MOLFETTA. LA PROTESTA DELLA LIBERTAS MOLFETTA

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MOLFETTA  - L’A.S.D. Libertas Molfetta vuole esprimere tutto suo disappunto, per quanto sta accadendo durante la stagione sportiva in corso. Premesso che le scelte del Presidente Lanza,  sotto il profilo sportivo – gestionale, possano essere anche discutibili, la passione e la lealtà sportiva dello stesso non lo sono, e meritano certamente rispetto e ammirazione. 

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MOLFETTA  – L’A.S.D. Libertas Molfetta vuole esprimere tutto suo disappunto, per quanto sta accadendo durante la stagione sportiva in corso. Premesso che le scelte del Presidente Lanza,  sotto il profilo sportivo – gestionale, possano essere anche discutibili, la passione e la lealtà sportiva dello stesso non lo sono, e meritano certamente rispetto e ammirazione. 

La Libertas Molfetta, per troppo tempo, ha “ soprasseduto “ su quanto accadeva nei campi di calcio, sin dalla stagione di esordio nel massimo campionato pugliese, in cui, la stessa, perse “ il diritto “ di poter accedere nella categoria superiore (Serie D), esattamente al ‘95 minuto dell’ ultima gara del torneo. Gli accadimenti di quella stagione sportiva, sono ampiamente noti, tra i quali la pesante penalizzazione inflitta dal Giudice Sportivo, nei confronti della società biancorossa, di disputa delle ultime tre gare stagionali a porte chiuse e a campo neutro e la rete del 3-3 provvisorio, annullata per presunto fuorigioco e che avrebbe quasi certamente garantito il passaggio del turno, in occasione della gara di semifinale Play – Off, contro il Terlizzi, disputata in campo neutro e a porte chiuse, in quel di Noicattaro: le verifiche televisive, dimostrarono come la scelta del guardalinee, fu assolutamente sbagliata. Nel 2012/13, senza alcun dubbio, il Presidente Lanza, mise a disposizione della città di Molfetta, una squadra e uno staff tecnico – dirigenziale di primissimo livello, frutto di notevoli sforzi economici profusi dallo stesso.

Nel 2013/14, la Libertas Molfetta, non è mai stata veramente in corsa per la vittoria del campionato, ma quando la stessa, ha iniziato ad inanellare una serie importante di risultati positivi (11 gare consecutive senza mai perdere), ha dovuto subire arbitraggi alquanto discutibili, così come nella prima parte della stessa stagione, fu di fatto estromessa dalla finale di Coppa Italia, a seguito dell’ennesimo rigore assegnato generosamente, in quella circostanza, a favore dell’A.Vieste e all’87 minuto di gioco, per un dubbio contatto ai danni del viestano Rocco Augelli, di poco fuori dall’area di rigore.

La cronaca dell’ attuale stagione sportiva, ci riporta una situazione assolutamente indecente, indecorosa ed irrispettosa, per il sodalizio biancorosso, per la Città di Molfetta e per gli sportivi molfettesi: il Presidente Lanza, come già menzionato, ha attuato delle scelte tecniche che seppur criticabili, meritano eventualmente di essere valutate nelle sedi opportune e non tramite “ situazioni” che con i sani principi sportivi, non hanno nulla a che vedere. 

In Molfetta – Galatina, la Libertas resta in 8 uomini a seguito di espulsioni che hanno dell’incredibile, tra le quali il rosso sventolato al difensore Amoruso, reo di essere inciampato su un suo compagno di squadra, steso per terra, colpito da un calcio violento dal portiere ospite; in Bitonto – Molfetta, nonostante la vittoria biancorossa sulla squadra locale, l’arbitraggio si è reso protagonista di  decisioni molto dubbie, risolte quasi sempre a favore dei bitontini; in Molfetta – Francavilla, l’attaccante biancorosso Cesareo, subiva una espulsione per doppia ammonizione, per un presunto fallo a gioco fermo e assolutamente involontario. Arriviamo quindi alla gara di Domenica 19 Ottobre 2014, disputata dalla Libertas Molfetta, in quel del Paolo Poli, contro la Vigor Trani: al nostro Presidente, viene inspiegabilmente negato l’accesso in panchina, pur non essendo squalificato; nei primi venti minuti di gioco, ogni decisione dubbia , è risolta sempre e solo a favore della squadra ospite; il vantaggio tranese, si concretizza su netto fuorigioco, sia in occasione del primo tiro del giocatore Riontino,  che sul secondo del giocatore Martinelli, che porta al gol Albrizio, il quale, si trova circa due metri oltre il molfettese De Ceglia;  con il Trani in vantaggio, non viene concesso un nettissimo rigore al Molfetta, su fallo da ultimo uomo del capitano tranese Cioffi, ai danni di Cesareo, con l’arbitro che, al limite di ogni umana e logica comprensione, fischia un ipotetico fallo in attacco del centravanti biancorosso; in occasione della punizione assegnata al Molfetta, che successivamente porterà il risultato sulla situazione di momentanea parità, il portiere tranese Sansonna, blocca la palla con le mani ma nettamente fuori area, con l’infrazione assegnata dal guardialinee e non rilevata dall’arbitro che peraltro, vicinissimo all’azione, non solo si rende protagonista di una svista che ha dell’incredibile, ma al tempo stesso non adotta nessun provvedimento disciplinare nei confronti del portiere tranese; al ‘75 si materializza l’ennesima espulsione ai danni del Molfetta, che nell’occasione vede il capitano molfettese Cantatore protestare, non professando alcuna frase ingiuriosa nei confronti dell’ arbitro, come dallo stesso ammesso in un breve confronto a fine partita.

La società della Libertas Molfetta, a seguito degli inaccettabili errori arbitrali, sommariamente elencati in precedenza e che hanno trovato il culmine in quelli vistosi commessi dalla terna arbitrale, nella gara di Domenica 19 Ottobre, disputata al P.Poli, contro la V.Trani, comunica che fino a nuove disposizioni societarie, è indetto il Silenzio Stampa a cui tutti i suoi tesserati dovranno rigorosamente attenersi.

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