MOLFETTA. NATALICCHIO E LA MANOVRA SPEZZA-GAMBE. MOLFETTA SULL’ORLO DEL COLLASSO FISCALE

10435614 347550025421204 8722865213295278808 n

MOLFETTA - "Non c’è pace per Molfetta. Oltre alla paralisi economica tra le più gravi che la città abbia mai vissuto nella sua storia recente, per famiglie e attività commerciali si prepara un autunno difficilissimo sull’orlo del collasso fiscale". Questa la premessa della nota congiunta ed unitaria delle forze di opposizione all'Amministrazione comunale sulla stangata in arrivo.

Shares

MOLFETTA – “Non c’è pace per Molfetta. Oltre alla paralisi economica tra le più gravi che la città abbia mai vissuto nella sua storia recente, per famiglie e attività commerciali si prepara un autunno difficilissimo sull’orlo del collasso fiscale”. Questa la premessa della nota congiunta ed unitaria delle forze di opposizione all’Amministrazione comunale sulla stangata in arrivo.

Il seguito del comunicatoIl sindaco Natalicchio e la maggioranza di centrosinistra hanno varato una manovra economica che spezza le gambe a chi in questa città ha ancora voglia di resistere alla crisi economica. Un salasso fiscale senza precedenti che toglie ulteriore ossigeno a un sistema produttivo già in affanno.   

Sebbene ai Comuni sia stata data la possibilità di modulare la pressione fiscale sui cittadini, l’amministrazione comunale di Molfetta ha scelto un regime fiscale tra i più punitivi possibili. I numeri parlano chiaro: la nuova tassa sulla prima casa (TASI) è stata fissata al 3,3 per mille che corrisponde alla massima aliquota prevista dalla legge (2,5 per mille) più una maggiorazione dello 0,8 per mille, con detrazioni possibili solo per una fascia ristrettissima della popolazione. L’IMU sulle seconde case e sugli immobili adibiti ad attività produttive è fissato a un livello proibitivo del 10,60 per mille. 

E ovviamente, al danno si somma pure la beffa: in una città che lamenta un vistoso degrado delle condizioni igienico-sanitarie di strade e luoghi pubblici, si scopre che alla voce ASM e raccolta dei rifiuti questa amministrazione comunale ha deciso di sostenere costi per circa 1 milione e mezzo di euro in più rispetto a due anni fa pur sapendo che la legge impone di scaricare sui cittadini questi aumenti di spesa. Il tutto senza che se ne vedano i risultati in termini di pulizia delle strade.

Il risultato è che la nuova tassa sui rifiuti (TARI) subisce aumenti sconsiderati che colpiscono ogni comparto produttivo della città:  +87,5% per associazione culturali, scuole pubbliche e private, associazioni sindacali o religiose; +7,20% per ristoranti, pizzerie e trattorie; +14% per bar e pasticcerie; +19,6 % per gli artigiani (fabbri, falegnami, autocarrozzieri); +90% per gli stabilimenti balneari; +62,6% per palestre e centri ginnici; +18% per macellerie, pollerie e pescherie. Pesanti gli aumenti anche a carico di negozi di abbigliamento e calzature e per tutti gli studi professionali. 

Di fronte a una città evidentemente in ginocchio, questa amministrazione comunale ha scelto di affondare il colpo di grazia portando al massimo tutte le aliquote fiscali. Natalicchio e compagnia bella hanno varcato il limite del buon senso. Gli aumenti sui cittadini e sulle imprese hanno un peso insopportabile e ingiustificabile: ora il sindaco Natalicchio eviti perlomeno di scaricare le proprie responsabilità su Renzi, Berlusconi, Azzollini e il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso. Basta con i trucchetti di parole. Non è più tempo di favole e chiacchiere. Molfetta e i molfettesi hanno bisogno di meglio. 

Shares

ULTIME NOTIZIE

SEGNALAZIONI

NEWSLETTER

CRONACA

×