MOLFETTA. DEVASTAZIONE STANOTTE A PIAZZA PARADISO. LE REAZIONI DI NINNI’ CAMPOREALE E DEL LIBERATORIO POLITICO

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MOLFETTA - "Ieri sera sono stato a piazza Paradiso - scrive sulla sua bacheca Facebook il Consigliere comunale Ninnì Camporeale -. Non c'era alcuna promessa da mantenere poiché le elezioni sono vinte, nessun risvolto elettorale immediato da propagandare. Risultato: un campo di battaglia indicibile. Morale: in politica quando si fa qualcosa - questa la conclusione del Capogruppo di F.I. in seno al Consiglio Comunale - la si fa per il reale interesse della collettività non per proprio tornaconto personale. Ma quella è una politica di altri tempi che, state tranquilli, sta tornando più forte di prima. Buon Natale. Ninni." 

In merito, alla devastazione di piazza Paradiso di stanotte, si registra anche la reazione del Liberatorio politico il cui comunicato di seguito integralmente pubblichiamo.

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MOLFETTA “Ieri sera sono stato a piazza Paradiso – scrive sulla sua bacheca Facebook il Consigliere comunale Ninnì Camporeale -. Non c’era alcuna promessa da mantenere poiché le elezioni sono vinte, nessun risvolto elettorale immediato da propagandare. Risultato: un campo di battaglia indicibile. Morale: in politica quando si fa qualcosa – questa la conclusione del Capogruppo di F.I. in seno al Consiglio Comunale – la si fa per il reale interesse della collettività non per proprio tornaconto personale. Ma quella è una politica di altri tempi che, state tranquilli, sta tornando più forte di prima. Buon Natale. Ninni.” 

In merito, alla devastazione di piazza Paradiso di stanotte, si registra anche la reazione del Liberatorio politico il cui comunicato di seguito integralmente pubblichiamo.

Luci e ombre di una Piazza, specchio della città!

Piazza Paradiso, la piazza che riassume in sé le tante contraddizioni di questa città con i suoi chiaroscuri di una notte di festa.

Una Piazza che vive tutto l’anno nel buio dell’indifferenza dei più e che improvvisamente a Dicembre, durante le festività natalizie, viene illuminata dai riflettori della cronaca locale trasformandosi, anno dopo anno, in un simbolo sempre più negativo. Una Piazza che vive tutto l’anno nel buio del silenzio omertoso, quello della paura, del timore, quello di chi pensa che sia meglio occuparsi dei fatti propri, un silenzio che improvvisamente viene interrotto dalla potenza del rumore fragoroso delle bombe carta che irrompono prepotentemente in tutta la città.

Una Piazza che vive nel buio dei limiti invalicabili di un territorio sequestrato entro cui nessuno può accedere e dove persino i residenti diventano estranei per una notte, costretti a non uscire per strada, a barricarsi in casa o a trasferirsi altrove pur di non subire quelli che molti testimoni definiscono dei veri e propri bombardamenti e che solo le luci lampeggianti delle autobotti dei Vigili del Fuoco riportano alla normalità.

Tutti ricorderanno quanto accaduto nel 2005 quando una bomba danneggiò un palazzo e ruppe quasi tutti i vetri delle finestre che si affacciano sulla Piazza, o nel 2008 quando la Piazza venne letteralmente “armata” da un’unica batteria di potenti botti e fatta esplodere, nonostante la presenza di un’impotente vigilanza privata che si guardò bene dall’intervenire, o ancora nel 2012 quando la sede di un partito politico fu devastata, l’insegna ritrovata a diversi metri di distanza e numerose panchine, fioriere in cemento, auto e cassonetti andarono in frantumi.

E poco importa se l’amministrazione emana ben due ordinanze di divieto di uso e vendita di fuochi d’artificio, poco importa se dallo scorso anno si organizza in Piazza Paradiso un concerto per accogliere in musica e in festa il nuovo anno nel tentativo di restituirla ai legittimi proprietari, i cittadini. Tutto è secondario perché niente e nessuno impedirà la pioggia di botti da sparare altrove, proprio nei dintorni o nelle strade adiacenti della piazza secondo un’organizzazione, non del tutto casuale, pianificata da settimane, mesi prima.

E’ nel buio degli scantinati, dei retrobottega e dei negozi affiliati, degli appartamenti privati che tonnellate di botti e prodotti pirotecnici illegali vengono venduti abusivamente, privi delle necessarie autorizzazioni di legge e delle più elementari norme di sicurezza. Una vera e propria industria di botti illegali con cui la malavita locale, nonostante la grave crisi economica in atto, realizza i suoi affari. Una vendita fatta alla luce della consapevolezza di coloro che tutto sanno ma che volutamente fanno finta di non sapere. 

L’ultimo dato sconcertante è che ieri notte, protagonisti degli atti vandalici cominciati già dal pomeriggio, sono stati dei giovani rampanti, anche minorenni, armati da chi?

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