Polizia Stradale di Gioia del Colle ai danni di un autotrasportatore tranese.

Nella giornata di lunedi 26 novembre, la terza sezione penale del Tribunale di Bari, in veste di Tribunale del Riesame, ha disposto la revoca della custodia cautelare per il Carabiniere Brunetti di Trani (difeso dall’avv. Cianci di Barletta), per il sovraintendente capo della Polizia Stradale Vincenzo Delmedico (difeso dall’avv. Apollonia Gadaleta) e per il funzionario di Polizia Stradale Emanuele De Santis, difeso dall’avv. Alberto Sardano.

I provvedimenti di revoca di custodia cautelare sono stati già notificati nel pomeriggio di lunedì 26 novembre, per cui, da tale momento, i tre soggetti sono in regime di libertà.

“Vorrei tanto – ha commentato uno dei legali – che la gente comprendesse il significato e le differenze che intercorrono tra le definizioni di indagato, imputato e condannato. Nel caso dei tre indicati sopra si parla solo di indagati”.

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