MOLFETTA RESTA FUORI DALL’AZIENDA UNICA DEI RIFIUTI: “PROBLEMA DI POLTRONE CHE VENGONO MENO”?

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MOLFETTA - "La città resta fuori da tutti i circuiti economici evoluti ed evolutivi, anche quelli che danno risultati concreti ai cittadini. Politica del contrappasso? Poltrone che vengono meno? O cos'altro?", è la domanda che si pone un lettore, dopo aver appreso la notizia secondo la quale il Comune di Molfetta resterebbe fuori dalla SANB (Servizi Ambientali per il Nord Barese), la nuova azienda che in futuro dovrà gestire la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti per i comuni di Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bitonto e Molfetta

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MOLFETTA“La città resta fuori da tutti i circuiti economici evoluti ed evolutivi, anche quelli che danno risultati concreti ai cittadini. Politica del contrappasso? Poltrone che vengono meno? O cos’altro?”, è la domanda che si pone un lettore, dopo aver appreso la notizia secondo la quale il Comune di Molfetta resterebbe fuori dalla SANB (Servizi Ambientali per il Nord Barese), la nuova azienda che in futuro dovrà gestire la raccolta, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti per i comuni di Corato, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bitonto e Molfetta

Molfetta resta fuori da questo circuito di gestione unitaria ed integrata. C’è stato un “niet” dell’Assessore all’Urbanistica più o meno partecipata. Non è una novità, il niet dell’Assessore, anche su questa materia, secondo i più critici dell’ex avvocato di Legambiente che tra l’altro ha ricevuto recentemente forti critiche, per l’ultimo intervento, giudicato più politico che tecnico, pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Molfetta che non è e non dovrebbe essere un foglio di propaganda politica. L’articolo, giusto per fugare ogni dubbio sulla sua valenza politica, più che tecnica, iniziava con le parole “È un’abitudine ormai consolidata quella del centro destra cittadino…”.  Ha scritto su questa specifica vicenda il Consigliere Comunale Antonello Pisani: “Trovo inopportuno che sul sito Istituzionale del nostro Comune vengano pubblicati questo tipo di comunicati. Credo sia necessario un regolamento ad hoc che ne disciplini l’utilizzo se non si vuole trasformare il sito del Comune in un giornale on-line nel quale la sola Amministrazione ha diritto di parola!”. In effetti, le perplessità in ordine a quello che quanto meno viene giudicato un “anomalo utilizzo” del sito istituzionale del comune sono tante e non è escluso che la vicenda venga posta all’attenzione di uno dei prossimi consigli comunali come fatto grave. Non sono pochi a ritenere che il sito istituzionale abbia assunto in pochissimo tempo le vesti di un giornale di propaganda, se non proprio di un blog politico, i cui “articoli”, vengono sistematicamente condivisi e commentati su alcune pagine di propaganda politica della maggioranza di centrosinistra, prima ancora di essere trasmessi nella forma del comunciato ai giornali cittadini. Un’anomalia insomma che non è passata affatto inosservata.   

L’ultimo niet dell’Assessore, sulla gestione integrata del ciclo dei rifiuti tra diversi comuni, è stato espresso nell’ultima riunione dei sindaci dell’ARO (Area Raccolta Ottimale). Molfetta, in pratica, non entrerà a far parte della costituenda società per azioni composta dagli stessi comuni limitrofi che in questa maniera si dotano di uno strumento più efficace per una gestione integrata del ciclo dei rifiuti. L’obiettivo, è quello anche di ridurre i costi dei servizi stessi e quindi, la tassazione che a Molfetta ha raggiunto livelli molto alti, cosa che tra l’altro aveva spinto la precedente amministrazione ad intraprendere questo percorso unitario ed integrato. Molfetta sarebbe stata capofila, con i suoi impianti esistenti (vedasi impianto di stoccaggio e prima lavorazione dei rifiuti rivenienti dalla raccolta differenziata adiacente alla sede dell’ASM e di proprietà comunale) e con quelli da implementarsi nel futuro (come l’impianto di compostaggio e il digestore anaerobico, già finanziato, ma i cui lavori non sono ancora iniziati). I più critici ritengono che la decisione sia stata influenzata da una questione più prettamente politica: la perdita di poltrona da parte di qualcuno. Non a caso, in questa maniera, con questo rifiuto, non vengono alterati gli equilibri di maggioranza. 

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