MOLFETTA. MANIFESTO SELVAGGIO PRESSO LA SEDE DI EXPRIVIA. “CHE VERGOGNA!”, SONO QUELLI DI RIFONDAZIONE COMUNISTA

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MOLFETTA. "Che vergogna!". Solo questo ha scritto il lettore a corredo delle foto che lo stesso ci ha inviato. Nelle stesse si vedono ben quattro manifesti del Partito della Rifondazione Comunista, affissi in spregio delle norme che regolano l'affissione e del buon gusto, presso la sede di Exprivia. L'autore materiale di questo spregevole atto, non si conosce, ma i manifesti sono inequivocabilmente del Partito della Rifondazione Comunista, visto che sugli stessi è stampato il simbolo di quel partito.

In questi casi chi è il responsabile? Chi dovrebbe essere sanzionato? In buona sostanza chi paga la multa? Giriamo ben volentieri i quesiti ai Vigili Urbani della Città di Molfetta.

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MOLFETTA. “Che vergogna!”. Solo questo ha scritto il lettore a corredo delle foto che lo stesso ci ha inviato. Nelle stesse si vedono ben quattro manifesti del Partito della Rifondazione Comunista, affissi in spregio delle norme che regolano l’affissione e del buon gusto, presso la sede di Exprivia. L’autore materiale di questo spregevole atto, non si conosce, ma i manifesti sono inequivocabilmente del Partito della Rifondazione Comunista, visto che sugli stessi è stampato il simbolo di quel partito.

In questi casi chi è il responsabile? Chi dovrebbe essere sanzionato? In buona sostanza chi paga la multa? Giriamo ben volentieri i quesiti ai Vigili Urbani della Città di Molfetta.

L’affissione selvaggia, non è atto di cui andare fieri. L’autore materiale dell’affissione abusiva, non si conosce, come pure non si conoscono ancora ufficialmente (voci non confermate parlano di un ragazzo ed una ragazza ripresi da una telecamera di videosorveglianza nel mentre praticavano la “nobile arte” dell’imbrattamento dei muri), gli autori degli stencil che ultimamente hanno deturpato i muri di mezza Molfetta, ma i manifesti affissi illegalmente presso la sede di Exprivia, sono inequivocabilmente del Partito della Rifondazione Comunista. 

Il rispetto della legalità deve partire dai piccoli esempi. Troppo comodo e troppo facile parlare sempre del rispetto della legalità altrui. Gli esempi, anche piccoli, non dovrebbero mai mancare nelle lezioni dei professori. Non solo. Ogni tanto bisognerebbe volgere lo sguardo verso “casa propria”, cercando, se possibile, di isolare gli imbrattatori abusivi dei muri della città di Molfetta.   

La polizia municipale dovrebbe combattere gli abusivi del manifesto selvaggio, soprattutto quando è facile risalire, non tanto agli autori, ma ai responsabili di quelle organizzazioni politiche dalle quali promanano questi orribili manifesti che deturpano spesso i muri della città. Non solo, ma dovrebbe sanzionare l’affissione irregolare per l’evasione dell’imposta sulla pubblicità. Invitiamo i lettori a far pervenire ulteriori esempi, ulteriori manifesti che deturpano illegalmente i muri della città di Molfetta. Il fenomeno si combatte anche in questa maniera. L’indirizzo di posta elettronica al quale inviare foto ed eventuali note è il seguente: [email protected] .

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