MOLFETTA. APERTURE SERALI DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DEL PULO PER PUGLIA OPEN DAYS

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MOLFETTA - Avvio delle attività estive in programma dal 5 luglio al 27 settembre. Ma la Provincia di Bari lascia il Pulo ancora colpevolmente chiuso e in stato di abbandono. A partire dal 5 luglio,  per tutti i fine settimana dell’estate si aprono le porte del Museo archeologico del Pulo, che ospita la mostra “Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta” con gli importanti reperti di età neolitica provenienti dall’area di scavo del Fondo Azzollini. 

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MOLFETTA – Avvio delle attività estive in programma dal 5 luglio al 27 settembre. Ma la Provincia di Bari lascia il Pulo ancora colpevolmente chiuso e in stato di abbandono. A partire dal 5 luglio,  per tutti i fine settimana dell’estate si aprono le porte del Museo archeologico del Pulo, che ospita la mostra “Natura, archeologia e storia del Pulo di Molfetta” con gli importanti reperti di età neolitica provenienti dall’area di scavo del Fondo Azzollini. 

Il sabato sera, dalle ore 20.00 alle ore 23.00, all’interno del progetto Puglia Open Days, sarà possibile visitare gratuitamente il Museo, accompagnati dalle guide dell’Associazione Consortile Polje. La domenica sera, dalle 18.00 alle 21.00, l’ingresso al Museo con visita libera o guidata si effettua con pagamento del biglietto di ingresso. Il Museo è comunque aperto al pubblico tutti i giorni (escluso il lunedì) dalle 9.00 alle 12.00. 

 

“La visita a questo prezioso scrigno della cultura neolitica del territorio molfettese – spiega l’assessore alla cultura del Comune di Molfetta, Betta Mongelli – offrirà ai visitatori uno sguardo sul patrimonio archeologico proveniente dal Pulo di Molfetta, oggi ancora chiuso per colpevoli e inaccettabili ritardi dell’ente proprietario, la Provincia di Bari. Non rinnovando l’affidamento della gestione neanche in via temporanea e gratuita all’Associazione Consortile Polje, la Provincia sta lasciando in stato di degrado e soggetto a atti vandalici un sito di riconosciuta importanza internazionale, nonostante i ripetuti appelli del Sindaco di Molfetta e delle associazioni cittadine. La restituzione di questo bene alla comunità è ormai indifferibile e il Comune di Molfetta è pronto ad assumerne la tutela e la cura”.

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