MOLFETTA. “TERRA!”, LA PERFORMANCE MESSA IN SCENA ALL’OSPEDALETTO DEI CROCIATI DAL LICEO CLASSICO

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MOLFETTA - Il passato e il presente dell’immigrazione in una performance del Classico. All’Ospedaletto dei Crociati in scena Euripide e Brecht e il contemporaneo Morteza Lafiti Nezami. 

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MOLFETTA – Il passato e il presente dell’immigrazione in una performance del Classico. All’Ospedaletto dei Crociati in scena Euripide e Brecht e il contemporaneo Morteza Lafiti Nezami. 

Pathos e impegno civile, oltre che capacità di render vivi i classici studiati. Questa l’impronta della perfomance teatrale “Terra!”, messa in scena all’Ospedaletto dei Crociati dal Liceo Classico di Molfetta, atto conclusivo del progetto “Melphicta incontra il Classico”.

Ecuba, Cassandra, Elena, Medea e altri personaggi classici si sono alternati sulla scena inusuale, raccontando la loro storia, che è ancora e purtroppo la storia di molti, troppi, sradicati dalla loro terra a causa di una guerra, angosciati la sera prima della partenza, a chiedersi quale destino li attende, sempre considerati stranieri e per questo umiliati e maltrattati, lacerati fra il bisogno di integrazione nella nuova patria e il senso di colpa verso quella lasciata, per radici che chiedono di non esser dimenticate. Nella messa inscena, curata con competenza teatrale e letteraria da Marianna de Pinto, si sono alternati brani di Euripide e Brecht con quelli dell’immigrato Morteza Lafiti Nezami, passato e presente intrecciati, dimostrando che è universale e senza tempo il dolore di chi deve andare, costretto, e peggio ancora se donna, perché si aggiunge il timore della violenza, di un letto imposto, un tormento tornato spesso nei versi antichi recitati con intensità dalle alunne del Classico.

Movimenti corali, le ragioni dei soldati e delle vittime, il rifiuto della guerra, ironia, la bravura di ragazze e ragazzi tanto giovani, che attraverso un percorso durato mesi hanno legato i contenuti scolastici all’analisi concreta della tragedia degli immigrati, esuli politici o clandestini, in fuga da inferni mediterranei.

Gli studenti hanno dichiarato la loro soddisfazione per un progetto “concreto”, che li ha messi a contatto con realtà scomode, ma autentiche, e non solo con libri o Web. Rivendicano una scuola aperta al territorio e dichiarano che, senza le esperienze di formazione precedenti, non    sarebbero riusciti a “dare voce a chi voce non ha”. Questa l’espressione forte usata da Daniela Bi-      anco, Ecuba teatrale, che chiede altri progetti formativi nel concreto; Antonio Filicaia (Creonte), con  Michele Totagiancaspro (Menelao) e Marco Tridente affermano che senza la prima parte del progetto non avrebbero inteso appieno la seconda, teatrale, in tutte le sue sfumature. Ancora, le ginnasiali Aurora Morgigno, Lucia Palazzo, Emanuela Mazzilli ed altre, dichiarano di sentirsi molto più cresciute, dopo questo percorso e sono molto contente di essere state a contatto con studenti di tutte le classi del ciclo.  Infine, Adriano Failli (Giasone), fresco neoeletto rappresentante di Istituto, si dice orgoglioso del Classico e dei progetti formativi e responsabilizzanti che propone.

“Melphicta incontra il Classico” ha avuto un lungo percorso; i tre docenti referenti, E.Colonna, M.T.Mezzina e M.Turtur , hanno guidato i numerosi studenti aderenti ad incontri con personalità quali Ibrahim Abbas, Presidente dell’Associazione Etnie, o le  immigrate albanesi Violeta e Massida, che si sono confrontati con autorità: Bepi Maralfa, Assessore alla Socialità del Comune di Molfetta, e Alessandro Ducci, Comandante della Capitaneria del Porto di Molfetta, per discutere di MARE NOSTRUM o di FRONTEX. Questi incontri sono stati rafforzati da visioni di film sul tema. E, ancora, in collaborazione con “L’Espresso”, i ragazzi ne hanno incontrato, a Bari, il direttore, Bruno Manfellotto, col suo giornalista investigativo, Fabrizio Gatti, e hanno letto libri sull’argomento, proposti da Elvira Zaccagnino, direttore della Casa Editrice “La Meridiana”. Ma sicuramente l’esperienza più forte per gli studenti è stata la visita al centro C.A.R.A.di Bari-Palese, luogo di raccolta profughi, dove si toccava con mano il disagio dei senza casa.

In tutto questo lungo percorso non è mai venuto meno l’appoggio della Preside, prof.ssa Anna Margherita Bufi, che personalmente ha seguito tutte le fasi con profondo interesse. . Un ringraziamento all’assessore alla Cultura del Comune di Molfetta, prof.ssa Betta Mongelli, che ha sostenuto e reso possibile l’allestimento della performance nello spazio dell’Ospedaletto dei Crociati.

Questi i nomi dei protagonisti della performance: Daniela Bianco, Luana Caggianelli, Claudia Casale, Francesca Catino, Federica d’Agostino, Dario de Ceglia, S. del Rosso, Cecilia de Marino, Fabiola de Nicolo, Francesca de Nichilo, Lara de Pasquale, Adriano Failli, Antonio Filicaia, Rossella Innominato, Valeria Magarelli, Emanuela Mazzilli, Aurora Morgigno, Lucia Palazzo, Martina Pisani, Elena Roselli, Serena Spadavecchia, Vanessa Spadavecchia, Michele Totagiancaspro, Marco Tridente.

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