MOLFETTA.TORNA LA LEGGE DEL PALAPOLI: L’EXPRIVIA PIEGA VERONA

saitta palleggia

Molfetta. - Molfetta. - Comincia più che bene il dicembre di fuoco dell’ Exprivia Molfetta, che cancella le nubi di un novembre altalenante e regola la Calzedonia Verona in un’ora e venti minuti di gioco. Partita importante per entrambe le compagini, combattuta fino all’ultimo pallone nonostante il 3-0 finale per i biancorossi. Alla fine del match l’Exprivia raggiunge al quinto posto il Verona con 9 punti in una classifica che fa sognare i tifosi.

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Molfetta. – Molfetta. – Comincia più che bene il dicembre di fuoco dell’ Exprivia Molfetta, che cancella le nubi di un novembre altalenante e regola la Calzedonia Verona in un’ora e venti minuti di gioco. Partita importante per entrambe le compagini, combattuta fino all’ultimo pallone nonostante il 3-0 finale per i biancorossi. Alla fine del match l’Exprivia raggiunge al quinto posto il Verona con 9 punti in una classifica che fa sognare i tifosi.

 

I due coach del match, entrambi sotto l’ala protettiva del “gotha” Velasco, schierano i soliti starting 6+1. Per Molfetta scende in campo al palleggio “Mago” Saitta con in diagonale bomber Sabbi. Laterali capitan Casoli e Bruno “La Furia” Zanuto. Al centro “Mazinga” Mazzone e “The Wall” Piscopo, libero Cesarini. Giani dall’ altra parte del parquet di gioco risponde con Boninfante (bronzo alle Olimpiadi di Londra) al palleggio e il temibile Gasparini opposto. Laterali l’ olandese Ter Horst e il “canguro” White; al centro Zingel e Anzani, libero Pesaresi.

Pronti via, le squadre partono tirate, ma già dalle prime rotazioni si capisce che Molfetta ha studiato bene l’opposto ospite. La dimostrazione è il muro di capitan Casoli su Gasparini che porta al primo mini break (4-2). Verona non molla e prima agguanta il 6-6 con Gasparini, poi mette la freccia con un muro di Anzani su Casoli (6-7), scatenando così l’ opposto Sabbi che timbra il muro su White (7-7) e il controsorpasso (8-7). Saitta è in serata e lo dimostrano le sue meravigliose alzate che portano alla stupenda pipe del carioca Zanuto (10-8). Proprio un muro del palleggiatore siciliano ferma il tabellone sul 12-9 per il primo timeput tecnico. Dopo il timoeut inizia lo show a muro di Piscopo (13-10). Molfetta allunga fino al 16-11 (altro muro di Piscopo su Ter Horst) e al 17-11 con un gran colpo di esperienza di Casoli. Giani inserisce nel giro di qualche rotazione Gonzalez e Blasi, rispettivamente in luogo di un opaco Ter Horst e di un poco ispirato Boninfante. Molfetta controlla il gap di 5 punti, Piscopo oltre a fare muri importanti fa sentire la sua presenza anche in attacco, Sabbi e Zanuto martellano come sanno e l’ errore in battuta di Ter Host consegna il set in mani biancorosse con il punteggio di 25-19.

Partono meglio gli ospiti nel secondo set ce scappano sullo 0-2. Sabbi non ci sta e porta la parità in campo sul 4-4. Si procede punto a punto fino al 7-7 dell’Exprivia realizzato con una meravigliosa pipe di Zanuto ottimamente ispirata da “Mago” Saitta. Si spegne la luce nella metà campo biancorossa. Il muro di Zingel e Ter Horst su Sabbi portano gli scaligeri avanti 8-12 al timeout tecnico. Si arriva al 10-14 di White per avere la reazione dei biancorossi (12-14 Casoli). Verona ristabilisce le 4 lunghezze di vantaggio con l’ace di Ter Horst (12-16). Molfetta non molla: prima Saitta stoppa Ter Horst per il 16-19, poi Gasparini commette fallo in attacco (17-19), costringendo Giani a chiamare timeout. Nel Molfetta entra Porcelli in battuta, il giovane atleta classe ’95, che fa il suo esordio in campionato. Saitta ancora su Ter Horst stampa il muro del 19-19. Il PalaPoli sembra un girone dantesco. Piscopo, Zanuto e Sabbi suonano la carica. Sabbi mura di prepotenza il pari ruolo Gasparini (23-21), e lo stesso opposto laziale scrive la parola fine al secondo set (25-23).

Il terzo set comincia con il Verona che conosciamo: Gasparini picchia in attacco, lo stesso sloveno e Zingel nel giro di qualche minuto stampano due muri a Zanuto: 1-3 Verona. Sabbi sa che quando la palla scotta deve buttarla giù. Suo il 4-4, replicato dall’ ottimo Piscopo che stampa un muro a uno sul pari ruolo Zingel (5-4). Ter Horst in battuta picchia forte (7-6) e Cichello si cautela inserendo Del Vecchio in luogo di Zanuto. Partita bella e combattuta, si procede punto a punto fin quando Saitta decide di estrarre dal cilindro una delle sue magie di seconda intenzione: 10-9 Exprivia, replicato dopo qualche secondo dalla bordata di Sabbi (11-9). Piscopo allunga ancora per l’Exprivia (16-13). Giani chiama il timeout sul punteggio di 20-16 dopo un bel muro di Zanuto su Gasparini. Da qui in poi monologo biancorosso con Sabbi sugli scudi. Come nel primo set è l’olandese Ter Horst a sbagliare la battuta e a consegnare set e match ai biancorossi.

Tanti i motivi per sorridere in casa Exprivia Molfetta: uno su tutti la ricezione, fondamentale in cui nelle ultime due gare si è balbettato parecchio. Nelle fila dell’Exprivia ha funzionato molto il muro con 12 block di squadra (5 Piscopo, 3 Saitta, 2 Sabbi, 1 Casoli, 1 Zanuto) e soprattutto con un Saitta così ispirato per gli attaccanti è molto semplice sfondare il muro avversario.

Un plauso alle due tifoserie che hanno colorato di biancorosso e gialloblù il palazzetto, con uno scambio di sciarpe e con un tifo incessante. Questa è la era bellezza del volley.

EXPRIVIA MOLFETTA – CALZEDONIA VERONA 3-0 (25-19, 25-23, 25-20) – EXPRIVIA MOLFETTA: Piscopo 9, Mazzone 4, Izzo, Del Vecchio, Cesarini (L), Sabbi 17, Zanuto 12, Porcelli, Casoli 7, Saitta 5. Non entrati De Marchi, Fornés Jul. All. Cichello. CALZEDONIA VERONA: Zingel 8, Blasi, Pesaresi (L), Ter Horst 14, Gasparini 15, White 4, Boninfante, Anzani 6, Gonzalez. Non entrati Coali, Gabriele, Centomo, Bellei. All. Giani. ARBITRI: Cipolla, Goitre. NOTE – Spettatori 1700, incasso 11000, durata set: 25′, 28′, 28′; tot: 81′.

Juan Manuel Cichello (allenatore Exprivia Molfetta): “Abbiamo sofferto in settimana, sono molto contento per questa vittoria perché ogni giorno i ragazzi si impegnano e lavorano al massimo. Dobbiamo continuare a giocare così e a lavorare così. Avevano la mente sgombra e i risultati si sono visti, specie nel modo di affrontare il secondo set dove abbiamo faticato, poi recuperato e vinto. Adesso penseremo a Piacenza, un’altra grande squadra”.
Andrea Giani (allenatore Calzedonia Verona): “Abbiamo giocato troppo soft, sapevamo di trovare una squadra agguerrita dopo due sconfitte consecutive. Ci sono mancati il muro-difesa, la poca continuità in battuta e non abbiamo espresso i punti forti del nostro gioco”.

 

 

 

 

 

 

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