MOLFETTA. QUEL GROSSO PASTICCIO DI VIA RUVO: LE PROTESTE DEGLI AUTOMOBILISTI, LA PROPOSTA DI UN LETTORE

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MOLFETTA - Si sprecano i commenti degli automobilisti, a volte molto caustici e salaci, che sempre più frequentemente si leggono su Facebook in merito alla "sistemazione" (si fa per dire) di quel tratto di via Ruvo che va dalla discesa verso Molfetta del cavalcavia della 16bis, all'incrocio con via Togliatti già definito "l'incrocio più pazzo di Molfetta"

"È senza dubbio una delle cose peggiori e più pericolose che si potevano realizzare - ha scritto un  commentatore -. Chi arriva da Ruvo si ritrova contromano, avrebbe la precedenza rispetto all'incrocio, ma per chi dovrebbe darla è quasi impossibile vedere chi arriva senza ingombrare l'incrocio stesso."

E' stato sollevato anche il problema dei "Tir che provengono da Ruvo - che secondo quanto evidenziato da un altro commentatore -, quando scendono il ponte e intendono svoltare per percorrere la complanare che porta alla Ss16bis direzione Foggia non riescono a svoltare in quanto gli spazi di manovra della immediata zona di svolta sono ristretti per cui i tir ogni volta sono costretti a numerose manovre."

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MOLFETTA – Si sprecano i commenti degli automobilisti, a volte molto caustici e salaci, che sempre più frequentemente si leggono su Facebook in merito alla “sistemazione” (si fa per dire) di quel tratto di via Ruvo che va dalla discesa verso Molfetta del cavalcavia della 16bis, all’incrocio con via Togliatti già definito “l’incrocio più pazzo di Molfetta”

“È senza dubbio una delle cose peggiori e più pericolose che si potevano realizzare – ha scritto un  commentatore -. Chi arriva da Ruvo si ritrova contromano, avrebbe la precedenza rispetto all’incrocio, ma per chi dovrebbe darla è quasi impossibile vedere chi arriva senza ingombrare l’incrocio stesso.”

E’ stato sollevato anche il problema dei “Tir che provengono da Ruvo – che secondo quanto evidenziato da un altro commentatore -, quando scendono il ponte e intendono svoltare per percorrere la complanare che porta alla Ss16bis direzione Foggia non riescono a svoltare in quanto gli spazi di manovra della immediata zona di svolta sono ristretti per cui i tir ogni volta sono costretti a numerose manovre.”

“Mi alleno e passo da li..– scrive sempre su Facebook invece uno jogger – Ragazzi non potete immaginare quante ne ho viste…”. “Un incrocio più sconnesso, fatto male, e pericoloso… un politico avrebbe detto: anticostituzionale, più incasinato non si poteva fare”, ha scritto un altro commentatore. “Ogni commento sarebbe sprecato – altro giudizio espresso sull’incrocio che sta facendo non solo discutere ma anche imprecare non pochi automobilisti – purtroppo a volte ci si trova davanti a situazioni inspiegabili anche da parte di coloro che sono gli artefici di tale sciocchezza, attendiamo come solito un brutto incidente con qualche ferito e allora forse saranno presi provvedimenti”. 

I commenti sono tanti e, ad onor del vero tutti critici, è inutile riportarne altri. Piuttosto riteniamo doveroso pubblicare una proposta di risistemazione che ci è pervenuta da un nostro lettore. Nell’ottica della critica costruttiva, abbiamo voluto pubblicarla e renderla nota non solo alla nostra vasta platea di lettori, ma anche ai tecnici comunali che ci seguono, non prima però di aver riportato i giudizi dei cittadini, su quello che noi stessi abbiamo voluto definire “quel grosso pasticcio di via Ruvo”. Ad oggi, non sappiamo chi sia il progettista di quella strada, conta poco saperlo, ma suscitando quella “sistemazione” la protesta pressoché unanime di tutti gli automobilisti, è opportuno che la stessa quanto meno venga ripensata nell’ottica di una maggior sicurezza del traffico automobilistico in uno degli snodi più importanti di accesso alla città. Anche un inesperto capirebbe che così come è strutturato adesso quel tratto di strada, non va affatto bene, trattandosi poi di una strada molto frequentata da automobilisti in entrata ed uscita dalla città ed essendovi pure quartieri e scuole nelle immediate vicinanze. E’ stata, tra le tante anche denunciata l’assenza delle strisce pedonali.    

“La soluzione di via Ruvo – secondo il lettore che ha formulato la proposta che abbiamo deciso di pubblicare – è illogica ed irrazionale. Allora visto che è passato un po’ di tempo e nessuno dell’Ufficio Tecnico del Comune è stato ispirato, ho pensato, in occasione del NATALE di aiutali.” 

“Prendete foglio, matita e squadretta e disegnate – scrive sempre il lettore -, parallelamente all’ingresso della scuola, ad una distanza di 3,25 metri dal marciapiede prospiciente l’ingresso, due linee parallele distanti 42 centimetri, che rappresentano l’area di ingombro dei cordoli barriera “New Jersey” delle dimensioni di 300x42x100. Questa corsia sarà utilizzata esclusivamente dai frontisti e, nello stesso tempo mette in sicurezza l’uscita dei ragazzi da scuola. Otterrete tra il New Jersey e lo spartitraffico alberato esistente, una corsia che, qualora non fosse di larghezza regolamentare, la allargate riducendo lo spartitraffico alberato. Con queste quattro linee otterrete 4 corsie: 1. Corsia 3,25 metri accesso esclusivo alla scuola delimitata dalla barriera New Jersey; 2. Corsia 3,75 metri senso unico direzione Molfetta per chi arriva da Ruvo (allineata con la corsia in discesa del ponte); 3. Corsia 3,75 metri in uscita da Molfetta direzione Ruvo; 4. Corsia 3,75 metri in uscita da Molfetta direzione via don Tonino Bello.”

Non abbiamo le competenze tecniche per dire se questa proposta sia procedibile oppure no. A lume di naso sembrerebbe di si. Non solo, ma si palesa più normale rispetto alla sistemazione esistente. Certo è, le critiche degli automobilisti, sull’attuale “sistemazione” di via Ruvo, sono pressoché unanimi. “Semplicemente contro natura… – è stata definita l’attuale sistemazione della strada da parte di un altro commentaore – se dovesse accadere (e Dio non voglia) qualche incidente consiglio di denunciare chi ha autorizzato la realizzazione di un simile obbrobrio…”.

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