MOLFETTA. LETTERA DI UNA NONNA TRISTE: VOGLIO RIVEDERE MIA NIPOTE

NONNA E NIPOTE

Molfetta. - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nonna e il suo dolore per una situazione assurda. Nonostante il tribunale dei minorenni di Bari abbia concesso alla signora di vedere la propria nipotina, i cui genitori sono separati, ancora non si riesce a trovare un accordo sulle modalità organizzative degli incontri.

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Molfetta. – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nonna e il suo dolore per una situazione assurda. Nonostante il tribunale dei minorenni di Bari abbia concesso alla signora di vedere la propria nipotina, i cui genitori sono separati, ancora non si riesce a trovare un accordo sulle modalità organizzative degli incontri.

 

 

Buongiorno, mi chiamo Maria e vi scrivo in qualità di una nonna paterna molto triste. Ho una nipote, nata dall’unione matrimoniale di mio figlio e mia nuora. Attualmente gli stessi sono separati.
Senza entrare nel merito della loro separazione, la mia ex nuora ha ostacolato ogni tipo di rapporto tra la sottoscritta e la mia dolce nipotina, impedendomi ogni tipo di contatto telefonico e fisico. Infatti è da circa un anno e mezzo che non la vedo più e l’ultima volta, pur d’incontrarla, sono stata costretta a nascondermi dietro un muretto nel mentre si recava a scuola.
A nulla sono valsi i tentativi di conciliazione con l’ex nuora, fino a quando proprio per amore nei confronti della nipotina, tramite il mio legale di fiducia, mi sono rivolta al tribunale per i minorenni di Bari, affinché disponesse giorni e modalità di incontri tra mia nipote e la sottoscritta.

Così, nel mese di giugno 2013, il suddetto tribunale, riunito in camera di consiglio, così disponeva: “Nel caso di specie, la ripresa dei rapporti con la Sig.a ..Omissis.. in un contesto protetto appare rispondente agli interessi della bambina, giacché proprio la nonna sembra essere stato un significativo punto di riferimento per la piccola”.

Lo stesso tribunale “incarica il servizio sociale di Molfetta della realizzazione di incontri tra la minore e la nonna paterna, con l’adozione delle modalità organizzative ritenute più idonee per la riuscita degli stessi, in collaborazione con il consultorio familiare e con gli omologhi servizi del Comune di Ruvo di Puglia, in ragione dell’ormai prossimo trasferimento di residenza della minore”.

Il già detto provvedimento veniva regolarmente notificato alla parti in causa nel mese di luglio 2013. Ora mi chiedo: sono passati ben cinque mesi da quanto stabilito dal tribunale per i minorenni di Bari, ed è possibile che ad oggi non ci si riesca ad organizzare per la fissazione dei vari incontri?

Sono sempre tutti impegnati (tranne io e il mio avvocato) per poter pensare a questa povera nonna? Poiché sono stata fin troppo paziente, e la pazienza ormai è terminata, non posso più aspettare che qualcuno un giorno, forse in un ritaglio del suo tempo libero, possa dedicarsi al mio caso, a gran voce vi dico: io voglio incontrare la mia nipotina e sperando che questo mio grido sia sentito anche a Ruvo di Puglia, non mi fermerò fino a quando non abbraccerò mia nipote.

Infine, che l’amore che provo per la nipotina, possa entrare nel cuore di ognuno di voi, vi saluto con affetto.

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