MOLFETTA. STAZIONE, IL SOTTOPASSAGGIO È “VIETATO” AI DISABILI

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Molfetta.- È da molti anni che pongo l’attenzione su questa barriera architettonica, per cercare di “abbatterla” ma, a tutt’oggi non ho risolto ancora nulla. A quale barriera mi sto riferendo? Al sottopassaggio pedonale della stazione ferroviaria della mia città, Molfetta. La difficoltà per le persone in carrozzina ma anche per una mamma con passeggino o per un anziano è lampante: il sottopassaggio è composto da una serie di gradini ripidissimi.

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Molfetta.- È da molti anni che pongo l’attenzione su questa barriera architettonica, per cercare di “abbatterla” ma, a tutt’oggi non ho risolto ancora nulla. A quale barriera mi sto riferendo? Al sottopassaggio pedonale della stazione ferroviaria della mia città, Molfetta. La difficoltà per le persone in carrozzina ma anche per una mamma con passeggino o per un anziano è lampante: il sottopassaggio è composto da una serie di gradini ripidissimi.

In passato, dettata dalla voglia di utilizzare il treno come mezzo di trasporto per raggiungere l’università e completare i miei studi, ho intrapreso una battaglia personale scrivendo alla vecchia Amministrazione Comunale, sia al Sindaco che all’Assessore alla Socialità, da cui però non ho mai ricevuto risposte. Ho anche scritto anche a Trenitalia spiegando il problema e sperando di ottenere una risposta in merito alle competenze, qualora non fossero comunali: tutto invano. Il 31 ottobre 2013, mi sono recata a nome del comitato “Appoggiati a Me” ad uno dei question time che l’attuale amministrazione comunale tiene per sentirsi più vicina alle problematiche della cittadinanza. In quell’occasione, infatti, a rispondere era proprio il nuovo Sindaco Paola Natalicchio. La reazione del primo cittadino fu positiva: mi ringraziò per aver posto l’accento su una barriera architettonica da tutti trascurata e prese l’impegno ad affrontare questo problema. Mi auguro, che nonostante i tanti impegni che la sua carica comporta, il nostro Sindaco mantenga fede alla promessa fatta, perché abbattere quella barriera architettonica sarebbe in fondo un bene non solo per i disabili ma per tutti i cittadini. Recentemente sono stati effettuati dei lavori lungo le scalinate di questo sottopassaggio, e per un attimo ci era parso che stessero installando una rampa per disabili. Ci eravamo illusi che finalmente le nostre numerose segnalazioni avessero dato i suoi frutti ed eravamo pronti a festeggiare l’abbattimento di questa odiosa barriera architettonica. Grande è stata invece la delusione quando abbiamo capito che in realtà si trattava semplicemente di un nuovo corrimano. (Vedi foto) Non sono esperta in materia e non sono certa di chi siano le “competenze” sulla questione, però continuerò a lottare personalmente, anche con l’aiuto del Comitato “Appoggiati a Me” che ha sposato volentieri questa battaglia.

 

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