MOLFETTA. Furto in casa del defunto

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Molfetta - Nonna Giacomina delle predizioni Maya non conosceva molto. Soprattutto non ha potuto verificare che valessero per tutti, perché – per Lei – sono state assolutamente veritiere. Nonna Giacomina, infatti, è deceduta il 20 dicembre ed il suo funerale è stato celebrato il 21, in una giornata cupa come le predizioni. Fino a questo giorno, oramai sola e sulla sedia a rotelle, anziana e da sempre invalida, viveva di una misera pensioncina all’interno di un monolocale della zona vecchia di Molfetta, lascito della sorella con la quale conviveva prima che questa la precedesse nei Campi Elisi.

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Molfetta – Nonna Giacomina delle predizioni Maya non conosceva molto. Soprattutto non ha potuto verificare che valessero per tutti, perché – per Lei – sono state assolutamente veritiere. Nonna Giacomina, infatti, è deceduta il 20 dicembre ed il suo funerale è stato celebrato il 21, in una giornata cupa come le predizioni. Fino a questo giorno, oramai sola e sulla sedia a rotelle, anziana e da sempre invalida, viveva di una misera pensioncina all’interno di un monolocale della zona vecchia di Molfetta, lascito della sorella con la quale conviveva prima che questa la precedesse nei Campi Elisi.

Giacomina, quindi, non era quella che si potrebbe definire una persona benestante o agiata, anzi, come tutti, in tempo di crisi, si barcamenava con la saggezza degli anziani ma una lucidità elevata da far invidia a molti giovani, anche eletti nei consessi locali o parlamentari.

Eppure, il giorno del suo funerale diviene il simbolo di ciò che sono i tempi e di come, questa nostra società, meriti un grido di vergogna ed un serio ripensamento.

La cronaca riporterà titoli del tipo “I ladri a casa del morto”, oppure “un funerale e qualche ladro”. Il fatto è, però, che mentre era ancora in corso il funerale di nonna Giacomina, questa società ha prodotto dei rifiuti umani in grado di pensare d’andare a rubare a casa del morto, in una riedizione squallida e bestiale di umani nelle fattezze, eppure sciacalli o avvoltoi, fate voi, nell’animo.

Cosa avranno rubato, in fin dei conti, non si sa, se non la povertà ma anche la dignità di una persona che aveva visto lungo parlando di questi tempi come i peggiori nei quali è vissuta e che ha trovato il momento da non superare nella propria condizione terrena in questo giorno plumbeo.

A noi rimane il ricordo di una donna quasi centenaria e dei ladri da acchiappare. Ai ladri da acchiappare non rimarrà, nel loro ultimo giorno, neanche il ricordo.

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