MolFest, LE PAROLE D’ELOGIO E I RINGRAZIAMENTI DEL SINDACO MINERVINI SULLA 1°EDIZIONE DEL FESTIVAL
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MOLFETTA - Nota stampa del Liberatorio Politico in ordine agli incresciosi episodi avvenuti Domenica in occasione del derby di calcio di eccellenza Molfetta - Trani.
MOLFETTA – Nota stampa del Liberatorio Politico in ordine agli incresciosi episodi avvenuti Domenica in occasione del derby di calcio di eccellenza Molfetta – Trani.
Ieri (Domenica, ndr) si disputava il derby di calcio di eccellenza Molfetta-Trani e la nostra stazione ferroviaria era blindata. “Il comportamento incivile e aggressivo di un gruppo di sostenitori della squadra di calcio di Trani, diretti a Molfetta – si legge nella nota di Fs – ha fortemente rallentato e bloccato per tre ore nel pomeriggio la circolazione ferroviaria nella stazione di Trani, sulla linea Bari – Foggia. Un folto gruppo di tifosi, inizialmente solo una sessantina di persone, dalle 14 alle 18 ha imperversato nella stazione di Trani, tanto che è stato necessario, per motivi di sicurezza, bloccare il traffico in arrivo e partenza”. Naturalmente la circolazione ferroviaria è stata bloccata dalle 14 alle 15 e dalle 16 alle 18 e pesanti sono state le ripercussioni sul traffico, con i passeggeri nelle stazioni della Puglia ferme sui binari e impossibilitati a partire”. Molfetta si è salvata dall’invasione dei “barbari” solo perché il treno che avrebbe portato i tifosi a Molfetta non è mai partito. Ma alla stazione di Molfetta era già pronta l’accoglienza blindata già dalle 14.30. Ma noi cittadini paghiamo le tasse per scortare le tifoserie di turno dai caselli autostradali e dalle stazioni agli stadi? Impegniamo le nostre forze dell’ordine (decine di agenti) in questa assurda e inaccettabile “scorta”; impieghiamo tre autobus di linea della nostra Azienda Municipalizzata pagando lo straordinario agli autisti; utilizziamo tre auto e 10 agenti di polizia municipale per vigilare sul servizio scorta delle forze dell’ordine, mentre la città avrebbe bisogno della loro presenza sul territorio. Tutto questo sotto la supervisione del vicesindaco Maralfa mentre nelle nostre periferie si consumano, alla luce del sole, quotidiani episodi di microcriminalità dilagante.
E al termine della partita, presso lo stadio di Molfetta, i tifosi tranesi sono stati nuovamente scortati per evitare che avessero contatti con le tifoserie locali. Al Governo centrale, che ci regala ogni giorno tagli alla sanità, alla scuola pubblica e ai servizi sociali, chiediamo scelte coraggiose, drastiche e impopolari. I tagli da fare alla spesa pubblica sono questi.
Basta con le scorte armate alle tifoserie, basta con l’impiego massiccio delle Forze dell’Ordine negli stadi di tutta l’Italia e per tutte le categorie di calcio. Se qualcuno vuole ancora che esista il calcio cominci a far disputare le partite a porte chiuse, tanto non sono più gli incassi dello stadio a determinare i bilanci delle società, a quelli ci pensano le lobby politico-affaristico-mafiose. Se qualche società vuole aprire gli stadi ai tifosi, lo faccia pure, paghi in proprio la sicurezza privata, se è in grado di farlo, e tutti gli eventuali danni provocati dai tifosi facinorosi. Quantifichiamo il costo di ogni domenica calcistica, quanto paghiamo per gli straordinari a migliaia di agenti, quanto ci costano tutti i danni al patrimonio che ogni domenica, o qualsiasi altro giorno della settimana, subiscono i nostri comuni, le Ferrovie dello Stato e i privati cittadini. Chiediamo un segnale forte, non solo al Governo ma anche al sindaco Natalicchio che permette l’utilizzo dei nostri mezzi pubblici per scortare le tifoserie del calcio. Se vuole dare battaglia alla finanziaria che penalizzerebbe Regioni e Comuni si faccia portatrice di questo unico e deciso taglio al “calcio” degli sprechi e della violenza gratuita.
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