MOLFETTA. TENDE A MOLO S. CORRADO, IL MOVIMENTO “LINEA DIRITTA”: SOLIDARIETA’ A BEPI MARALFA

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Molfetta. - Riceviamo e pubblichiamo una nota del movimento "Linea Diritta", in risposta alle critiche avanzate da Matteo d'Ingeo, coordinatore del "Liberatorio politico", in merito al "campeggio abusivo" allestito alle spalle del molo San Corrado nel periodo di Ferragosto.

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Molfetta. – Riceviamo e pubblichiamo una nota del movimento “Linea Diritta”, in risposta alle critiche avanzate da Matteo d’Ingeo, coordinatore del “Liberatorio politico”, in merito al “campeggio abusivo” allestito alle spalle del molo San Corrado nel periodo di Ferragosto.

 


Per l’ennesima volta (sei, a quanto è dato conoscere) il “Liberatorio Politico”, non sappiamo se a seguito di democratico dibattito, di scelta autonoma del suo coordinatore,  o di decisione autocratica dello stesso, produce un atto relativo alla questione del cosiddetto “Campeggio abusivo di Ferragosto”.

Il movimento politico indipendente “Linea Diritta” stigmatizza l’atteggiamento palesemente persecutorio del Liberatorio nei confronti dell’assessore Bepi Maralfa, cui va tutta la solidarietà del movimento. Non dimentichiamo che, in questa vicenda, il “Liberatorio” si è lasciato andare ad affermazioni gravemente lesive dell’onorabilità professionale e della dignità umana dell’assessore Maralfa, il quale, a quanto è dato sapere, ha preferito soprassedere rispetto a una possibile querela per diffamazione.

Tuttavia, in questo momento, vorremmo proporre agli aderenti al “Liberatorio politico” di ruotare di 180° il proprio punto di vista, e anziché usare quello di cittadini benestanti, dotati di infrastrutture informatiche e tecnologiche, nonché di risorse economiche che permettono loro di scegliere dove e come trascorrere i propri periodi di vacanza, esaminassero la vicenda dal punto di vista di un padre che, per motivi che noi riteniamo validissimi, non sia in grado di garantire ai propri figli nessuno svago, rispetto alla vita quotidiana, che vada oltre una tenda sul lato a mare del molo San Corrado. Invitiamo gli aderenti al “Liberatorio” a tornare, laddove l’”abuso” si verificasse nuovamente, su quel molo, a guardare negli occhi uno ad uno i bambini lì presenti, e a rimandarli nelle loro case.

Se l’atteggiamento che l’assessore Bepi Maralfa ha adottato in questa situazione costituisce reato, ebbene, il movimento tutto e i singoli soci  chiedono di essere accusati di correità. Questo sia sulla base dell’esempio di illustri concittadini, che non hanno esitato a considerare gli “ultimi” importanti quanto e più dei “primi”, sia perché fiduciosi che c’è un giudice il quale giudica le azioni delle persone guardando al loro cuore ed al loro animo.

E ancora più nella convinzione che l’asettica applicazione della legge non esista, e non debba esistere neanche da parte dei pubblici dipendenti a ciò destinati. Questo movimento ha posto tra i suoi principi ispiratori quelli della giustizia e della legalità e non intende certo rinunciare ad essi. Riteniamo però importante che la giustizia e la legalità non possano né debbano mai essere un vincolo all’azione dell’uomo nei confronti dei propri simili, o, ancor peggio, una benda applicata alla propria capacità di contestualizzare le vicende che viene chiamato a valutare. Riteniamo che le regole debbano essere applicate con lo sguardo rivolto all’uomo, guardando l’uomo negli occhi, convinti che l’uomo, qualsiasi uomo, possieda nel suo cuore una scintilla di divinità che gli permette di rimediare anche a tutti i crimini che potrebbe avere commesso, e convinti che l’unico modo per consentire a questa scintilla di manifestarsi all’esterno parta dalla concessione incondizionata della fiducia.

Una contestualizzazione ancor più motivata nella vicenda in questione, in cui l’”abuso” si è protratto per non più di 3 giorni, visto che il 18 agosto i “campeggiatori” erano andati via.

In conclusione, il movimento politico indipendente “Linea Diritta” ribadisce la piena solidarietà all’assessore Bepi Maralfa, riconoscendo, peraltro, che lo stesso ha svolto, in tutti questi mesi, un lavoro eccelso nei delicati ambiti del sociale e della vigilanza a lui affidati, lavoro che ha permesso di voltare pagina rispetto alla dissennata gestione del passato decennio.

Infine, formuliamo un ultimo invito agli aderenti al “Liberatorio politico”, chiedendo loro di usare tempo, risorse e beni materiali per la risoluzione dei veri problemi quotidiani dei cittadini molfettesi, soprattutto di quelli in difficoltà economiche e sociali, e rinunciando ad un atteggiamento costantemente distruttivo, finalizzato, apparentemente, solo al contrasto di qualsiasi azione amministrativa, da qualsiasi maggioranza politica venga.

 

 

 

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