MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
Molfetta. Il Sindaco Tommaso Minervini:« Un evento all’insegna dell’inclusione che ha superato ogni aspettativa»
Molfetta. - Riceviamo e pubblichiamo una nota del Liberatorio Politico che chiede l'emanazione di una'ordinanza contro la vendita e l'uso di fuochi dì'artificio.
Molfetta. – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Liberatorio Politico che chiede l’emanazione di una’ordinanza contro la vendita e l’uso di fuochi dì’artificio.
Quello che è stato detto in piazza Paradiso il 24 maggio scorso dal coordinatore del Liberatorio Politico, in chiusura della campagna elettorale è l’unica versione dei fatti che sosterremo fino a quando quella piazza non sarà liberata dai fantasmi di un passato molto ingombrante. Nell’ottobre 1992 Procura e Prefettura ordinarono lo sgombero di piazza Paradiso con le circa quaranta ordinanze notificate ad altrettanti operatori commerciali, presenti in fatiscenti box al limite della legalità, disobbedienti a leggi e regolamenti comunali dal punto di vista amministrativo e sanitario.
Tra quegli operatori c’erano quelli che, all’indomani dell’omicidio di Gianni Carnicella, hanno diffuso ad alto volume canzoni di Nino D’Angelo. Qualche rappresentante di quel variegato mondo, che nel 1992 ha organizzato il concerto di Nino D’Angelo, insieme all’assassino Cristoforo Brattoli, ha voluto onorarci della sua presenza durante il comizio di chiusura in piazza Paradiso.
Che sia chiaro a tutti, anche all’ex candidato sindaco, in questi ultimi 20 anni, non ci siamo mai lasciati intimorire da questi signori e né ci lasceremo intimorire in futuro. A piazza Paradiso non devono tornare mai più i box che ora appartengono al “mercato diffuso abusivo” di memoria azzolliniana. La “Nuova Molfetta” deve solo incentivare iniziative commerciali, culturali e di arredo urbano per ripristinare la convivenza civile negata in passato. Quella piazza deve rimanere “bene comune” dei cittadini del quartiere, di quella parte umile che subisce danni ogni notte di capodanno.
Le denunce dei cittadini del quartiere e del Liberatorio Politico sono state sempre ignorate e le preoccupazioni per l’evento dinamitardo di ogni 25 dicembre e Capodanno sono state sempre minimizzate. Le palesi responsabilità della vecchia amministrazione, nell’aver sottovalutato gli incidenti avvenuti in passato hanno sempre dimostrano il basso livello d’interesse delle istituzioni nel garantire l’incolumità a quei cittadini che chiedevano e chiedono protezione durante le festività di fine anno per incidenti preannunciati e puntualmente accaduti allora e che potrebbero accadere ancora oggi. Ormai il territorio è nelle mani di esperti artificieri mercenari o lavoratori in proprio che tengono in scacco la città da parecchi anni. In questi anni abbiamo anche chiesto al sindaco di organizzare un grande concerto in piazza Paradiso per il 25 e 31 dicembre per riappropriarci di un luogo simbolo della città e sottrarla ai soliti noti bombaroli. Sembra che le nostre richieste siano state accolte e quest’anno per la prima volta è previsto un evento culturale il 31 dicembre nella piazza simbolo della città di Molfetta.
Noi chiediamo ancora di più; chiediamo che sia emanata un’ordinanza sindacale che vieti la vendita e l’uso di fuochi d’artificio.
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