MOLFETTA. ALCUNE PERPLESSITÀ DI UN LETTORE SULL’INCARICO DI 38MILA EURO. FORSE LA DIRIGENZIALE E’ SBAGLIATA

determina errata affidamento incarico

MOLFETTA - Un lettore ci scrive, in merito alla notizia da noi pubblicata ieri dal titolo: "MOLFETTA. 38MILA EURO PER UN INCARICO DI CONSULENZA SUL NUOVO PORTO AD UN INGEGNERE ROMANO"La Determina Dirigenziale è la N.275 del 28/02/2014 del Settore Lavori Pubblici avente il seguente oggetto: «Completamento opere foranee e costruzione nuovo porto commerciale - affidamento incarico di consulenza».

«Supporto al responsabile del procedimento nell'attività connessa alle valutazioni e controdeduzioni delle “riserve” di cui all’art.240 del D.L.vo n. 163/2006 poste dall'impresa aggiudicataria dei lavori in oggetto (quelli del porto, ndr), nonché di supporto nell'attività connessa con la corretta esecuzione dei lavori”». Questa sarebbe la motivazione dell'incarico per il quale è previsto un onorario di «€ 30.000,00 oltre IVA e contributi per un totale di € 38.064,00”» così come è riportato nella Dirigenziale. 

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MOLFETTA – Un lettore ci scrive, in merito alla notizia da noi pubblicata ieri dal titolo: “MOLFETTA. 38MILA EURO PER UN INCARICO DI CONSULENZA SUL NUOVO PORTO AD UN INGEGNERE ROMANO”La Determina Dirigenziale è la N.275 del 28/02/2014 del Settore Lavori Pubblici avente il seguente oggetto: «Completamento opere foranee e costruzione nuovo porto commerciale – affidamento incarico di consulenza».

«Supporto al responsabile del procedimento nell’attività connessa alle valutazioni e controdeduzioni delle “riserve” di cui all’art.240 del D.L.vo n. 163/2006 poste dall’impresa aggiudicataria dei lavori in oggetto (quelli del porto, ndr), nonché di supporto nell’attività connessa con la corretta esecuzione dei lavori”». Questa sarebbe la motivazione dell’incarico per il quale è previsto un onorario di «€ 30.000,00 oltre IVA e contributi per un totale di € 38.064,00”» così come è riportato nella Dirigenziale. 

“L’incarico di consulenza per il Completamento opere foranee e costruzione nuovo porto commerciale – scrive il lettore – è stato affidato all’ing. Crespi Cesare di Roma con determinazione dirigenziale settore LL.PP. n. 63 del 28 febbraio 2014 e reg. gen. 275/2014. Dall’esame dell’atto emergono una serie di perplessità e inesattezze che rendono l’atto illegittimo”. 

“Innanzi tutto ritengo – è sempre il lettore che scrive – che il dirigente del Settore LL.PP. alla data di adozione dell’atto (28 febbraio 2014) fosse l’arch. Sabina LENOCI e non l’arch. PAPPAGALLO! Poi si legge che l’ing. Cesare CRESPI è iscritto all’Albo degli Ingegneri di Bari al n. 6690. Provate ad andare sul sito dell’Albo degli Ingegneri di Bari – scrive ancora il lettore -, inserite i dati indicati nell’atto dirigenziale e scoprite che l’ing. CRESPI non è iscritto all’Albo degli Ingegneri di BARI, forse è iscritto all’Albo degli Ingg. di ROMA? Se è così, mi chiedo come è stato scelto? In zona non opera un altro Ingegnere che ha queste competenze? Qualcuno ha letto il curriculum professionale dell’ing. CRESPI?”.

“In materia di TRASPARENZA – questa la conclusione del lettore – sarebbe stato corretto allegare il curriculum all’atto deliberativo. Ma questo è un obbligo per gli altri, non per questa AMMINISTRAZIONE! E infine leggiamo che l’incarico di supporto al responsabile del procedimento, arch. Pappagallo, all’ing. CRESPI (se ha una iscrizione all’Albo ingg. e a quale) non è limitato solo alla valutazione e controdeduzione delle “riserve”…, ma a tutta l’attività connessa con la corretta esecuzione dei lavori. Questo significa che il responsabile del procedimento non è in grado di condurre autonomamente una corretta esecuzione dei lavori!” 

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