MOLFETTA. LE BARE BRUCIATE. L’INCREDIBILE SEGNALAZIONE DI UN LETTORE

bara incendiata cimitero

MOLFETTA - Incredibile segnalazione di un lettore: al Cimitero di Molfetta le bare sono incendiate all'interno del cimitero unitamente ad altri rifiuti cimiteriali, materiale di scarto ricavato dalle esumazioni ed estumulazioni dei defunti per le successive traslazioni. La foto che il lettore ci ha inviato, è inequivocabile (cliccare sulla foto per ingrandirla dopo aver aperto la pagina della notizia).

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MOLFETTA – Incredibile segnalazione di un lettore: al Cimitero di Molfetta le bare sono incendiate all’interno del cimitero unitamente ad altri rifiuti cimiteriali, materiale di scarto ricavato dalle esumazioni ed estumulazioni dei defunti per le successive traslazioni. La foto che il lettore ci ha inviato, è inequivocabile (cliccare sulla foto per ingrandirla dopo aver aperto la pagina della notizia).

Oltre all’orrido, la domanda, è proprio il caso dire, sorge spontanea: quali procedure il Comune di Molfetta ha previsto per lo smaltimento dei rifiuti cimiteriali? Non solo: il Comune di Molfetta, che ultimamente ha emanato pressanti disposizioni riguardanti i rifiuti, rispetta le stesse regole che impone ai cittadini sul modo corretto e legale di conferimento dei rifiuti solidi urbani? Non solo. Il Comune di Molfetta che recentemente ha umentato in misura considerevole, la tasssa sui rifiuti, rispetta la legge che disciplina lo smaltimento dei “rifiuti da esumazione o da estumulazione, rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali”? Evidentemente no!

Il lettore ci documenta, attraverso la foto che ci è stata inviata, i resti di un falò all’interno del Cimitero, atto all’incenerimento delle bare (e non solo, evidentemente). E’ un caso isolato? Si dimostri allora come sono stati smaltiti i rifiuti cimiteriali in questi anni. Tutto fa ritenere invece che la pratica di dar fuoco ai resti delle bare unitamente a quello che consegue all’esumazione e all’estumulazione dei defunti, non sia affatto un caso isolato. E’ spiacevole constatare che ancora nel 2014, questa pratica venga messa in atto.  

Il Dpr (decreto del presidente della Repubblica) numero 254 del 15 luglio 2003 disciplina i “rifiuti da esumazione o da estumulazione, rifiuti derivanti da altre attività cimiteriali, esclusi i rifiuti provenienti da aree cimiteriali e rifiuti sanitari che richiedono particolari modalità di smaltimento”. L’articolo 12 regola “i rifiuti da esumazione o da estumulazione”, che vanno raccolti separatamente dagli altri rifiuti urbani e trasportati in appositi imballaggi a perdere, con apposita scritta.

La stessa normativa prevede che tra i rifiuti classificati come sanitari rientrino anche alcuni resti cimiteriali, in particolare “i rifiuti da esumazione ed estumulazione”, cioè: assi e resti delle casse utilizzate per la sepoltura; simboli religiosi, piedini, ornamenti e mezzi di movimentazione della cassa (ad esempio le maniglie); avanzi di indumenti, imbottiture e similari; resti non mortali di elementi biodegradabili inseriti nel cofano; resti metallici di casse (zinco, piombo).

Sebbene l’interpretazione della legge non li classifichi come rifiuti speciali, il pattume cimiteriale va smaltito attraverso un’apposita procedura: separatamente dagli altri rifiuti urbani, stoccato dentro le aree cimiteriali (e non fuori) e utilizzando appositi contenitori o imballaggi. Nulla di tutto ciò si evince dalla foto che ci è stata inviata dal lettore. 

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