MOLFETTA. ANCHE QUEST’ANNO, IL 26 SETTEMBRE, “LA FESTA DEI LETTORI”

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MOLFETTA - Anche quest’anno il prossimo 26 settembre, ultimo sabato del mese, a Molfetta si celebrerà, come in decine di città di tutta Italia, la Festa dei Lettori, organizzata dall’Associazione dei Presidi del libro e giunta ormai alla sua XI edizione. E anche quest’anno per l’occasione l’Associazione ha scelto un tema comune e lasciato a ciascun presidio la scelta del modo di declinarlo. Il tema è “Parole sacre”.

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MOLFETTA – Anche quest’anno il prossimo 26 settembre, ultimo sabato del mese, a Molfetta si celebrerà, come in decine di città di tutta Italia, la Festa dei Lettori, organizzata dall’Associazione dei Presidi del libro e giunta ormai alla sua XI edizione. E anche quest’anno per l’occasione l’Associazione ha scelto un tema comune e lasciato a ciascun presidio la scelta del modo di declinarlo. Il tema è “Parole sacre”.

 

 

Il Presìdio del libro di Molfetta invita i lettori a percorrere un viaggio ai confini del Sacro partendo dal libro di Bruno Ballardini “ISIS©, Il marketing dell’Apocalisse” edito da Baldini&Castoldi in compagnia, oltre che dell’autore, di Giuseppe Cascione, docente di Filosofia politica e direttore della rivista “Iconocrazia”, e di Onofrio Romano, docente di Sociologia dei processi culturali.

 

La scelta del libro non è dovuta al fatto che l’ISIS sembra mettere a repentaglio quanto di più “sacro” noi tutti siamo abituati a considerare, dalla democrazia, ai monumenti archeologici alle vite di centinaia di migliaia di innocenti quanto al fatto che il controllo delle anime esercitato dalle religioni è diventato ormai esplicita competenza del marketing strategico che, grazie al mix di media vecchi e nuovi di cui può disporre, a efficacissimi strumenti di targetizzazione, all’uso di retoriche narrative sempre più sofisticate ha raggiunto forme devastanti di efficacia che si tratti di vendere detersivi, automobili o la vita eterna.

 

Quella a cui stiamo assistendo non è dunque solo una guerra spaventosa che si combatte nei luoghi in cui è comparsa la civiltà, ma è assai di più: una lotta mortale per il controllo del mercato globale fra due brand: l’Occidente e l’ISIS.

 

«La crisi dell’Occidente – scrive Ballardini – è nella sua inarrestabile distruzione del sociale, proprio e altrui, con la proposizione di un pensiero e di un modello unico. Al nostro pensiero unico risponde specuLarmente l’ISIS, proponendo l’immutabilità della cultura islamica». «Ma noi non siamo l’Occidente, e L’ISIS non è l’Islam. Questo non è uno scontro fra culture ma una guerra di mercato fra chi riuscirà a imporre il proprio tipo di pensiero unico. Sia “Occidente” che “ISIS” sono due prodotti estremi del markeTing dell’Apocalisse. Se non si fermerà la corsa verso la distruzione e si sostituiranno questi modelli, se non sapremo ribellarci a chi ha interesse a continuare la “guerra infinita”, quella dei mercati, allora sarà l’Apocalisse, quella vera».

 

L’appuntamento è per sabato prossimo 26 settembre, presso la Sala Turtur nel Centro storico; inizio alle ore 19.00.

 

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L’Autore

 

Bruno Ballardini si è laureato in filosofia del linguaggio con Tullio De Mauro e ha studiato composizione e musica elettronica con Franco Evangelisti presso il Conservatorio Santa Cecilia. Dopo aver intrapreso una carriera di copywriter nelle multinazionali della pubblicità, tra cui Compton, BBDO, Saatchi & Saatchi, Young & Rubicam, nel 1993 ha fondato Nautilus, la prima agenzia pubblicitaria interamente dedicata alla comunicazione sociale e non profit: le sue campagne per SOS Razzismo, per il Codacons, la Lega Anti Vivisezione, Positifs (Associazione delle persone sieropositive e con Aids), hanno ricevuto riconoscimenti a livello nazionale. La campagna per i comitati Bo.Bi. (Boicottiamo il Biscione) organizzati da Gianfranco Mascia è stata citata dalla rivista internazionale Advertising Age come caso unico in Italia di azione pubblicitaria contro il conflitto d’interessi. Esperto di comunicazione strategica e di nuovi media ha fondato nel 1994, sotto l’egida del CNEL, Interacta, Associazione Italiana della Comunicazione Interattiva, di cui è stato presidente. È stato docente di Tecniche della Comunicazione Pubblicitaria all’Università di Salerno dal 1996 al 2000 e all’Università “La Sapienza” di Roma dal 2003 al 2006. Ha insegnato inoltre Scrittura Giornalistica presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università “La Sapienza” fino al 2011. È membro dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici (AISS). Come ricercatore e storico delle arti marziali ha fondato nel 1990 il bimestrale Quaderni d’Oriente[6] e dal 2011 dirige la collana Sapere d’Oriente per le Edizioni Mediterranee di Roma. Come giornalista, ha collaborato o collabora con testate quali Il Sole 24 ORE, Wired, Giudizio Universale, Playboy, L’Anamorfico di Pino Zac, Il Male di Vauro Senesi, ha una rubrica fissa su Linus e un blog su Il Fatto Quotidiano online. 


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