LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
Molfetta.- Sulle nostre pagine spesso abbiamo parlato di incidenti di tutti i generi. Quasi sempre questi incidenti hanno avuto un colpevole. Ma il 31 gennaio 2014, in via Berlinguer, a pochi metri dell'incrocio con la strada che porta alla Madonna delle Rose, c'è stato un incidente diverso. In piena serata, di venerdì alle 21.30, in una strada trafficatissima, un ragazzo è stato investito nell'indifferenza dei passanti. Francesco ora è in coma al policlinico con numerose fratture causate da un pirata della strada che, prendendolo in pieno, lo ha scagliato a oltre dieci metri di distanza lasciandolo a terra agonizzante.
Molfetta.- Sulle nostre pagine spesso abbiamo parlato di incidenti di tutti i generi. Quasi sempre questi incidenti hanno avuto un colpevole. Ma il 31 gennaio 2014, in via Berlinguer, a pochi metri dell’incrocio con la strada che porta alla Madonna delle Rose, c’è stato un incidente diverso. In piena serata, di venerdì alle 21.30, in una strada trafficatissima, un ragazzo è stato investito nell’indifferenza dei passanti. Francesco ora è in coma al policlinico con numerose fratture causate da un pirata della strada che, prendendolo in pieno, lo ha scagliato a oltre dieci metri di distanza lasciandolo a terra agonizzante.
Un trattamento che non meriterebbe nessuno e che merita giustizia. Ma c’è un altro particolare strano. A distanza di cinque giorni dall’accaduto sembra che non ci siano state attività di indagine sull’accaduto. Eppure la strada è tutt’ora piena di resti dell’auto. Addirittura è stato rinvenuto dai “parenti” un pezzo del fanale dell’auto investitrice. Il pezzo del fanale che vedete nella foto può essere utilizzato per risalire al tipo di auto e il codice riportato nella parte posteriore può fornire molti elementi agli investigatori. Per terra non ci sono segni di rilevamenti o tracce di perizia e, al momento che scriviamo, nessuno ha sequestrato i video delle telecamere di sicurezza comunali che hanno, probabilmente, filmato il mezzo incidentato.
Ci sono solo due testimoni che hanno visto una macchina scura. Due testimoni tra decine di auto in un venerdì sera. A distanza di tutti questi giorni come mai non si è attivato nessuno? Perché sono passati tutti questi giorni? Perché i video non sono stati ancora estrapolati con il rischio che vengano automaticamente cancellati? Conosciamo Francesco da anni e abbiamo testimoniato la sua sensibilità differente dalla massa. Francesco, dai più conosciuto come Ambra, ci aveva concesso una intervista tempo fa ed eravamo rimasti con l’accordo di farne una seconda. Ora con tutto il cuore speriamo di averne la possibilità e invitiamo il pirata della strada a costituirsi prima di peggiorare la propria situazione.
Invitiamo anche i lettori a mandarci informazioni per aiutare la famiglia nelle indagini. La nostra email [email protected] e il profilo facebook sono a disposizione. Aiutate Francesco. Aiutate Ambra. Aiutate la nostra città a non macchiarsi di omertà e, ancora una volta, di una nuova, triste vergogna.
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