MOLFETTA. M5S: RICHIESTA CONFERENZA DI SERVIZI AD AUTORITÀ IDRICA PUGLIESE PER LA CONDOTTA SOTTOMARINA

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MOLFETTA - A seguito della risposta da parte dell' Autorità Idrica Pugliese alla proposta, formulata dagli attivisti locali e sottoscritta da tutti i Portavoce alla Camera del gruppo parlamentare M5S, per il riutilizzo delle acque reflue degli impianti depuratori dei Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi, i Deputati M5S Giuseppe D'Ambrosio, Giuseppe Brescia, Emanuele Scagliusi, Diego De Lorenzis, Francesco Cariello, Giuseppe L'Abbate, chiedono al Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, dott. Paolo Perrone di: CONVOCARE una conferenza di servizi, ai sensi della Legge 07/08/1990 n.241, art. 14, comma 3, di tutte le parti aventi interessi legittimi nel progetto succitato e nelle more del punto precedente, e DISPORRE che l’Acquedotto Pugliese S.p.A. sospenda, in via cautelare, ai  sensi  del Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n.104, art. 61, il bando di gara dell’11/08/2014 – data scadenza: 23/10/2014, concernente l’appalto complesso per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della condotta sottomarina di scarico dei reflui dei Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi, in località Torre Calderina (Molfetta). 

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MOLFETTA – A seguito della risposta da parte dell’ Autorità Idrica Pugliese alla proposta, formulata dagli attivisti locali e sottoscritta da tutti i Portavoce alla Camera del gruppo parlamentare M5S, per il riutilizzo delle acque reflue degli impianti depuratori dei Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi, i Deputati M5S Giuseppe D’Ambrosio, Giuseppe Brescia, Emanuele Scagliusi, Diego De Lorenzis, Francesco Cariello, Giuseppe L’Abbate, chiedono al Presidente dell’Autorità Idrica Pugliese, dott. Paolo Perrone di: CONVOCARE una conferenza di servizi, ai sensi della Legge 07/08/1990 n.241, art. 14, comma 3, di tutte le parti aventi interessi legittimi nel progetto succitato e nelle more del punto precedente, e DISPORRE che l’Acquedotto Pugliese S.p.A. sospenda, in via cautelare, ai  sensi  del Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n.104, art. 61, il bando di gara dell’11/08/2014 – data scadenza: 23/10/2014, concernente l’appalto complesso per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori per la realizzazione della condotta sottomarina di scarico dei reflui dei Comuni di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi, in località Torre Calderina (Molfetta). 

 

Nata come esigenza dei gruppi di attivisti locali coinvolti dal progetto e condivisa  dai Portavoce a 5 Stelle in Parlamento, la richiesta di Conferenza dei Servizi è stata inviata al Presidente dell’A.I.P., dott. Paolo Perrone, al Presidente della Giunta regionale della Puglia, dott. Nicola Vendola, al Presidente della Giunta provinciale di Bari, dott. Francesco Schittulli, al Presidente della Giunta provinciale di Barletta – Andria – Trani, dott. Francesco Ventola, al Sindaco di Molfetta, dott.ssa Paola Natalicchio, al Sindaco di Bisceglie, avv. Francesco Spina, al Sindaco di Corato, dott. Massimo Mazzilli, al Sindaco di Ruvo di Puglia, ins. Vito Nicola Ottombrini, al Sindaco di Terlizzi, dott. Nicola Gemmato, alla Commissione V. I. A. della Regione Puglia.

Infatti, considerato: – lo stato dell’arte delle opere già realizzate, con particolare riferimento all’impianto di trattamento terziario delle acque reflue depurate (affinamento) emesse dagli impianti di Molfetta e Ruvo-Terlizzi con relativa rete di distribuzione nell’agro; – il Protocollo d’Intesa del 02/08/2013 tra l’A.I.P., Acquedotto Pugliese, Regione Puglia, ANBI e ARIF, per l’ottimizzazione degli investimenti connessi al riuso delle acque trattate dagli  impianti di depurazione e di quelli connessi alla distribuzione irrigua (Consorzi di Bonifica e ARIF); – il Progetto della Condotta sottomarina di scarico dei reflui dei Comuni di  Bisceglie, Corato, Ruvo di Puglia, Molfetta e Terlizzi, in località “Torre  Calderina“ – progetto ancora in fase preliminare, ma già appaltato – che, in caso di malfunzionamento delle elettropompe dell’impianto di carico, prevede lo scarico in battigia di oltre 60.000 tonnellate di reflui mal depurati; – che i quattro impianti di depurazione coinvolti e serviti dalla realizzazione a progetto di canalizzazione sottomarina succitata sono stati nel tempo recente tutti coinvolti da indagini e sequestri su disposizioni della Magistratura locale – Procura della Repubblica di Trani a causa della mancata osservanza dei limiti stabiliti dalla legge per lo scarico; – che l’A.I.P. si propone di perseguire l’obiettivo comune di massima espansione sul territorio del trattamento terziario  dei reflui civili ai fini irrigui, sia per un maggiore risparmio idrico, sia per eliminare lo scarico di reflui inquinanti a mare; – l’istituzione nella stessa area individuata per la realizzazione dell’impianto oggetto di appalto e per ricevere lo scarico suddetto, di una Area Marina Protetta in cui secondo la legge 06/12/1991, n.394 al comma 2 dell’art.6 “Sono vietati l’esecuzione di nuove costruzioni e la trasformazione di quelle esistenti, qualsiasi mutamento dell’utilizzazione dei terreni con destinazione diversa da quella agricola e quant’altro possa incidere sulla morfologia del territorio, sugli equilibri ecologici, idraulici ed idrogeotermici e sulle finalità istitutive dell’area protetta”; – la riserva di aggiudicazione del disciplinare di Gara dell’11/08/2014 – data scadenza: 23/10/2014; si RICHIEDE la Conferenza dei Servizi pubblica sul progetto oggetto di gara d’appalto, al fine di ottenere il miglior risultato auspicabile per una nuova e diversa politica ambientale regionale pugliese, finalizzata al riutilizzo delle acque come risorsa preziosa da recuperare e riutilizzare a favore della nostra comunità locale e ad evitare di ricorrere ad eventuali contenziosi giuridici, di cui ai sensi del Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n.104, Art.61, tra le comunità pugliesi coinvolte della Provincia di Bari e BAT e i Comuni coinvolti, per la realizzazione di una condotta sottomarina per lo scarico dei reflui mal-depurati – e a più riprese sequestrati – di 5 Comuni in un unico punto, concentrando oltre 60.000 Tonnellate al giorno di liquami fognari in mare.

I cittadini Attivisti e  Portavoce, in attesa di un riscontro dagli Enti in indirizzo, continuano con l’attività di difesa della sovranità popolare sui beni comuni…e l’acqua e il suolo sono le risorse primarie della nostra ricchezza collettiva. Non possiamo permettere che pochi eletti possano rubare il Territorio di tutti.

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