MOLFETTA – IL BILANCIO DELLA NATALICCHIO: SEMPLICEMENTE IMBARAZZANTE

Logo Nuovo Centrodestra r350

MOLFETTA - Riceviamo e pubblichiamo nota stampa stampa del Nuovo Centrodestra.  

Il bilancio della Natalicchio: semplicemente imbarazzante. Dopo un anno di cattiva amministrazione, Molfetta è una città paralizzata. Non ci sono altri modi per definire il rendiconto di gestione 2013 approvato dall'amministrazione Natalicchio.

Shares

MOLFETTA – Riceviamo e pubblichiamo nota stampa stampa del Nuovo Centrodestra.  

Il bilancio della Natalicchio: semplicemente imbarazzante. Dopo un anno di cattiva amministrazione, Molfetta è una città paralizzata. Non ci sono altri modi per definire il rendiconto di gestione 2013 approvato dall’amministrazione Natalicchio.

Imbarazzanti i contenuti del bilancio, imbarazzanti le modalità con cui è stato approvato in consiglio comunale, imbarazzanti i risultati dopo un anno di amministrazione. Un bilancio assolutamente non veritiero, raffazzonato e basato su principi contabili non prudenziali: entrate riportate nell’attivo ma non ancora incassate; debiti fuori bilancio non ancora riconosciuti; nota informativa riguardante la conciliazione dei crediti e dei debiti con le aziende partecipate non allegata alla documentazione; tabelle sbagliate e conti da rifare senza che né il sindaco, né l’assessore al Bilancio, né il dirigente responsabile, né il collegio dei revisori dei conti se ne fossero accorti. Non era mai successo nella storia istituzionale e amministrativa della città che, solo grazie alle verifiche dei consiglieri di opposizione, i revisori dei conti e il dirigente della Ragioneria fossero costretti a interrompere la seduta per rifare completamente i calcoli, nell’aula stessa, calcolatrice alla mano.

 

Ma al di là della contabilità sbagliata, quanto accaduto sul rendiconto di gestione dell’anno 2013 rappresenta una fotografia chiara dell’incapacità e dell’incompetenza di questa amministrazione. «Ancora una volta – ha fatto notare nel suo intervento in aula Luigi Roselli (Nuovo Centrodestra) rivolgendosi direttamente al sindaco – le dichiarazioni pubbliche di questa amministrazione raccontano qualcosa che è diverso dalla verità dai fatti. Continuate a fare abuso di chiacchiere per mascherare il vostro fallimento, usate la propaganda per camuffare la verità come il Photoshop si usa per cancellare i difetti da una fotografia. Ma i cittadini hanno capito il trucco. Non bastano più le conferenze e i comunicati stampa, i comizi, i manifesti, le parole usate come fumo negli occhi: dietro i numeri di questo bilancio consuntivo c’è l’immagine vivida di una Molfetta piegata su se stessa, di un’economia completamente paralizzata, di una città che non ha né una visione del futuro, né prospettive per i suoi giovani. La gente ha smesso di credervi. Oggi, fuori di qui, l’unica immagine che la gente conosce bene è quella di una Molfetta che non si sente più al sicuro, di una città che non sa in quale direzione sta andando, una città che arretra su tutti i fronti.»

C‘è un dato tra i numeri del Bilancio che più di tutti descrive la paralisi che sta vivendo Molfetta ed è quello che si riferisce agli investimenti in opere pubbliche: ebbene, su un totale di 38 milioni di euro circa di finanziamenti disponibili nel 2013, soltanto il 40% risulta effettivamente impegnato e, guarda caso, si tratta dei 15 milioni di euro di trasferimenti statali ottenuti negli anni scorsi dall’amministrazione Azzollini. Anche i finanziamenti ottenuti qualche giorno fa da oltre 400 piccole e medie aziende molfettesi nell’ambito di Molfetta Zona Franca Urbana sono riconducibili all’impegno del consigliere regionale Antonio Camporeale (NCD) e a una legge voluta dal senatore Azzollini. Al contrario l’amministrazione Natalicchio e la sinistra non hanno capacità di investimento, non hanno capacità di programmazione, non hanno capacità di ottenere finanziamenti esterni. Le risorse riescono soltanto a perderle come è già successo per gli oltre 3 milioni di euro del Piano Città inizialmente destinati alla riqualificazione del quartiere Zona 167. 

«Ormai esistono due città – riassume Carmela Minuto, consigliera comunale del Nuovo Centrodestrra – la città del sindaco Natalicchio fatta di parole e raccontata con la propaganda, e poi c’è la città reale, quella delle persone in carne e ossa che ogni giorno assistono a un continuo e drammatico impoverimento economico, sociale e culturale di Molfetta. Le condizioni di vivibilità urbana, di sicurezza e di igiene nei quartieri sono a dir poco disperate. Il degrado è a vista d’occhio, le strade sono sporche e popolate da animaletti poco simpatici e persino i dati ufficiali dell’assessorato regionale all’Ecologia attestano come la raccolta differenziata nel 2013 a Molfetta sia stata la più bassa degli ultimi anni.» 

Molfetta si è fermata, non va più avanti. Le imprese della zona artigianale, l’edilizia, il commercio di prossimità, l’impianto di compostaggio con digestore anaerobico, il progetto dell’ospedale del nord barese, tutto è fermo. In un anno l’unica opera pubblica che la città ha visto completata è il giardino di Cala Sant’Andrea alle spalle del Duomo, l’unica ad essere stata avviata è la pista di atletica nella zona 167, l’unico progetto discusso riguarda la riqualificazione di Corso Umberto. E, guarda, caso tutte sono opere pubbliche già pianificate, già finanziate e in alcuni casi già avviate dall’amministrazione Azzollini. Mentre il sindaco Natalicchio senza un briciolo di vergogna se ne fa propri i meriti solo per riempire un elenco che altrimenti sarebbe stato vuoto. 

Molfetta arretra sul fronte della cultura: il Pulo resta chiuso, vanno a fuoco le sterpaglie sul Fondo Azzollini sito archeologico di proprietà comunale, non si sente più parlare del Museo Archeologico del Pulo, mentre la gestione degli eventi dell’Estate Molfettese viene affidata attraverso nomine clientelari senza alcuna valutazione del merito. Ancora peggio va sul fronte dell’assistenza sociale e della prevenzione delle fragilità: in un solo anno oltre alla riduzione dei servizi all’infanzia e al mancato rinnovo delle convenzioni con alcune associazioni che assistono gli anziani, Molfetta ha perso servizi di eccellenza come l’assistenza psicologica nelle scuole, le giornale del sorriso in piscina, i laboratori per i bambini diversamente abili, il soggiorno climatico per anziani e disabili. 

Nel Centro Storico sono tornate le occupazioni abusive; il quartiere Madonna dei Martiri è completamente dimenticato e non si ha più alcuna notizia del PIRP; sul futuro della Terza Zona Artigianale pesa il “no” del sindaco e dell’assessore all’Urbanistica; le periferie sono abbandonate a se stesse mentre rimangono solo sulla carta i piani urbanistici riguardanti il comparto alle spalle della stazione e il comparto ex Park Club peraltro già adottati e approvati dalla precedente amministrazione; nelle zone di espansione della nuova 167 mancano ancora le opere di urbanizzazione, anche queste già programmate e impegnate in bilancio dalla precedente amministrazione, mentre nel frattempo vanno in fiamme le lame con grave pericolo per i residenti. 

Questo è il vero bilancio dell’amministrazione Natalicchio. Questo è il risultato di un anno di gestione inconcludente e negativo. Dopo un anno di cattiva gestione, Molfetta è una città paralizzata. 

Shares

ULTIME NOTIZIE

CRONACA

SEGNALAZIONI

This error message is only visible to WordPress admins

Error: No connected account.

Please go to the YouTube Feeds settings page to connect an account.

NEWSLETTER

ARTICOLI PIU' LETTI

×