MOLFETTA. Intitolazione del laboratorio navale alla “Vespucci”

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Molfetta - Cosa c’è di più significativo, imperituro e  denso di significato, che ricordare una persona cara proprio nel luogo che amava e dove trascorreva le ore non solo lavorative, ma anche i momenti liberi? Questa è la motivazione che ha spinto  ad intitolare il Laboratorio di Arte Navale dell’ Istituto “Amerigo Vespucci “ di Molfetta al professore Pasquale Gagliardi, ex Dirigente Scolastico dello stesso istituto e recentemente scomparso durante una suggestiva cerimonia tenutasi nella mattinata di giovedì 13 dicembre alla presenza dei commossi familiari,di autorevoli relatori, illustri ospiti, docenti,rappresentanti dell’ informazione e tutti gli studenti, da lui tanto amati.

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Molfetta – Cosa c’è di più significativo, imperituro e  denso di significato, che ricordare una persona cara proprio nel luogo che amava e dove trascorreva le ore non solo lavorative, ma anche i momenti liberi? Questa è la motivazione che ha spinto  ad intitolare il Laboratorio di Arte Navale dell’ Istituto “Amerigo Vespucci “ di Molfetta al professore Pasquale Gagliardi, ex Dirigente Scolastico dello stesso istituto e recentemente scomparso durante una suggestiva cerimonia tenutasi nella mattinata di giovedì 13 dicembre alla presenza dei commossi familiari,di autorevoli relatori, illustri ospiti, docenti,rappresentanti dell’ informazione e tutti gli studenti, da lui tanto amati.

A questo momento commemorativo hanno partecipato il Presidente Federpesca, prof. Leonardo de Pinto; il parroco della Chiesa San Gennaro,  Mons. Sergio Vitulano, ex docente I.P.S.I.A.M” Vespucci;  il Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta, il capitano di fregata Alessandro Ducci; il compagno di vita , l’ ing. Pietro de Gennaro e il Dirigente scolastico, prof . Francesco Allegretta, tutti legati da vincoli personali o lavorativi con il prof. Gagliardi con cui hanno condiviso momenti di vita indimenticabili. Durante la cerimonia ci sono stati momenti di preghiera, una lettura del Vangelo sul tema del mare, della barca e dei pescatori, scelta proprio per il legame della scuola con l’ elemento mare e infine grande commozione per la recita corale della “Preghiera del navigante”, tanto cara ai molfettesi che da sempre hanno solcato mari e oceani insidiosi, da cui talvolta non sono tornati alle loro famiglie in trepidante attesa. Mons. Vitulano ha posto l’ attenzione sull’ anno della fede che stiamo vivendo, spesso non vissuta appieno. La barca simboleggia la Chiesa; oggi spesso siamo travolti da onde e tempeste, in certi momenti di difficoltà dovremmo affidarci alla chiesa e trovare conforto fra le sue braccia, mentre spesso perdiamo la bussola. Ha poi ricordato il suo legame con la scuola, dove ha insegnato per diversi anni e il fatto di provenire da una famiglia di marinai da generazioni. Il professor Leonardo de Pinto ha ricordato il legame con il prof Gagliardi che si perde nel tempo risalente a quando lui era studente, poi si sono trovati insieme come docenti quando hanno collaborato per la formazione del percorso di studi di marittimi e pescatori. Ha poi tracciato la figura umana del docente esaltando le qualità umane e professionali, il suo proverbiale  attaccamento al lavoro e il suo essere un po’ burbero e severo con i ragazzi, che lo temevano un tantino. L’ ingegner de Gennaro ha ribadito che il Prof  Gagliardi ha lasciato un vuoto incolmabile anche presso l’ Istituto Nautico di Bari dove aveva insegnato tanti anni. Ha quindi tracciato l’ excursus professionale del docente , burbero, ma sempre disponibile che non nascondeva ai ragazzi le difficoltà della professione e le incertezze del futuro per una lavoro che richiede sacrifici e lontananza dalla famiglia.

Anche il comandante Ducci ha voluto portare al numerosissimo uditorio il suo personale ricordo. La fama del professor Gagliardi come docente era ben nota, ha affermato il comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta che lo ha conosciuto nella commissione di esame per il modulo di allineamento, quando era già sofferente. Durante quei giorni ha avuto modo di parlargli ed ascoltare i suoi insegnamenti, la sua esperienza di vita e i consigli che una persona più anziana può dare, frutto di vita vissuta. Era una persona di grande spessore umano e professionale con una grande tempra di docente , perché sapeva che oltre star formando degli studenti stava forgiando uomini che dovevano conoscere  cosa è la disciplina per affrontare la vita a bordo con le sue difficoltà. A lui mostrò l’ aula di nautica come fosse la sua casa, viste le innumerevoli ore che ci trascorreva al suo interno. Quando ho firmato il libretto di imbarco di un ragazzo che proveniva dalla Vespucci e si sarebbe imbarcato su una nave che avrebbe solcato gli oceani , ha affermato il comandante Ducci, ho pensato a lui  e al suo amore per la professione. Il suo nome, ha continuato il capitano di fregata, resti un ricordo indelebile nel cuore e nella mente di chi lo ha conosciuto. Si è deciso di intitolare a lui  il  Laboratorio di Arte Navale perché la sua aula ha la vista che spazia su tutto il porto , su orizzonti infiniti, sul mare, da lui tanto amata. Congedati gli studenti, ci si è trasferiti al piano dove è ubicato il laboratorio; qui ha preso la parola il dirigente scolastico Vacca che ha anche lui raccontato aneddoti, esperienze di vita e momenti condivisi con il professor Gagliardi menzionando la sua avversione per l’ insiemistica e il computer. Momento veramente suggestivo e denso di commozione, vista la recente dipartita, è stato proprio lo scoprimento della targa da parte del giovane nipote Andrea. Poi tutti sono entrati nel laboratorio e qui i familiari hanno espresso la volontà di donare la biblioteca del loro congiunto alla scuola dove verrà utilizzata dai giovani studenti. La moglie, unitamente agli altri parenti ha ringraziato per la vicinanza di tutti e per le parole dense di stima ed affetto espresse nei confronti del loro amato Pasquale. Ricordiamo che fu proprio il professor Gagliardi, durante la sua dirigenza, a voler dare il nome Vespucci alla Scuola per legarla di più all’ elemento mare e per l’ occasione la splendida nave della Marina, passando da Molfetta salutò la città e gli studenti, recandosi nel porto di Bari dove era attraccata, ebbero il privilegio  di salire a bordo e di visitarla accolti con tutti gli onori dall’ equipaggio.

Foto di Daniela De Chirico

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