MOLFETTA. ASILI NIDO, DA GENNAIO TARIFFE CALCOLATE CON L’INDICATORE ISEE

asilo nido

Molfetta. - Ogni anno il Comune di Molfetta riceve un numero di richieste di iscrizione all’asilo comunale superiore ai posti disponibili e si crea una lista d’attesa. Per l’anno scolastico 2013/2014 sono pervenute 112 richieste di iscrizione per l’asilo nido comunale.

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Molfetta. – Ogni anno il Comune di Molfetta riceve un numero di richieste di iscrizione all’asilo comunale superiore ai posti disponibili e si crea una lista d’attesa. Per l’anno scolastico 2013/2014 sono pervenute 112 richieste di iscrizione per l’asilo nido comunale.

L’asilo nido comunale di via don Minzoni ospita 69 bambini, tra riammessi e nuove ammissioni, mentre gli altri 43 bambini troveranno ospitalità presso gli asili nido convenzionati in virtù del piano comunale di ampliamento dei servizi pubblici a favore dell’infanzia. “Abbiamo rinnovato – spiega il sindaco – la convenzione con i gestori privati per non lasciare nessuna famiglia priva di un servizio essenziale per garantire ai più piccoli il diritto all’educazione e ai genitori di conciliare i tempi della vita famigliare e lavorativa. La sezione primavera, per i bambini tra i ventiquattro ed i trentasei mesi, partirà a gennaio del prossimo anno”.  
I minori non ammessi nella struttura comunale possono usufruire del servizio, anche attraverso i buoni di conciliazione, nelle strutture “L’Isola di Peter Pan”, “Baby Planet”, della “Koinos” e della “Cattolica Infanzia”, tutte regolarmente autorizzate e iscritte nel registro regionale.
Altra importante novità: dal 1° gennaio cambierà il sistema di calcolo delle tariffe. La giunta ha approvato una rimodulazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale del settore socio educativo. Si passa da un sistema di calcolo delle fasce non più sulla base del reddito Irpef ma Isee, ovvero dell’Indicatore situazione economica equivalente. Così come previsto dalla legge, questo passaggio permette di avere criteri unificati di valutazione che tengano conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (con quozienti diversi per numero di figli). Questo cambiamento va nella direzione di una maggiore tutela non solo per le fasce deboli della popolazione, seguite già dai servizi sociali, ma lo scaglionamento andrà incontro anche alle famiglie con situazioni di reddito medio.
L’esenzione totale riguarderà le famiglie con l’indicatore ISEE fino a 5.500 euro (che possono arrivare anche a un reddito Irpef tra i 7 e i 10 mila euro), per quelle con indicatore fino a 7.500 la tariffa mensile sarà di 115 euro, per altre fino a 25.500 euro la tariffa sarà di 172,50, per le famiglie con l’indicatore oltre i 25.501 non ci sarà nessuna esenzione e il costo sarà di 230 euro.

 

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