MOLFETTA. IL ROTARY CLUB VISITA L’AEROPORTO DI GIOIA DEL COLLE

foto rotary gioia DEF

Molfetta. - Una visita a un aeroporto militare non è una cosa di tutti i giorni, ma permette di conoscere tanti aspetti dell’attività di uomini sconosciuti che in silenzio operano per garantire la nostra sicurezza. Sono uomini in gamba, uomini di pace non di guerra, piloti addestrati alla difesa dello spazio aereo e alle missioni di pace, svolgono un lavoro prezioso e rischioso, ma con grande entusiasmo e senso del dovere.

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Molfetta. – Una visita a un aeroporto militare non è una cosa di tutti i giorni, ma permette di conoscere tanti aspetti dell’attività di uomini sconosciuti che in silenzio operano per garantire la nostra sicurezza. Sono uomini in gamba, uomini di pace non di guerra, piloti addestrati alla difesa dello spazio aereo e alle missioni di pace, svolgono un lavoro prezioso e rischioso, ma con grande entusiasmo e senso del dovere.

Ad avere la fortuna di visitare l’aeroporto militare di Gioia del Colle dove si trova il 36° Stormo, sono stati i Club Rotary di Molfetta e di Acquaviva-Gioia, accompagnati dai rispettivi presidenti Dante Angrisani e Antonio Masi in un piacevole interclub che ha avuto solo la sfortuna di capitare in un giorno di pioggia impedendo ai rotariani di poter assistere ai voli notturni dei caccia Eurofighter Typhoon di stanza in questo aeroporto.
I rotariani sono stati accolti dal comandante del 36° Stormo il pugliese col. Vito Cracas che, con grande gentilezza e ospitalità, ha proposto prima un briefing nella sala convegni, dove ha raccontato la storia dell’aeroporto e dello Stormo, poi ha invitati gli ospiti a visitare l’hangar in cui vengono controllati e riparati gli aerei e viene realizzata una scrupolosa manutenzione di questi apparecchi costosissimi, ma in grado di decollare in pochi minuti per garantire la sicurezza dello spazio aereo italiano. Il comandante Cracas ha ricordato anche l’anniversario dei 75 anni dello Stormo che si festeggiano quest’anno.
Al termine della visita, conclusasi con una cena all’interno dell’aeroporto, i presidenti dei club hanno ringraziato Cracas per la squisita ospitalità, donandogli i gagliardetti del club e un dono a ricordo della serata.
Il 36° Stormo, gerarchicamente dipendente dal comando forze da combattimento di Milano, è un reparto caccia dell’Aeronautica militare basato sull’aeroporto di Gioia del Colle e montato su velivolo Eurofighter Typhoon. L’Ente, intitolato al colonnello Pilota Riccardo Helmuth Seidl è costituito da due Gruppi Cio (Caccia Intercettori Ognitempo), il X “Francesco Baracca” e il XII; quest’ultimo è alle dipendenze del 36° fin dalla sua ricostituzione, nel 1966, mentre il 10° è entrato a farne parte nel 2010.
Costituito il 4 febbraio 1938 sull’aeroporto di Bologna-Borgo Panigale come 36° Stormo bombardamento terrestre durante la Seconda guerra mondiale, dopo aver partecipato alle operazioni in Albania, si schierava a Castelvetrano per condurre azioni offensive su Malta e la flotta britannica. Nel 1942 si trasferiva a Pis, mentre dopo l’armistizio, il 36° prendeva parte alla guerra di liberazione. Successivamente il 36° Stormo ha avuto in dotazione i tornado con i quali ha partecipato a numerose operazioni Nato. L’attuale compito dello Stormo è incentrato esclusivamente sulla difesa aerea del territorio nazionale. La posizione strategica della base di Gioia del Colle offre la possibilità di coprire agevolmente i quadranti centro-meridionali della penisola entro pochi minuti dallo scramble, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno; inoltre, i gruppi di volo del 36° dal 2009 (unitamente alla Hellenic Air Force) operano in attività di “Air policing” a favore dello spazio aereo albanese sotto il comando del Component command air (Cc-Air) dislocato ad Izmir in Turchia.
Intenso l’impegno operativo negli ultimi anni, a partire dall’intervento nel Golfo Persico del 156° Gruppo durante l’operazione Desert storm (Locusta per l’Italia) con velivoli tornado, fino a giungere al 2011 con l’intervento dei typhoon dei gruppi X e XII nell’operazione Unified protector rischierati a Trapani con compiti di sorveglianza aerea.
Inoltre, presso la base di Gioia del Colle, è presente il Full mission simulator Asta (Aircrew synthetic training aids) sviluppato da Finmeccanica, Alenia Aeronautica e Selex Galileo in grado di riprodurre una vasta gamma di situazioni operative con elevato livello di realismo e con tutti i vantaggi che sistemi di questo tipo sono in grado di offrire, in primis sotto il profilo economico.

 

 

 

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