MOLFETTA. ARRIVA IL TIRO DINAMICO SPORTIVO. ALLA SCOPERTA DI QUESTA DISCIPLINA

tiro dinamico sportivo

Da qualche giorno è possibile praticare a Molfetta una nuova disciplina: il tiro dinamico sportivo. È nata infatti la sezione locale dell’associazione polisportiva Barium, che ha sede principale a Bitonto. Cerchiamo di capire le caratteristiche di questo sport.

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Da qualche giorno è possibile praticare a Molfetta una nuova disciplina: il tiro dinamico sportivo. È nata infatti la sezione locale dell’associazione polisportiva Barium, che ha sede principale a Bitonto. Cerchiamo di capire le caratteristiche di questo sport.

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Cosa è il tiro dinamico sportivo
Il tiro dinamico è una disciplina riconosciuta ufficialmente dal Coni. È uno sport che abbina precisione (ci sono bersagli, anche mobili, di diverso tipo) e velocità (il tiratore è in movimento e deve compiere un percorso). Il risultato è figlio di una ponderazione tra precisione dei tiri e velocità di completamento dell’esercizio. In altre parole, vince chi tira meglio nel minor tempo possibile. Ogni singolo atleta può adottare una propria strategia per risolvere i vari percorsi di tiro.
La disciplina comprende diversi tipi di esercizio. Il tiratore deve cimentarsi in prove in piedi, in ginocchio, sdraiato, in movimento, con la mano destra, quella sinistra, da dietro una barricata, e in molti altri modi. Fa capo, in Italia, alla Fitds (Federazione italiana tiro dinamico sportivo), mentre a livello internazionale è legata all’Ipsc (Internationale practical shooting confederation). Ci sono differenti tipi di esercizi (piccoli, medi e lunghi) ma tutti sono  basati sui tre  principi fondamentali: precisione, potenza e velocità. Alla base di tutto c’è in realtà la sicurezza, ecco perché esistono delle regole molto ferree che ogni tiratore deve rispettare, pena la squalifica. Come in qualsiasi altro sport popolare, tutte le persone possono partecipare a gare di tiro dinamico sportivo. Naturalmente bisogna essere  titolari di un porto d’armi sportivo ed essere in regola con le attuali leggi di polizia. Si può iniziare a praticare tiro dinamico sportivo, iscrivendosi in una delle centinaia di associazioni sportive dilettantistiche affiliate alla Fitds e successivamente svolgendo  un apposito corso di tiro presso uno dei tanti istruttori federali. Come in qualsiasi altra attività sportiva, per la relativa attrezzatura, si può spendere poco o molto. L’importante, per iniziare a praticare questo sport, e avere un’arma affidabile, attrezzature adeguate, cuffie, occhiali e una grande dose di entusiasmo. Nel tiro dinamico sportivo ci sono armi standard ed armi super preparate.
Queste variano e, a secondo delle divisioni (Open/Standard/Production/Classic/Revolver), si possono usare pistola, rifle e shotgun. Come per tutte le altre discipline è consigliabile affidarsi ai suggerimenti dei propri istruttori.

 

Una realtà di eccellenza, la Barium di Bitonto
Il fascino del tiro d’azione unito a precisione, potenza, velocità. È così che nasce il tiro dinamico sportivo, disciplina in notevole aumento di visibilità e di iscritti, che ha in Puglia un centro di eccellenza, come l’associazione sportiva Barium di Bitonto. È qui, in un campo di tiro messo in piedi nel 1992 (all’epoca ce n’era uno solo in Italia), che di giorno in giorno, ogni settimana dell’anno, decine e decine di appassionati si alternano in uno sport che attrae sempre più passione e rispetto.
Qui a Bitonto, dove ci sono anche linee per il tiro di precisione fino a 300 metri c’è un maestro con un curriculum impressionante. Si chiama Francesco Servodio, è campione del mondo e vicecampione europeo in carica nella specialità “Production”. Una garanzia per gli amanti del tiro. Soprattutto del tiro dinamico sportivo.
«Era il 1990 – afferma Servodio – quando, vice sovrintendente della polizia di Stato, da sempre appassionato di armi e tiro, ebbi la fortuna di accedere al corso di istruttori di 2° livello presso il Cnspt di Roma; fu una delle prime vere esperienze nel mondo del tiro e dell’istruzione, e lì, per la prima volta, sentii parlare di tiro pratico da un collega di Genova. L’argomento suscitò in me un grande interesse, che si andò sempre più sviluppando sino a portarmi due anni dopo all’organizzazione di una gara di tiro pratico, il ”1° trofeo Rocco di Cillo in quella che all’epoca era solo una cava  esaurita di Bitonto».
Si era ancora alla fase embrionale di una piccola storia di successo. Più tardi (e siamo nel 1999) nasce ufficialmente l’associazione sportiva Barium, che oggi conta 200 iscritti. Nel 2010 arriva la consacrazione definitiva: il riconoscimento del Coni. Il tiro dinamico sportivo diventa una vera e propria disciplina sportiva
«Si tratta di uno sport fantastico – prosegue Servodio – che in Italia e nel mondo è in vertiginoso aumento. Soprattutto, contrariamente a quanto erroneamente si potrebbe sembrare, non è precluso a nessuno. Insegniamo le nostre metodologie a uomini e donne, giovani e anziani, purché di età superiore ai 14 anni, dotati di porto d’armi sportivo e in regola con le attuali leggi di polizia». Alla base del tiro dinamico sportivo c’è un concetto fondamentale: la sicurezza. Ci sono regole ferree da rispettare, pena la squalifica. E il maneggio delle armi risponde a requisiti ben precisi. Nulla è lasciato al caso. «In Italia – prosegue Servodio – ci sono ormai 20mila iscritti alla federazione, senza contare gli appassionati, i simpatizzanti, quelli che decidono di passare una giornata in allegria, in totale sicurezza, solo per svolgere attività ludico-sportiva». La Barium, inoltre, organizza anche dei corsi. Maneggio armi, difesa personale, antiaggressione, tutto finalizzato a trasmettere un messaggio di sicurezza, così come spicca la “Tactical & defensive shooting Academy”. Insomma, uno sport garantito e alla portata di tutti. Messaggio forte e chiaro, bersaglio preso. E, a pensarci bene, non può che essere così.

 

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