MOLFETTA. Exprivia, Giglioli: “Pensiamo partita dopo partita”

giglio

Molfetta - Terminata la splendida cavalcata della banda allenata da Cichello, abbiamo voluto portare ai nostri microfoni Emiliano Giglioli, uno dei “senatori” della Pallavolo Molfetta alla terza stagione con la maglia biancorossa sulle proprie spalle. Il forte centrale savonese, si sa, è uno dei giocatori più amati dai Fedelissimi, vuoi per la grinta e la determinazione che ci mette in campo, vuoi per le innumerevoli doti tecniche ed umane in suo possesso.

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Molfetta – Terminata la splendida cavalcata della banda allenata da Cichello, abbiamo voluto portare ai nostri microfoni Emiliano Giglioli, uno dei “senatori” della Pallavolo Molfetta alla terza stagione con la maglia biancorossa sulle proprie spalle. Il forte centrale savonese, si sa, è uno dei giocatori più amati dai Fedelissimi, vuoi per la grinta e la determinazione che ci mette in campo, vuoi per le innumerevoli doti tecniche ed umane in suo possesso.

147 punti in 82 set giocati, frutto di 90 attacchi vincenti, 44 muri e 13 aces rendono Emiliano “Elevator” Giglioli uno dei migliori centrali dell’ intera Serie A2. Tanti i temi affrontati in questa intervista: si va da un’ analisi della regular season al rapporto con i “Fedelissimi” senza dimenticare la questione sollevata nei giorni scorsi da Saitta.

Primo anno in B1 con il Molfetta e arrivi quarto; lo scorso anno sei giunto terzo in A2 e quest’ anno secondo. Cosa è cambiato quest’ anno rispetto allo scorso anno?
“Quest’ anno siamo ripartiti da 0 con una guida tecnica nuova. Anagraficamente lo scorso anno eravamo più esperti. Quest’ anno intorno all’ Exprivia Molfetta c’è stata più pressione rispetto allo scorso anno dove eravamo considerati un’ outsider e giocavamo spensierati; soprattutto quest’ anno dovevamo dimostrare di meritare il terzo posto ottenuto lo scorso anno. “

Che voto daresti al campionato dell’ Exprivia? E che voto daresti alla tua stagione?
“Se Città di Castello merita un 10 e lode, noi come seconda forza del campionato meritiamo un bell’ 8 e mezzo pieno. C’è da dire che all’ andata abbiamo raccolto meno punti rispetto al ritorno. Analizzando l’ andata solo in 2-3 occasioni abbiamo potuto disporre del sestetto titolare al completo. Noi per rendere al 100% dobbiamo giocare sotto pressione e con il coltello tra i denti. Per quanto riguarda il mio voto io dico aspettiamo i playoff.”

L’ anno scorso la parola “promozione” era un tabù nel vostro spogliatoio e pure avete conquistato la finale playoff. Quest’ anno si parla di “promozione” nello spogliatoio?
“Anche quest’ anno la parola “promozione” è un tabù. Siamo abituati a pensare partita dopo partita. Viviamo alla giornata e personalmente credo che nel corso della stagione ci sono state 2 svolte per il nostro campionato: la prima a Potenza Picena sotto 2-0 abbiamo ribaltato vincendo 3-2, mentre la seconda svolta è stata dopo lo scivolone di Sora battendo 3-0 Atripalda a cui è seguita una serie positiva di successi.”

Sono ormai 3 stagioni in cui sei di casa in Puglia (intervallata da una stagione a Segrate). Cosa ti hanno dato questa città e questa regione?
“Qui a Molfetta ho conosciuto tante belle persone: in primis i tifosi, che considero amici con cui posso parlare di tutto e non solo di volley. Oltre ai tifosi ho avuto la fortuna di conoscere tanti nuovi amici a cui voglio un gran bene.”

Il tuo rapporto con la tifoseria organizzata “I Fedelissimi” va a gonfie vele da anni. Quanto sono importanti i tifosi per te e per la squadra?
“Io credo che in certi momenti i tifosi ti diano quella spinta in più. A volte il loro apporto risulta fondamentale per superare momenti difficili. Io credo che i nostri tifosi siano l’ autentico “settimo uomo in campo”.

Saitta, tuo compagno di squadra, pochi giorni fa ha affermato: “E’ irrispettoso che per il terzo anno di fila si debba giocare il giorno di Pasqua. E già Natale l’ ho trascorso in pullman per giocare a Santo Stefano.” Sei d’ accordo con quanto detto dal tuo compagno di squadra?
“Premetto che non sono cattolico praticamente ma rispetto chi ha canoni religiosi. Io credo che ovviamente la Lega tiri l’ acqua al proprio mulino per incassare soldi e questo per gente credente come lo è Davide Saitta può risultare un’ ingiustizia. Ad esempio in Premier League giocano sempre e nessuno si lamenta anche se c’è un abisso tra i nostri stipendi e quelli di gente come Lampard e Gerrard, tanto per citarne alcuni. Io penso che noi siamo professionisti: scendiamo in campo facendo il sacrificio di non festeggiare con le nostre famiglie.”

Dopo questa breve intervista, la parola passa al campo dove Domenica l’ Exprivia Molfetta affronta il Reggio Emilia in trasferta per la prima giornata dei playoff. L’ Exprivia parte già 1-0 nella serie dei playoff e partita dopo partita sta costruendo qualcosa di importante. Come affermato da “Elevator” Giglioli “viviamo alla giornata” sperando che l’ Uovo di Pasqua porti buone notizie ai supporters biancorossi.

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