MOLFETTA. GLI EREDI DELLA STORIA E LA FONDAZIONE ANMIG RICORDANO I PIONIERI DELLA RADIO NEL 90° ANNIVERSARIO DELLA PRIMA TRASMISSIONE RADIOFONICA

Antenne radio

MOLFETTA - 6 Ottobre 1924, la voce di Maria Luisa Boncompagni dà il via alla prima trasmissione radiofonica: un programma scarno, composto da musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. A quei tempi gli apparecchi radiofonici non erano prodotti industrialmente ma assemblati a mano ed ogni esemplare era un pezzo unico. Le trasmissioni spesso erano disturbate poiché le valvole non erano ancora ben schermate e per captare il segnale bisognava installare antenne molto alte.

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MOLFETTA – 6 Ottobre 1924, la voce di Maria Luisa Boncompagni dà il via alla prima trasmissione radiofonica: un programma scarno, composto da musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. A quei tempi gli apparecchi radiofonici non erano prodotti industrialmente ma assemblati a mano ed ogni esemplare era un pezzo unico. Le trasmissioni spesso erano disturbate poiché le valvole non erano ancora ben schermate e per captare il segnale bisognava installare antenne molto alte.

 

Teca con le apparecchiature dellElettra 1Marconi e famigliaA Molfetta tra i pionieri della radio ricordiamo il radiotecnico e radiotelegrafista della nave Elettra di Guglielmo Marconi: il nostro concittadino Vincenzo Rutigliano. Egli fu tra i primi ad aprire un laboratorio (dove erano montati e tarati i primi apparecchi sperimentali) Il suo primo laboratorio fu una stanza della sua abitazione in via Annunziata. Insieme ai suoi colleghi dette un notevole impulso alle attività commerciali che ruotavano intorno alla costruzione, vendita ed assistenza tecnica.

Sebbene la nostra città abbia una storia ed una cultura di così alto livello, anche in ambito tecnico, questa sembra non interessare ai più e nonostante i nostri sforzi è abbandonata all’oblio. Ma noi non demordiamo ed informiamo la cittadinanza e soprattutto i giovani che, presso l’istituto “Amerigo Vespucci”, in località Prima Cala, è possibile visitare una teca contenente alcune apparecchiature provenienti dall’Elettra che il succitato Vincenzo Rutigliano riuscì a salvare quando la nave stava per affondare. Un’ampia documentazione con apparecchiature d’epoca non sono ancora fruibili. Con questo materiale fu realizzata la mostra Marconi, Molfetta e il mare ed di cui è possibile visionare le foto sul sito http://www.eredidellastoria.it

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