MOLFETTA. CONCLUSI I LAVORI AL DEPURATORE

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Molfetta. - “Gli scarichi del depuratore di Molfetta sono tornati nella norma. Questo risultato che ci ha appena comunicato l’Arpa Puglia è stato possibile grazie al recente completamento dei lavori di manutenzione straordinaria programmati dall’amministrazione ed eseguiti nei modi e nei tempi previsti dall’Acquedotto pugliese”.

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Molfetta. – “Gli scarichi del depuratore di Molfetta sono tornati nella norma. Questo risultato che ci ha appena comunicato l’Arpa Puglia è stato possibile grazie al recente completamento dei lavori di manutenzione straordinaria programmati dall’amministrazione ed eseguiti nei modi e nei tempi previsti dall’Acquedotto pugliese”.
La buona notizia arriva dall’assessore all’Ambiente del Comune di Molfetta Rosalba Gadaleta, quando ancora qualche giorno fa la Procura ha posto sotto sequestro un altro impianto di depurazione a Bari, che solo per rimanere in zona si aggiunge a quelli di Andria, Trani, Bisceglie e allo stesso impianto molfettese in Largo Tammone.

“Abbiamo trovato una situazione di grave emergenza – spiega l’assessore – un depuratore mal funzionante, posto sotto sequestro pochi giorni dopo il nostro insediamento. Siamo riusciti a far sì che gli scarichi tornassero in fascia 1 grazie al lavoro di costante controllo e coordinamento condotto con l’Acquedotto pugliese e l’Autorità idrica pugliese, che ringraziamo per essersi attivata in tutte le attività necessarie per raggiungere in brevissimo tempo questo risultato”.
L’impianto di depurazione di Molfetta è stato posto sotto sequestro due volte. La prima a maggio del 2012 e una seconda volta il 24 luglio del 2013 dalla Procura di Trani nell’ambito di una inchiesta per “sversamento incontrollato nelle acque superficiali marine contigue alla costa di fanghi di depurazione (rifiuti speciali) e di acque non depurate con valori chimici biologici superiori a quelli fissati dalla legge, con deturpazione delle aree marine e frode nell’esecuzione dei contratti per l’inadempimento degli obblighi contrattuali”. L’amministrazione Natalicchio si è subito occupata di questo problema e ha chiesto e ottenuto dalla Procura la facoltà d’uso per ultimare i lavori di manutenzione straordinaria concordati già i primi di luglio con l’Acquedotto Pugliese per un valore complessivo di circa 200.000 euro.
“Negli ultimi sei mesi, grazie al lavoro svolto, i livelli dell’impianto sono stati in continuo miglioramento – aggiunge l’assessore – L’ultimo atto che ora manca è solo l’autorizzazione dalla Regione Puglia allo scarico a mare, riconoscimento necessario per il passaggio della gestione dell’impianto dalla Eurodepuratori, oggi in liquidazione, all’Aqp. A gennaio contiamo di completare questa storica transizione. Dal 2004, anno di affidamento della gestione alla società privata, l’impianto di depurazione è costato oltre 8 milioni di euro al Comune di Molfetta”.
Buone notizie anche per i lavori di ampliamento dell’impianto, finanziati nel 2001 e mai conclusi. “Sta andando avanti – conclude il sindaco Paola Natalicchio – la procedura di Valutazione di impatto ambientale per le nuove vasche di depurazione, sono in corso le verifiche sulla progettazione, perché vogliamo che risponda alle tecniche più avanzate che oggi consentono di avere risultati ottimali sulla depurazione dei reflui. Anche questi lavori saranno realizzati da Aqp e abbiamo avuto rassicurazioni che durante tali opere verranno rispettati i limiti di scarico in mare. Noi continueremo a controllare che tutto si svolga nei tempi più rapidi e che si produca un costante miglioramento della situazione che, fino a pochi mesi fa, era quella di un impianto al collasso. L’obiettivo è che la prossima estate per i bagnanti e per i gestori delle attività economiche sul litorale non ci siano i problemi che hanno caratterizzato le ultime stagioni balneari”.

 

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