LIBRERIA IL GHIGNO, FIRMA COPIE DOMANI CON DIEGO CAJELLI E ANDREA SCOPETTA
Molfetta. L’appuntamento è per domani domenica 30 giugno presso la sede della libreria a partire dalle ore 11.30
MOLFETTA - Il tenente Mauro Marzocca nacque a Molfetta il 17 Aprile 1896, da Saverio, agricoltore, e da Natalizia Minervini, casalinga; la sua famiglia, che nel primo dopoguerra ebbe la residenza in via Margherita di Savoia, era composta da sette figli: Vincenzo e Corrado fondarono il caseificio Marzocca con vendita al dettaglio in via Massimo D’Azeglio; Gennaro e Cesareo erano elettricisti; Paolo continuò l'attività paterna; Isabella è vissuta a Molfetta fino alla sua morte, nel 2007.
MOLFETTA – Il tenente Mauro Marzocca nacque a Molfetta il 17 Aprile 1896, da Saverio, agricoltore, e da Natalizia Minervini, casalinga; la sua famiglia, che nel primo dopoguerra ebbe la residenza in via Margherita di Savoia, era composta da sette figli: Vincenzo e Corrado fondarono il caseificio Marzocca con vendita al dettaglio in via Massimo D’Azeglio; Gennaro e Cesareo erano elettricisti; Paolo continuò l’attività paterna; Isabella è vissuta a Molfetta fino alla sua morte, nel 2007.
Prima del conflitto, Mauro Marzocca frequentò il corso di studi classici presso il Seminario Vescovile, dove si diplomò con il massimo dei voti, tuttavia aiutò il padre e il fratello Paolo nei lavori agricoli. Il 24 Maggio 1915, quando l’Italia dichiarò guerra all’Austria – Ungheria, fu mobilitato l’esercito Italiano allo scopo di liberare Trento e Trieste: il fronte Italiano, che si estendeva lungo tutto l’arco alpino, aveva come centro strategico il fiume Isonzo e la città di Gorizia dove si concentrò lo sforzo offensivo maggiore; qui, fino all’Ottobre del 1917 furono combattute le famigerate battaglie dell’Isonzo, culminate nella “disfatta di Caporetto”.
Il nostro concittadino fu arruolato nel Novembre del 1915 nella Brigata Firenze ed addestrato, l’anno seguente, nelle retrovie del fronte; essendosi diplomato, ebbe la possibilità di frequentare il corso per allievi ufficiali di Parma, diventando così Sottotenente di complemento poiché una direttiva del generale Luigi Cadorna, comandante in capo dell’esercito, obbligava tutti i possessori di titolo di studio a prestare servizio come ufficiali.
Nell’aprile 1917 il tenente Mauro Marzocca fu inviato al fronte e inquadrato nel 128° Reggimento di fanteria, uno dei più valorosi reggimenti dell’esercito decorato con medaglia d’argento alle bandiere, con la seguente motivazione: “Con eroico ardimento e inestinguibile fede vinsero le più aspre battaglie della Bainsizza; arginarono col petto dei loro mirabili fanti il nemico irrompente dal Piave, e si coprirono di gloria, con un irresistibile attacco, nell’ora suprema della riscossa”.
Partecipò alla decima battaglia dell’Isonzo, combattuta dal 12 Maggio al 5 Giugno 1917, quando comandò personalmente il 128° reggimento, che conquistò alcune basi nemiche ben difese, e si meritò la prima citazione sul bollettino di guerra n° 722, il 16 Maggio 1917. Tra il 17 ed il 31 Agosto 1917 fu combattuta l’undicesima battaglia dell’Isonzo, che portò alla conquista dell’altopiano della Bainsizza grazie ai segni di cedimento e di logorio dell’esercito austro – ungarico; proprio in questi scontri partecipò Alessandro Pertini (1896 – 1990), futuro Presidente della Repubblica Italiana, che si guadagnò la medaglia d’argento al Valor Militare.
Il Reggimento del Ten. Marzocca aveva l’arduo compito di assediare il Fortino Rutorsce, una postazione nemica, mai conquistato in precedenza poiché numerose trincee, caverne naturali, e la copertura dei monti circostanti, lo rendevano strategico ai fini dell’avanzata. La battaglia andò avanti dal 19 al 21 Agosto, e fu proprio durante uno di questi assalti, che il nostro concittadino, si immolò per la causa italiana; il suo atto eroico gli valse la medaglia di argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “Costante esempio di coraggio e fermezza, trascinava i soldati alla conquista di una ben munita posizione avversaria, e sempre alla loro testa otteneva la resa di numerosi gruppi di nemici annidati in caverne. In un’ultima operazione del genere, più ardita delle altre, trovava morte gloriosa colpito in fronte da una raffica di mitragliatrice avversaria”.
A poco più di ventuno anni il sottotenente Mauro Marzocca, il 20 Agosto 1917, sacrificò la sua giovane vita alla Patria e fu promosso Tenente post mortem. Il 128° reggimento continuò l’offensiva conquistando, il giorno successivo, il forte e le vette circostanti, e meritandosi la seconda citazione sul bollettino di guerra n° 824 del 26 Agosto 1917. Le spoglie mortali del Ten. Marzocca riposano da allora nella cappella del cimitero di Molfetta; a ricordo perpetuo gli è stata dedicata una via cittadina, una traversa di via Baccarini.
L’Associazione Eredi della Storia, la Fondazione ANMIG, l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (ANCR) e l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro (sez. di Molfetta) stanno preparando diverse iniziative sulla Grande Guerra in occasione del centenario. Le sedi di piazza Mazzini n° 92 e via S. Pietro n° 15 sono state allestite a musei sui molfettesi che vi presero parte. I gruppi che volessero una visita guidata possono contattare il dott. Michele Spadavecchia (Presidente dell’Ass. Eredi della Storia): cell. 3494085528 o e-mail: [email protected] oppure Sergio Ragno (segretario) al numero 3392028772 o e-mail: [email protected] .
Scritto da: Biagio Stoia
Archivio storico Ass. Eredi della Storia e Fondazione ANMIG.
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